BONAVIA, Giacomo (Santiago Bonavit)
Irma Sylvia Arestizábal
Tradizionalmente detto originario di Piacenza, pittore e architetto attivo in Spagna, potrebbe essere il Giacomo Bonavia figlio di Gaetano, [...] ebreo convertito, e di Maria Caterina Mussi vedova Ravetta, nato a Piacenza il 25 luglio 1705 e ivi battezzato nella parrocchia di S. Alessandro (Fiori). Nulla si sa della sua formazione né dell'attività di pittore.
Secondo il Kubler, che tuttavia ...
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DONDOLI, Giacomo
Enrico Guzzo
Figlio di Paolo, nacque probabilmente a Verona in una data oscillante, in base a due documenti inediti, fra il 1636 e il 1656 (questa seconda data è più probabile); infatti [...] 'attuale parrocchiale è opera datata 1630 e firmata da un certo Lorenzo Bertafino.
Nella letteratura locale anche la moglie del D., Caterina, è ricordata come pittrice ma non se ne conoscono opere. Era nata fra il 1667 e il 1672 c.; registrata col ...
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Pittore (Malmö 1718 - Parigi 1793). Soggiornò (1747-52) in Italia e poi a Parigi, dove ebbe contatti con F. Boucher e s'impose come ritrattista (Baronessa Neuburg-Cromière, 1756, Stoccolma, Nationalmuseum). [...] Chiamato a Pietroburgo da Caterina II, ne eseguì un ritratto a figura intera (1767, San Pietroburgo, Ermitage). Dal 1778 si stabilì definitivamente a Parigi. Un suo autoritratto (1790) è conservato agli Uffizi. ...
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PINTORI, Giovanni
Roberto Cassanelli
PINTORI, Giovanni. – Nacque, penultimo di sei figli, il 14 luglio 1912 a Tresnuraghes (Oristano), piccolo centro presso Bosa, sulla costa orientale della Sardegna, [...] da Giovanni, operaio caseario, e Caterina Moledda.
La famiglia, originaria di Nuoro – dove i genitori si erano sposati nel 1906 –, vi fece ritorno nel 1918, stabilendosi nel popolare rione di Séuna, abitato da contadini e artigiani. Conseguita la ...
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FURIETTI, Giuseppe Alessandro
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Bergamo, parrocchia di S. Andrea, il 23 genn. 1684 (e non 1685 come erroneamente riportano il Gallizioli e il Serassi), da Giovanni e [...] da Caterina Terzi, entrambi di famiglia patrizia.
I Furietti erano un ramo dei Sonzogni di Zogno, in val Brembana, che aveva preso il nome da un Fachino di Guarisco detto Furia, i cui discendenti, stabilitisi a Bergamo, vi ricoprirono le prime ...
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BENDAZZOLI, Giovanni Battista
Franco Barbieri
Nacque a Verona nel 1739, da Giangiacomo e da Maddalena Olivieri. Fu nella città natale, discepolo del cognato, lo scultore L. Muttoni (che aveva sposato [...] la sorella Caterina), e in contatto con il quasi coetaneo G. B. Locatelli; poco più che ventenne, verso il 1760, si trasferì a Venezia, nella bottega di G. Bernardi detto il Torretto, ove rimase fino alla morte del maestro nel 1773. Durante questo ...
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Pittore e architetto (Roma 1654 - ivi forse 1714), nipote di Giovanni Battista, studiò con lui e con C. Maratti. I suoi dipinti sono improntati al gusto rococò (Vergine del Rosario e I tre arcangeli, Roma, [...] S. Caterina a Magnanapoli; Cristo e i santi e Ascensione di s. Lorenzo, affreschi, Viterbo, Cattedrale). Come architetto, progettò (1680) la facciata di S. Barbara de' Librari a Roma. ...
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INDIA, Bernardino
Alessandro Serafini
Nacque nel 1528 a Verona, in contrada S. Silvestro, da Cristoforo di Mandello da Gazzo e Dorotea India. Nel 1545 la madre, rimasta vedova, si sposò di nuovo; l'I. [...] e Rocco della parrocchiale di Sommacampagna. A una data tarda si collocano anche la grande tela con lo Sposalizio mistico di s. Caterina in S. Eufemia (Marinelli, 1988, p. 337) e la Madonna in gloria e santi già nella parrocchiale di S. Donato alla ...
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Architetto (Siena 1708 - Roma 1776), attivo principalmente a Roma, tra barocco e neoclassicismo: fu al servizio del papa e, dal 1732, anche dei Colonna. Autore del coro di S. Maria dell'Anima (1750), della [...] facciata di S. Caterina da Siena (1766-76) e di alcuni monumenti (del cardinale R. Imperiali in S. Agostino, ecc.), intervenne in un restauro al Pantheon (1757). A Siena realizzò i palazzi Vecchi e Sergardi e la villa Farsetti. Progettò anche addobbi ...
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DOMENICANI
S. Romano
L'Ordine religioso dei Frati Predicatori (Ordo Praedicatorum) fu fondato da s. Domenico di Guzman (ca. 1175-1221) e dal suo nome deriva la denominazione di D. con cui esso è comunemente [...] dei centri di cultura domenicana in questa regione. Lo studium generale di S. Maria Novella e lo studium artis di S. Caterina a Pisa furono tali luoghi di elaborazione di cultura da superare di molto i confini dell'Ordine stesso e da diventare centri ...
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caterinato
s. m. (usato per lo più al plur.). – 1. Discepolo di s. Caterina da Siena, appartenente a diversi ordini religiosi; anche, laico che si considera suo figlio spirituale. 2. Termine usato per designare studiosi e devoti della santa...
catera
càtera (o caterina o caterinóna) s. f. [accorciamento pop. del nome proprio Caterina]. – In Toscana e nell’Italia centr., nome della mandorla in erba che si comincia a mangiare, con tutto il suo mallo verde, intorno alla festa di s....