CASTIGLIONI, Branda
Franca Petrucci
Di nobile e potente famiglia, nacque da Giacobino il Grasso nella prima metà del XV secolo. Egli compì molto presumibilmente studi giuridici e nel 1468, ascritto [...] il 14 apr. 1488 fu assassinato Girolamo Riario a Forlì, il Moro inviò il C. con istruzioni del 13 maggio presso CaterinaSforza, per assisterla in quel drammatico periodo, mentre ella, assediata nel castello, teneva testa ai rivoltosi. Il 5 giugno ...
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GARZANTI, Aldo
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Nacque a Forlì il 4 giugno 1883 da Livio, maestro elementare, repubblicano e garibaldino, e da Maria Fussi. Frequentò le scuole medie e superiori a Forlì, dove ebbe insegnante G. Mazzatinti, [...] ultimi anni il G. si dedicò maggiormente all'attività filantropica, che non aveva mai trascurato: contribuì al restauro della Rocca CaterinaSforza di Forlì e, sempre a Forlì, creò nel '57 la Fondazione Livio e Maria Garzanti con il fine di offrire ...
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APOLLONIA da Cennino
Ada Alessandrini
Originaria di Cennino, castello nel contado di Siena (oggi Cennina, frazione di Bucine in provincia di Arezzo), nacque intorno al 1368 da un certo Ventura. Perse [...] de' Medici, che andò sposa ad Enrico II di Francia, e l'ava del granduca Cosimo I, CaterinaSforza, vi finì i suoi giorni tribolati.
Il convento fu soppresso nel 1808 e verso la metà del sec. XIX fu trasformato in "casa di pubblica correzione ...
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Figlio (Vigevano 1452 - Loches, Francia, 1508) di Francesco Sforza e di Bianca Maria Visconti; reggente (1480) per il nipote Gian Galeazzo, ne usurpò il potere. Dapprima alleato del Regno di Napoli, si [...] dei baroni (1485-86). Ripresa Genova (1487), bloccate le mire di Firenze su Forlì intervenendo in favore della nipote CaterinaSforza Riario, vedova del signore di quella città, mutò i rapporti con Napoli; strinse allora una lega difensiva con Carlo ...
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Ramo dei Riario, iniziatosi per il matrimonio di Girolamo Riario con CaterinaSforza (1477); perduta la signoria di Imola e Forlì, i R. S. si stabilirono a Bologna. Tra essi si segnalarono Alessandro (v.), [...] cardinale; Ferdinando, duca e conte dell'Impero (dal 1620); Giuseppe, che prese parte alla rivoluzione napoletana del 1799; Giovanni (n. 1769 - m. 1836), ufficiale di marina e musicista; Tomaso (n. 1782 ...
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Famiglia romagnola originaria di Savona, ebbe la signoria di Imola e Forlì. Un Paolo R. di Savona, di modestissime condizioni, aveva sposato Bianca, sorella di Francesco della Rovere, poi papa Sisto IV. [...] Beneficiarono soprattutto del nepotismo papale i figli di Bianca, Pietro (v.), cardinale, Girolamo (v.) e il nipote di Girolamo, Raffaele (v.). Dal matrimonio di Girolamo con CaterinaSforza ebbe origine il ramo Riario Sforza. ...
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GONZAGA, Giovanni
Gino Benzoni
Nato a Mantova nel 1474, terzo figlio maschio del futuro marchese Federico I e di Margherita di Wittelsbach, è istruito, nella primissima infanzia, con i fratelli maggiori [...] Massimiliano che freni la protervia di Cesare Borgia. Latore, insomma, il G. di timori diffusi e non solo mantovani, se CaterinaSforza è a lui che si rivolge perché raccomandi "a quella maestà imperiale" pure "tutte le cose" sue. Certo che, contro ...
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CORTESI URCEO, Antonio, detto Codro
Lucia Gualdo Rosa
Nacque a Rubiera (Reggio Emilia) il 14 0 il 17 agosto del 1446 da Cortese.
La prima data la fornisce egli stesso nel quarto Sermone (Opera, Basileae [...] al nuovo signore, e il 15 luglio 1481 assistette all'ingresso trionfale nella città di Girolamo Riario e di sua moglie CaterinaSforza (cfr. Raimondi, Codro e l'umanesimo, p. 44). In onore dei nuovi signori compose tre epigrammi (Opera, pp. 412 ss ...
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GIUSTINI, Lorenzo (Lorenzo da Castello)
Marcello Simonetta
Figlio di Amodeo e di Cecilia di Ulisse Cambi, nacque a Città di Castello intorno al 1430.
Amodeo, nato nel 1403 da famiglia plebea, fu ambasciatore [...] la condotta congiunta con Firenze e Milano.
Il 15 luglio 1481 Riario era entrato ufficialmente a Forlì con la moglie CaterinaSforza, alimentando la diffidenza di Galeotto Manfredi, signore di Faenza. Il 1° dicembre il G. giunse a Napoli, inviato da ...
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BOSCHETTI, Albertino
Gaspare De Caro
Nacque da Alberto e da Giovanna Rangoni intorno alla metà del sec. XV, presumibilmente in San Cesario, feudo dei Boschetti, elevato al titolo comitale da Lionello [...] di quelli veneziani" (Bacchelli, II, p. 3) e preferì rinunziare al servizio per entrare, nel novembre, a quello di CaterinaSforza.
Su tutto l'episodio il Bacchelli fa l'ipotesi, non priva di verosimiglianza, che il B. avesse effettivamente avuto dal ...
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