Industriale statunitense (Springwells Township, Michigan, 1863 - Dearborn, Michigan, 1947). Fondatore di una delle maggiori case automobilistiche mondiali, promosse rilevanti innovazioni nel rapporto tra [...] infatti possibile grazie all'introduzione del lavoro in grande serie e all'invenzione fordiana della catenadimontaggio, che costituirono gli elementi portanti di un nuovo sviluppo industriale. n Henry F. lasciò nel 1918 la presidenza della società ...
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Ingegnere statunitense (Germantown, Pennsylvania, 1856 - Filadelfia 1915). Considerato l'iniziatore dell'organizzazione scientifica del lavoro, T. sostenne che, in base all'analisi dei processi di lavorazione [...] dei ritmi lavorativi. Tuttavia l'introduzione del taylorismo nella fabbrica moderna (la catenadimontaggio installata da H. Ford nel 1913 fu una rigorosa applicazione di quei principi) fu inarrestabile, e al tempo stesso inizio e sintomo della ...
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Stilista italiano (Bonito, Avellino, 1898 - Firenze 1960), specializzato in calzature. Le sue creazioni spaziano dalla sobria eleganza alla spiccata eccentricità, costituendo, per la loro ricercatezza, [...] , dove aprì un laboratorio a Firenze ingaggiandovi i più esperti artigiani del tempo: qui seppe coniugare i metodi della catenadimontaggio con la manualità artigiana. Dopo aver sfiorato il fallimento in seguito alla crisi del 1929, alla fine degli ...
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LURAGHI, Giuseppe Eugenio
Nicola Crepax
Nacque a Milano il 12 giugno 1905, da Felice e da Giuditta Talamona, ultimo di quattro figli.
La famiglia era esponente di quella parte del ceto medio cittadino, [...] presidente del Consiglio. Il programma era serrato e prevedeva l'avvio della catenadimontaggio nel 1971. L'apertura, alla fine del 1969, della lunga fase di alta conflittualità sindacale avrebbe segnato però inesorabilmente la storia dell'industria ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2013)
Antonio Gramsci
Nicolò Bellanca
L’influenza italiana dei Quaderni del carcere «sulla generazione che si venne formando intorno al ’50 è paragonabile solo a quella di Croce nel primo decennio del secolo» [...] a lungo (relativamente) (Quaderni del carcere, cit., p. 1312).
La nascita della catenadimontaggio cambia le condizioni di lavoro in fabbrica e quelle sociali di riproduzione della forza-lavoro. Per un verso
esprime la capacità del capitale ...
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Poeta e scrittore italiano (Fermo 1930 – Oslo 2011). Autodidatta, nel 1957 è migrato a Oslo dove per quarant’anni ha lavorato da operaio alla catenadimontaggiodi una fabbrica metallurgica. Apprezzato [...] , è riuscito a descrivere la storia umana generale, utilizzando un linguaggio schietto e a volte violento. Tra i suoi libri di poesia si ricordano: Non possiamo abituarci a morire (1953), Le streghe s'arrotano le dentiere (1966), Istruzioni per l'uso ...
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CARLI, Filippo
Silvio Lanaro
Nacque a Comacchio (Ferrara), l'8 marzo 1876, da Lorenzo e da Aventina Gentili. Laureatosi in giurisprudenza, fu nominato giovanissimo segretario della Camera di commercio [...] , Bologna 1948, p. 24), in seconda istanza la formazione di una nuova classe operaia - nata con la catenadimontaggio e con la valorizzazione di una forza-lavoro dotata di piena elasticità e fungibilità - che rafforzava l'iniziativa turatiana nella ...
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Metz, Christian
Giorgio De Vincenti
Teorico del cinema francese, nato a Béziers il 12 dicembre 1931 e morto suicida a Parigi il 7 settembre 1993. È considerato il padre della semiologia del cinema e [...] alle parole non equivalgono le inquadrature, unità minime della catenadimontaggio, che ‒ per il loro statuto assertivo, per il fatto di essere potenzialmente infinite e per il fatto di essere invenzioni del cineasta ‒ sono piuttosto simili a frasi ...
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Reisch, Walter
Patrick McGilligan
Sceneggiatore e regista austriaco, di origine ebraica, naturalizzato statunitense, nato a Vienna il 23 maggio 1903 e morto a Los Angeles il 28 maggio 1983. Nel corso [...] a scrivere ogni parola dei soggetti e delle sceneggiature, si adattò presto al sistema di produzione statunitense impostato sul principio della catenadimontaggio, iniziando a lavorare in équipe. Collaborò così con Brackett e Billy Wilder alla ...
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Testimonianze - Carl Theodor Dreyer
Pietro Citati
Carl Theodor Dreyer
Carl Theodor Dreyer nascose sempre gelosamente il segreto della sua nascita e della sua infanzia. Con una specie di ossessione, [...] ottantacinquemila metri di pellicola. In quei nove mesi, e poi durante i mesi dimontaggio (doppio montaggio, perché la tragici come gli oggetti di Dreyer. Tutte le cose ‒ anche una chiave, una penna, una catena, un pezzo di paglia ‒ possono farci ...
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catena
caténa s. f. [lat. catēna]. – 1. a. Mezzo di collegamento e di unione fatto di più anelli di ferro o d’altro metallo passati l’uno dentro l’altro, che serve per tener saldamente legate cose, animali, persone, per tener sospesi oggetti...
montaggio
montàggio s. m. [dal fr. montage, der. di monter «montare»]. – 1. a. Operazione con la quale si assemblano in unico complesso i diversi elementi costitutivi di un dispositivo, di un meccanismo, di una macchina, di una struttura,...