L’accordo (anche detto concordanza) è un fenomeno morfo-sintattico per il quale in un contesto sintattico definito le parole prendono una forma specifica tra le varie che possono assumere nell’ambito del [...] a fungere da controllore è il nome antecedente della relazione anaforica (7 a.) o il denotato di quella deittica (7 b.). Le categorie bersaglio sono il genere e il numero:
(7) a. dopo aver intuito la soluzione, Ugo provò a scriverla alla lavagna
b ...
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Non è facile dare una definizione di analisi grammaticale. L’espressione potrebbe infatti riferirsi ed essere utilizzata a buon diritto per qualunque tipo di analisi, cioè di esame o osservazione minuziosa, [...] citato di Renzi (1977), nel quale si conduce una dettagliata analisi dei criteri solitamente usati per l’identificazione delle categorie lessicali, passandole in rassegna una per una alla luce di quei criteri. La sua analisi, tendente non al rifiuto ...
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Medico e grammatico ebreo di Lecce (m. Venezia 1523), traduttore in latino, da versioni ebraiche, di opere filosofiche e scientifiche, specialmente di Averroè. Sua opera originale è la grammatica Miqnēh [...] Abrām ("Possessione di Abramo"), ove tentò d'applicare all'ebraico le categorie della grammatica latina. ...
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Linguista (n. verso la metà del sec. 10º - m. S. Gallo 1022), monaco nel monastero di S. Gallo, si dedicò al volgarizzamento dei classici, soprattutto dei più letti nelle scuole: il De consolatione di [...] Boezio e i suoi commenti alle Categorie e al De interpretatione di Aristotele, il De nuptiis di Marziano Capella, i Salmi (è dubbio invece se abbia tradotto anche le Bucoliche di Virgilio e l'Andria di Terenzio). L'opera di N. non solo portò un' ...
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Filosofo del linguaggio (Berlino 1769 - ivi 1820). Direttore di ginnasio, scrisse la Sprachlehre (2 voll., 1801-1803), compendio delle teorie linguistiche del 18º sec.; in essa egli tratta del problema [...] dell'origine del linguaggio, di stilistica e tenta inoltre una grammatica generale fondata sulle categorie logiche. Di lui si ricordano anche le Bambocciaden (3 voll., 1797-1800), satira della vita letteraria berlinese, scritte alla maniera di L. ...
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La capacità di esprimere la temporalità costituisce uno dei tratti principali della comunicazione umana. Tutte le lingue di cui siamo a conoscenza possiedono mezzi lessicali e/o grammaticali per collocare [...] , fino alla segnalazione di un modo comunicativo (o registro)».
Per quanto riguarda il tempo, si tratta di una categoria deittico-relazionale del verbo (➔ deittici): essa permette di situare un evento sull’asse temporale. Si distinguono tre relazioni ...
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Un paradigma è l’insieme delle forme di una parola (tecnicamente, un lessema). Sono esempi di paradigma le forme che prende un verbo nella coniugazione, un pronome, un aggettivo e un nome nella declinazione.
I [...] un lessema a seconda del contesto in cui viene impiegato. Le variazioni di forma dipendono normalmente dal numero delle categorie flessive esistenti nella lingua (per es., tempo, modo, persona, numero, genere) e dal numero dei valori che ciascuna di ...
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AVVERBI
L’avverbio è una parte invariabile del discorso, la cui funzione è determinare il significato di un verbo (dorme saporitamente), un aggettivo (molto buono) o un altro avverbio (troppo duramente).
A [...] seconda della funzione che svolgono, gli avverbi si suddividono in diverse categorie.
Nella categoria degli avverbi di luogo rientrano ci e vi (nel significato di ‘in questo luogo’, ‘in quel luogo’, ‘in ciò’) e ne (nel significato di ‘da quel luogo ...
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Tra i possibili criteri di classificazione del testo in generi o tipi (➔ testo, tipi di) è invalso – soprattutto in ambito didattico – un modello di carattere funzionale-cognitivo basato sull’intersezione [...] da a meno che, tranne che e il rinforzo da nonostante, sebbene (cfr. Lo Cascio 1991). Inoltre, uno stesso indicatore può introdurre categorie diverse, come in (18) e (19) dove anche se è usato nel primo caso per segnalare un rinforzo, e nel secondo ...
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PROPOSIZIONI
Una proposizione è formata da due o più parole organizzate intorno a un verbo (➔predicato verbale)
Rosa dorme
Nicola guarda la tv
Monica ama le poesie di Jacques Prévert
Dal punto di vista [...] sintattico, le proposizioni possono essere di quattro tipi:
Dal punto di vista del significato, possono appartenere a diverse categorie: ...
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categoria
categorìa s. f. [dal gr. κατηγορία «imputazione, predicato, attributo», der. di κατηγορέω «accusare, affermare, asserire»; lat. tardo categorĭa]. – 1. In generale, il predicato di una proposizione, l’attributo di un soggetto. a....
categorico
categòrico agg. [dal lat. tardo categorĭcus, gr. κατηγορικός] (pl. m. -ci). – 1. Di categoria, relativo a categorie nel sign. filosofico; il termine, che in Aristotele significava semplicem. «affermativo», ha assunto nella filosofia...