Concezione fondata sul riconoscimento del valore soltanto relativo, e non oggettivo o assoluto, sia della conoscenza, dei suoi metodi e criteri (r. gnoseologico), sia dei principi e dei giudizi etici (r. [...] dell’alterità.
R. linguistico
La propensione a valorizzare una visione dall’interno, elaborata mediante principi e categorie particolari e irripetibili, specifici di una società determinata, salda il relativismo culturale con il r. linguistico ...
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I fenomeni fonetico-fonologici che si verificano nella lingua parlata a confine di parola vanno sotto il nome, ormai tradizionale, di fonetica sintattica o fonotassi. Nella linguistica più recente si preferisce [...] (➔ iato), nel parlato, specie se poco controllato e veloce, si può verificare elisione anche al di fuori delle categorie sopra menzionate: ad es., i sintagmi degli amici, un vero affare, vorranno uscire, vedranno ancora possono essere ridotti ...
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Il termine predicato (lat. praedicātu(m) «ciò che è affermato [di qualcosa]») compare per la prima volta all’inizio del medioevo nel commento di Boezio al De interpretatione aristotelico. Aristotele aveva [...] testa lessicale del predicato verbale e manifesta, attraverso i suoi tratti morfologici, l’accordo con il soggetto rispetto alle categorie della persona e del numero:
(7) Maria dorme
(8) i ragazzi mangiano la pizza
Il predicato nominale è costituito ...
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L’elisione (dal lat. elisio «atto di rompere») consiste nella cancellazione di una vocale atona in fine di parola, quando questa sia seguita da una parola iniziante per vocale. Il fenomeno ha luogo quindi [...] spirti, maestro, ch’i’ odo? (Dante, Purg. XVI, 22).
Di seguito si analizza il fenomeno dell’elisione nelle diverse categorie grammaticali.
L’elisione, anche nella scrittura, è automatica sia con gli articoli determinativi al singolare sia con le ...
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Si chiama conversione la formazione, ottenuta senza aggiunta di affisso derivazionale, di una parola appartenente a una parte del discorso diversa da quella della base: per es., piacere verbo → (il) piacere [...] discorso a un’altra può essere verificato in base alle proprietà distribuzionali, cioè ai contesti di occorrenza tipici della categoria di arrivo. Dal momento che, ad es., gli ➔ aggettivi qualificativi si caratterizzano per accordo in genere e numero ...
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Nella lingua quotidiana, il termine mitigazione, applicato a un evento o a uno stato, ha un presupposto negativo: quel che viene mitigato è un fenomeno atmosferico avverso (ad es., i rigori dell’inverno, [...] usata per ottenerlo.
I mezzi linguistici della mitigazione sono eterogenei sia da un punto di vista grammaticale – appartengono cioè a categorie diverse – sia da un punto di vista semantico e pragmatico, in quanto sono di volta in volta centrati su ...
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Classificate tra le subordinate argomentali (➔ sintassi), e apparentate in particolare alle completive (➔ completive, frasi), le frasi dichiarative (dette anche semplicemente dichiarative o esplicative) [...] la congiunzione subordinante:
(15) ci pare invece degno di attenzione questo fatto: viene in luce che esistono fra gli uomini due categorie particolarmente ben distinte: i salvati e i sommersi (Primo Levi, Se questo è un uomo, p. 79)
In quest’ultimo ...
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tipologia Suddivisione, distribuzione e classificazione di una molteplicità di individui, oggetti, fatti, elementi e fattori, omogenei o similari, in gruppi caratterizzati dall’appartenenza a determinati [...] , neuroticismo e psicoticismo.
Scienze sociali
In sociologia s’intende generalmente per t. una tassonomia in cui le categorie fondamentali dell’ordinamento dei fenomeni sociali (i tipi) sono elaborate per via induttiva, e risultano dall’incrocio ...
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Il linguaggio dei segni
William C. Stokoe
Gli animali comunicano in molti modi assai complessi. Per esempio, i nostri parenti più vicini nel regno animale, gli scimpanzé, in alcuni momenti gesticolano [...] per la prima volta come due gesti che appaiono identici all'osservatore non esperto vengano effettivamente distinti nelle categorie nome o verbo dagli utenti della lingua dei segni. I verbi delle lingue dei segni sono generalmente caratterizzati ...
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Ogni lingua ha al suo interno differenziazioni collegate con fattori sociali ed extralinguistici ed è articolata in varietà. Le varietà di lingua rappresentano le diverse attualizzazioni, ognuna distinta [...] dà luogo a una gamma di varietà via via più dialettalmente marcate, nella quale però non è affatto agevole porre confini precisi tra una categoria e l’altra. Se non c’è dubbio che il primo gradino, la versione (1), sia in italiano standard, priva di ...
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categoria
categorìa s. f. [dal gr. κατηγορία «imputazione, predicato, attributo», der. di κατηγορέω «accusare, affermare, asserire»; lat. tardo categorĭa]. – 1. In generale, il predicato di una proposizione, l’attributo di un soggetto. a....
categorico
categòrico agg. [dal lat. tardo categorĭcus, gr. κατηγορικός] (pl. m. -ci). – 1. Di categoria, relativo a categorie nel sign. filosofico; il termine, che in Aristotele significava semplicem. «affermativo», ha assunto nella filosofia...