Le lingue dei segni nel mondo
Mauro Mottinelli
Virginia Volterra
A differenza delle lingue vocali, che usano il canale acustico-vocale, le lingue dei segni si servono della modalità visivo-gestuale. [...] -gestuali delle lingue dei segni e alla loro iconicità e vengono usati per segnalare una varietà molto ampia di categorie e/o tratti semantici, percettivi o funzionali dei referenti simbolizzati (quali: umano/non-umano; animato/non-animato, oggetti ...
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I tempi semplici sono forme della ➔ coniugazione verbale in cui la morfologia grammaticale viene suffissata (➔ flessione) alla base lessicale del verbo (➔ tempi composti).
Questa struttura morfologica [...] ausiliari, verbi) dei tempi composti, sintetizza in un unico pacchetto di suffissi informazioni grammaticali che riguardano sia categorie propriamente semantiche (ad es., tempo, aspetto) sia la codifica di relazioni morfosintattiche, in cui cioè la ...
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Con l’eccezione di alcune parole che hanno sempre la stessa forma (➔ avverbi e locuzioni avverbiali: certamente, a malapena; ➔ preposizioni, se non articolate: da, su; ➔ congiunzioni: ma, e; interiezioni: [...] nomi);
(d) di sensazioni fisiche: fame, sete (ma è in uso sonni: ho fatto bei sonni);
(e) di elementi unici: ovest, equatore.
Categorie a parte sono i nomi di massa (➔ massa, nomi di) come quelli di alimenti: riso, latte, pane (ma è possibile i pani ...
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La sintassi si occupa dei modi in cui le parole possono combinarsi, delle strutture (o costruzioni) che così si ottengono e degli effetti che tali combinazioni hanno su altri piani, come quello della ➔ [...] di frase in cui appare (vedi sotto). Inoltre, le lingue possono preferire una soluzione o l’altra, distribuendosi così in due categorie: le lingue ‘a testa iniziale’ (cioè a sinistra del complemento) e quelle ‘a testa finale’ (a destra). L’italiano è ...
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Ogni cosa che il soggetto percepisce come diversa da sé ed esterna, quindi tutto ciò che è pensato, in quanto si distingue sia dal soggetto pensante sia dall’atto con cui è pensato (per lo più contrapposto [...] ’esistenza o no di questi requisiti rende possibile il giudizio circa la rispondenza dei negozi ai contenuti delle diverse categorie negoziali tipiche. A proposito del contratto, l’art. 1346 c.c. richiede che l’o. sia possibile, lecito, determinato ...
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Antropologia
U. fantastici Nella dottrina vichiana, generalizzazioni operate dalla mente dei popoli nelle età ferina ed eroica quando prevale la fantasia (detti anche caratteri poetici, in quanto poetica [...] cose sensibili. La formulazione del problema si trova nelle prime righe dell’introduzione (Isagoge) di Porfirio alle Categorie di Aristotele, dove peraltro non si fornisce alcuna soluzione. Boezio, nonostante la sua profonda ispirazione platonica ...
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Parte variabile del discorso che la tradizione grammaticale classica interpretava e definiva come la categoria che ha la funzione di sostituire il nome, ma che in effetti assolve la più vasta funzione [...] e non morfologicamente (gr. σύ, lat. e it. tu del sing., di contro a ἡμεῖς, nos e noi del plurale). La categoria si articola in p. personali (it. io, tu ecc.); possessivi (it. mio, tuo ecc.); riflessivi (it. sé, si); dimostrativi (it. questo ...
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HALLIDAY, Michael Alexander Kirkwood
Giulio Lepschy
Linguista inglese, nato a Leeds il 13 aprile 1925. Si è laureato in lingua e letteratura cinese all'università di Londra, e si è perfezionato in Cina [...] B. Malinowski. È stato anche allievo dell'eminente linguista cinese Wang Li.
Il modello originario, detto a ''scale e categorie'', elaborato da H., si è evoluto in una complessa analisi del linguaggio, attenta sia all'organizzazione grammaticale, sia ...
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Fiume dell’Africa occidentale, il cui bacino ricade nel Burkina Faso e nel Ghana. È lungo 1600 km, ed è formato da due rami, il V. Nero e il V. Bianco. Il primo, più importante, ha origine da modesti rilievi [...] di classe distingue il nome dal verbo; in mancanza di affisso, l’ordine dei vocaboli permette di riconoscere le due categorie, in quanto il nome soggetto precede il verbo. Le desinenze sono vocaliche o nasali. Sono frequenti le labiovelari (gb, kp ...
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ITALIA (XIX, p. 693; App. I, p. 742; App. II, 11, p. 72)
Mario Cataudella
Giuseppe de Meo
Giovanni Spadolini
Ignazio Baldelli
Alessandra Briganti
Fortunato Bellonzi
Carlo Melograni
Confini. - Con [...] .) sono invece aumentati come da 100 a 459. Se si tiene conto del contemporaneo aumento dei prezzi, e si deflazionano entrambe le categorie dei redditi con l'indice dei prezzi al consumo, si rileva che, sempre nel periodo 1960-76, i redditi da lavoro ...
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categoria
categorìa s. f. [dal gr. κατηγορία «imputazione, predicato, attributo», der. di κατηγορέω «accusare, affermare, asserire»; lat. tardo categorĭa]. – 1. In generale, il predicato di una proposizione, l’attributo di un soggetto. a....
categorico
categòrico agg. [dal lat. tardo categorĭcus, gr. κατηγορικός] (pl. m. -ci). – 1. Di categoria, relativo a categorie nel sign. filosofico; il termine, che in Aristotele significava semplicem. «affermativo», ha assunto nella filosofia...