semantica Ramo della linguistica che si occupa dei fenomeni del linguaggio non dal punto di vista fonetico e morfologico, ma guardando al loro significato. Il termine fu coniato da M. Bréal nel 1883 come [...] certe entità da altre, come il volare per gli uccelli) sono più importanti di altre per definire la categoria; perciò le categorie sono strutture graduali che hanno al centro casi prototipici, che meglio ne rappresentano le proprietà salienti, e ...
Leggi Tutto
Caso della declinazione latina, collocato dai grammatici antichi al sesto posto nell’ordine dei paradigmi flessionali. In età moderna la denominazione è stata applicata dai linguisti occidentali anche [...] ab, ex, de, cum, in, sine, sub, super ecc. Nella sintassi scolastica, pertanto, gli usi dell’a. si classificano nelle seguenti categorie: a. di separazione o allontanamento e di origine; a. di comparazione; a. di causa; a. di misura; a. di stato in ...
Leggi Tutto
linguistica Il livello, il posto che un elemento linguistico occupa in una determinata serie gerarchica.
In statistica linguistica, il posto che un’unità lessicale occupa in una lista di frequenza, ordinata [...] r=n(n–1).
Per il r. di una curva sghemba ➔ curva. zoologia In sistematica zoologica e botanica, il livello di ciascuna delle categorie tassonomiche che nel sistema di classificazione sono disposte in ordine gerarchico (specie, genere, famiglia ecc.). ...
Leggi Tutto
La scienza in Cina: l'epoca Song-Yuan. Lo studio della lingua: la fonologia
Edwin G. Pulleyblank
Lo studio della lingua: la fonologia
La Cina generò il proprio sistema di scrittura nel secondo millennio [...] da destra a sinistra, mentre quelle con la stessa finale sono elencate in righe sotto di esse. Anche se le categorie fonetiche così stabilite potevano essere chiare ai parlanti nativi del tempo, il successivo mutamento fonetico le ha in gran parte ...
Leggi Tutto
Una delle fondamentali dimensioni di ➔ variazione linguistica è quella che nella linguistica continentale europea (con termine introdotto negli anni Sessanta da E. Coseriu; cfr. Coseriu 1973) è chiamata [...] lingua vi viene impiegata, sono molteplici e complessi, ma sono stati ricondotti da linguisti inglesi (cfr. Halliday 1978) a tre categorie fondamentali: il campo (field), il tenore (tenor) e il modo (mode).
Un primo fattore è dato dalla natura dell ...
Leggi Tutto
Il termine deittici indica un insieme eterogeneo di forme linguistiche – avverbi, pronomi, verbi – per interpretare le quali occorre necessariamente fare riferimento ad alcune componenti della situazione [...] anche il punto di riferimento dei deittici.
I deittici, nella lingua italiana ma anche in altre, possono essere suddivisi in due categorie. Da una parte, vi sono le espressioni intrinsecamente deittiche, come i pronomi io e te in (1), per la cui ...
Leggi Tutto
Forma di condotta comunicativa atta a trasmettere informazioni e a stabilire un rapporto di interazione che utilizza simboli aventi identico valore per gli individui appartenenti a uno stesso ambiente [...] riprese e svolte dai primi stoici: a questi, e ai primi peripatetici, risalgono le elaborazioni e definizioni di categorie grammaticali come i casi nominali, le costruzioni transitive, intransitive e assolute dei verbi ecc. Di tali elaborazioni ...
Leggi Tutto
La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Linguistica e lessicografia
Michael G. Carter
Linguistica e lessicografia
La questione del posto riservato alle scienze del linguaggio nell'Islam [...] al-Zamaḫšarī (m. 538/1144) ‒ come implica il suo stesso nome ‒ ripartisce invece la materia grammaticale in quattro categorie principali distribuite su 759 paragrafi, ben pianificati, anche se ancora in certo modo arbitrari nella loro divisione; il ...
Leggi Tutto
quantità chimica e fisica Grandezza che esprime il numero di entità elementari (atomi, molecole, ioni, elettroni ecc., ovvero gruppi specificati di tali particelle) presenti in un dato sistema. La sua [...] tutte le forze esterne agenti sul sistema medesimo (teorema della q. di moto). filosofia La q. è, secondo Aristotele, la terza categoria, dopo la sostanza e la qualità; ed è definita come la natura di ‘ciò che è divisibile in elementi, ciascuno dei ...
Leggi Tutto
Scienza indiana: periodo classico. La tradizione del vyakarana (grammatica')
George Cardona
La tradizione del vyākaraṇa (grammatica')
L''Aṣṭādhyāyī' di Pāṇini
L'Aṣṭādhyāyī (Trattato in otto capitoli) [...] secondo capitolo è dedicato alle forme nominali e include nella sesta sezione una serie di regole che assegnano le designazioni delle categorie dei kāraka. Così, i sūtra 2.6.10-11 (yaṃ karoti taṃ kammaṃ; yo karoti sa kattā) stabiliscono che il kāraka ...
Leggi Tutto
categoria
categorìa s. f. [dal gr. κατηγορία «imputazione, predicato, attributo», der. di κατηγορέω «accusare, affermare, asserire»; lat. tardo categorĭa]. – 1. In generale, il predicato di una proposizione, l’attributo di un soggetto. a....
categorico
categòrico agg. [dal lat. tardo categorĭcus, gr. κατηγορικός] (pl. m. -ci). – 1. Di categoria, relativo a categorie nel sign. filosofico; il termine, che in Aristotele significava semplicem. «affermativo», ha assunto nella filosofia...