Filosofo (Montclair 1864 - Ann Arbor 1927). Studiò in Germania presso le univ. di Gottinga, Berlino, Heidelberg; fu poi prof. alla facoltà di filosofia dell'univ. del Michigan. Interpretando piuttosto [...] liberamente tesi hegeliane, formulò un sistema monistico idealistico, privilegiando le categorie di tempo, spazio e causalità. In etica si ispirò al sistema spinoziano, considerando il bene e il male dal punto di vista della ragione universale. ...
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Filosofo, nato a Imola il 24 sett. 1895, professore di storia della filosofia nell'università di Messina dal 1939.
Partito da un ripensamento critico dell'attualismo gentiliano (L'idealismo dell'atto e [...] il problema delle categorie, Bologna 1924), è poi pervenuto a una critica generale dell'idealismo, in base all'istanza, fatta propria, della critica materialistica di Marx all'apriorismo moderno. Di qui la rivendicazione della positività del ...
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sottoproletariato Termine (corrispondente al ted. Lumpenproletariat) usato nella tradizione teorica marxista per indicare il ceto infimo delle grandi città, formato di elementi economicamente e socialmente [...] instabili, in genere per effetto del fenomeno della disoccupazione e della sottoccupazione. Per estensione, l’insieme delle categorie più povere e disagiate della società. ...
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Filosofo (Budapest 1876 - ivi 1933), professore alla scuola superiore di Presburgo, poi all'univ. di Kolozsvár e (dal 1915) all'univ. di Budapest. Cercò di conciliare il positivismo e l'idealismo trascendentale. [...] Tra le sue opere: Az ismeretelméleti kategóriák problémája ("Il problema delle categorie gnoseologiche", 1904); Az etikai megismerés ("La conoscenza etica", 1907); A logikai alapelvek elméletéhez ("Teoria dei principî logici", 1911); Bevezetés a ...
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RELIGIONI, Storia delle (XXIX, p. 29)
Alfonso M. Di Nola
Definizione e fase critica di sviluppo. - Una definizione della s. d. r., nell'attuale sviluppo, non può eludere il problema della crisi d'identità [...] nella quale l'idea di Dio è chiaramente sviluppata, e si trasformava una nozione propria delle religioni di quella tradizione in categoria generale, indirizzando la ricerca verso il reperimento di essa anche in aree che non l'hanno mai avuta (per es ...
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Filosofo francese (Lion-d'Angers 1856 - Hucket, Landes, 1907), prof. (dal 1885) all'univ. di Bordeaux, dal 1903 alla Sorbona. È uno dei più notevoli rappresentanti del criticismo francese, che egli cercò [...] di sviluppare integrando il kantismo di Ch.-B. Renouvier con motivi di dialettismo hegeliano nella deduzione delle categorie. Opera fondamentale: Essai sur les éléments principaux de la représentation (1907); fra gli altri scritti, i maggiori, ...
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La scienza in Cina. Introduzione generale
Francesca Bray
Karine Chemla
Georges Métailié
Introduzione generale
Prologo
di Francesca Bray
Per scrivere la storia è necessario basarsi sui documenti e [...] è parsa una garanzia sufficiente contro il rischio di cadere nell'anacronismo consistente nell'attribuire agli scienziati del passato le categorie attuali e le nostre idee riguardo a ciò che dovrebbe entrare a far parte dello studio della Terra e del ...
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Filosofo (Nehren, Württemberg, 1852 - Halle 1933), prof. di filosofia nell'univ. di Strasburgo (1877), poi di Halle (1884-1906). Notissima la tesi sostenuta da V. secondo la quale la conoscenza è sostanzialmente [...] attribuito alla sua teoria di filosofia del "come se"). Nella sua impostazione concetti scientifici e categorie gnoseologiche risultano quindi puri strumenti per fornire organizzazione pratica al materiale sensibile, in nessun caso ipotesi ...
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Filosofo e retore latino da Leptis (1º sec. d. C.). Fu maestro di Lucano e di Persio, di cui ereditò la biblioteca e curò l'edizione delle Satire. Nel 65 fu esiliato da Nerone insieme con Musonio Rufo. [...] Perduti i trattati letterarî e retorici in latino e in greco, e uno scritto sulle Categorie di Aristotele, resta l'opuscolo 'Eπιδρομὴ τῶν κατὰ τὴν 'Eλληνικὴν ϑεολογίαν παραδεδομένων ("Compendio di teologia greca"), con l'interpretazione allegorico- ...
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Filosofo francese (n. Avallon, Yonne, 1942). Allievo di L. Althusser, cui ha dedicato gli Écrits pour Althusser (1991; trad. it. 1991), partendo da una lettura critica del pensiero di K. Marx si è volto [...] dei filosofi politici moderni, con particolare attenzione al pensiero di B. Spinoza, elaborando una riflessione critica sulle categorie concettuali di razza, cultura e identità in vista di una concezione più inclusiva della cittadinanza e della ...
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categoria
categorìa s. f. [dal gr. κατηγορία «imputazione, predicato, attributo», der. di κατηγορέω «accusare, affermare, asserire»; lat. tardo categorĭa]. – 1. In generale, il predicato di una proposizione, l’attributo di un soggetto. a....
categorico
categòrico agg. [dal lat. tardo categorĭcus, gr. κατηγορικός] (pl. m. -ci). – 1. Di categoria, relativo a categorie nel sign. filosofico; il termine, che in Aristotele significava semplicem. «affermativo», ha assunto nella filosofia...