Scienza greco-romana. La filosofia della Natura tra VI e V secolo
Giulio Lucchetta
La filosofia della Natura tra VI e V secolo
Problemi di metodo
Nel Libro I della Metafisica, Aristotele traccia un [...] forza dal centro in tutte le direzioni » (DK 28 B 8, 46-48). La sfera piena dell’essere corrisponde alla più categorica affermazione della sua necessità.
Ma vi è anche l’altra strada, quella che posero in essere i mortali quando scelsero di parlare ...
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Fisiognomia
Patrizia Magli
Fisiognomia o fisiognomonia (dal greco ϕυσιογνωμονία, tardo ϕυσιογνωμία, composto di ϕύσις, "natura", e tema di γιγνώσκω, "conoscere") è il nome della disciplina parascientifica [...] tale che la parte superiore è orientata verso la parte superiore dell'universo (2, 10, 656a, 10). Ne consegue una gerarchia di categorie topologiche, per la quale ciò che è migliore e più nobile, riguardo all'alto e al basso, tende a trovarsi in alto ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Qualita primarie e qualita secondarie
M. Ruisi
Qualità primarie e qualità secondarie
Il dibattito sulle qualità aristoteliche
Il problema della [...] in Natura potevano essere ridotte a differenze di quantità. Per Aristotele, invece, qualità e quantità appartenevano a due categorie differenti e irriducibili l’una all’altra: un cambiamento di quantità si realizzava mediante la somma di parti ...
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Bioetica
Principio-guida dell’azione morale, che include diversi significati: autodeterminazione, autodecisione, diritto alla libertà e alla riservatezza. Tematizzato in particolare nell’ambito della teoria [...] ) e all’art. 41 (come iniziativa economica privata). All’interno del concetto generale di a. privata occorre distinguere varie categorie: si parla di a. contrattuale (art. 1322 c.c.) con riferimento specifico al potere di determinare liberamente il ...
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Ogni cosa che il soggetto percepisce come diversa da sé ed esterna, quindi tutto ciò che è pensato, in quanto si distingue sia dal soggetto pensante sia dall’atto con cui è pensato (per lo più contrapposto [...] ’esistenza o no di questi requisiti rende possibile il giudizio circa la rispondenza dei negozi ai contenuti delle diverse categorie negoziali tipiche. A proposito del contratto, l’art. 1346 c.c. richiede che l’o. sia possibile, lecito, determinato ...
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Antropologia
U. fantastici Nella dottrina vichiana, generalizzazioni operate dalla mente dei popoli nelle età ferina ed eroica quando prevale la fantasia (detti anche caratteri poetici, in quanto poetica [...] cose sensibili. La formulazione del problema si trova nelle prime righe dell’introduzione (Isagoge) di Porfirio alle Categorie di Aristotele, dove peraltro non si fornisce alcuna soluzione. Boezio, nonostante la sua profonda ispirazione platonica ...
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Psicanalista e filosofa belga naturalizzata francese (n. Blaton, Hainaut, 1932). Figura tra le più complesse e interessanti della filosofia contemporanea, nucleo strutturale del suo pensiero è il tema [...] al misconoscimento freudiano della sessualità femminile, per la quale andrebbe invece rivendicata un'autonomia non riconducibile alle categorie freudiane della "mancanza" e/o dell'"assenza". Tra le altre opere, oltre ai già citati saggi Speculum ...
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Filosofo e storico (Pescasseroli, 25 febbraio 1866 - Napoli, 20 novembre 1952). Studiò a Napoli, che divenne presto la sua dimora abituale. Scampato dal terremoto di Casamicciola (1883) in cui perdette [...] marxismo aveva concepito la realtà economica come condizione o struttura, C. fa dell'economicità una delle forme della spiritualità, ponendo, accanto alle categorie tradizionali del Bello (estetica), del Buono (morale), del Vero (logica), la quarta ...
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storicismo Movimento filosofico che, a partire dalla metà del 19° sec., ha posto l’accento sull’irriducibilità della conoscenza storica a leggi universali e necessarie, come quelle tipiche delle scienze [...] ’Erklären, lo spiegare causalmente, le altre sul Verstehen, il comprendere ermeneuticamente, una forma di conoscenza le cui categorie di scopo, valore, significato, diverse da quelle della conoscenza del mondo naturale, sono desunte dalla vita. Gli ...
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Filosofo ebreo (Nieśwież, Polonia, 1754 - Niedersiegersdorf, Slesia, 1800). Gli fu dato, o assunse, il nome di Maimon perchè studioso di questo filosofo medioevale, che influì molto sulla formazione del [...] e nella logica, attraverso il principio di determinabilità (base per M. di una ricostruzione dei giudizî e delle categorie kantiane, nonché di una critica della distinzione analitico-sintetico, e di una relativizzazione dell'opposizione sensibilità ...
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categoria
categorìa s. f. [dal gr. κατηγορία «imputazione, predicato, attributo», der. di κατηγορέω «accusare, affermare, asserire»; lat. tardo categorĭa]. – 1. In generale, il predicato di una proposizione, l’attributo di un soggetto. a....
categorico
categòrico agg. [dal lat. tardo categorĭcus, gr. κατηγορικός] (pl. m. -ci). – 1. Di categoria, relativo a categorie nel sign. filosofico; il termine, che in Aristotele significava semplicem. «affermativo», ha assunto nella filosofia...