Filosofo neoplatonico cristiano (sec. 6º). Restano di lui il commentario alle Categorie di Aristotele (già attribuito a David l'Armeno) e i prolegomeni all'Isagoge di Porfirio. ...
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Filosofo peripatetico (1º sec. d. C.), maestro di Nerone; scrisse commenti alle Categorie e forse al De caelo di Aristotele, utilizzati da Simplicio. Notevole la sua concezione degli universali, per la [...] quale si collega a Boeto di Sidone e prelude ad Alessandro di Afrodisiade: le cose in sé stesse sono puramente individuali, mentre gli universali sono parole significanti dei modi di pensare dell'uomo ...
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Filosofo peripatetico (2º sec. d. C.). Ordinatore e commentatore degli scritti aristotelici (le Categorie e forse anche la Fisica), compì ricerche storiche e lessicografiche sull'Etica nicomachea e sull'Etica [...] di Teofrasto. Inoltre commentò il Timeo di Platone e una sua trattazione sul sole è ricordata da Achille Tazio. Della sua produzione non resta nulla; il trattato di armonia che va sotto il suo nome è invece ...
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Filosofo greco del 4º sec. d. C., discepolo di Giamblico. Resta di lui un commento alle Categorie di Aristotele, caratteristico per la sua forma dialogica. ...
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Termine usato nella filosofia tedesca per indicare l’esistenza (così in Kant, per es. nella tavola delle categorie). In Hegel assume un diverso significato indicando «l’essere determinato», l’alcunché [...] finito, una delle prime categorie della logica, successiva e in opposizione a quella del divenire, sintesi d’essere e nulla; come tale il D., appartenente alla sfera dell’essere e cioè dell’immediato, è la base di tutte le ulteriori determinazioni. ...
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Filosofo e uomo politico italiano (Livorno 1924- ivi 2005). Partendo da studi di storia della filosofia, applicò le categorie marxiste in chiave storicistico-gramsciana, avendo come oggetto di studio la [...] filosofia italiana del Seicento e del Settecento. Approfondì lo studio del pensiero di G. Bruno, T. Campanella e G. Vico e si dedicò all'analisi teorica degli autori marxisti. Prof. di storia della filosofia ...
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Filosofo ateniese (2a metà del 2º sec. d. C.), appartenente al platonismo "medio". Polemizzò contro la dottrina aristotelica delle categorie, accusandola di compromettere la distinzione tra mondo sensibile [...] e intelligibile ...
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trascendentale Nel linguaggio della filosofia scolastica, attributo di proprietà o attributi, che sono al di sopra di tutte le categorie, sorpassando in estensione tutti quanti i generi. In I. Kant il [...] termine designa l’‘a priori’, come ciò che non deriva dall’esperienza, ma è condizione del costituirsi di essa. Si contrappone, pertanto, a ‘empirico’, in quanto questo è derivato dall’esperienza, e a ...
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Medioevo: la scienza siriaca. La tradizione della logica aristotelica
Henri Hugonnard-Roche
La tradizione della logica aristotelica
Della letteratura siriaca profana, scientifica o filosofica, ci [...] occupa il posto del De interpretatione, e l'albero di Porfirio è stato inserito tra le due traduzioni dell'Isagoge e delle Categorie, quasi a stabilire un legame tra il trattato di Porfirio e le opere di Aristotele.
Un altro esempio di raccolta di ...
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categoria
categorìa s. f. [dal gr. κατηγορία «imputazione, predicato, attributo», der. di κατηγορέω «accusare, affermare, asserire»; lat. tardo categorĭa]. – 1. In generale, il predicato di una proposizione, l’attributo di un soggetto. a....
categorico
categòrico agg. [dal lat. tardo categorĭcus, gr. κατηγορικός] (pl. m. -ci). – 1. Di categoria, relativo a categorie nel sign. filosofico; il termine, che in Aristotele significava semplicem. «affermativo», ha assunto nella filosofia...