Il termine indica un complesso di fenomeni molto diversi fra di loro. Da parte di uno dei pochi studiosi italiani della c. è stato sottolineato che "intorno alla nozione di corruzione gravitano, con traiettorie [...] scoprono poche divisioni nette tra giusto e sbagliato, piuttosto scoprono uno spettro di giudizi, un alto numero di categorie instabili, basate su sottili e false percezioni" (Johnston 1986, p. 460).
Il secondo criterio si basa sull'interesse ...
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Sociologo (Glatz, Slesia, 1876 - Colonia 1969). Prof. di economia e politica sociale a Colonia, si dedicò poi quasi esclusivamente alla sociologia. Propugnò contro le varie forme di sociologia, storiche [...] o enciclopediche, di fine Ottocento una sociologia teorica incentrata su categorie come quelle di "relazione sociale" e "sistema sociale di relazioni", nella prospettiva di una "geometria delle relazioni sociali" affine a quella di G. Simmel.
Vita
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Fenomeno collettivo che ha il suo tratto distintivo nella violenza armata posta in essere fra gruppi organizzati.
Le trasformazioni cui è stata soggetta la g. tradizionale nel 20° sec. vanno portando a [...] un profondo ripensamento di tutte le categorie con le quali tradizionalmente gli studiosi delle varie discipline hanno affrontato i temi della g., delle sue cause, della sua legittimità, del suo contesto, del suo rapporto con la politica e dei ...
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sottoproletariato Termine (corrispondente al ted. Lumpenproletariat) usato nella tradizione teorica marxista per indicare il ceto infimo delle grandi città, formato di elementi economicamente e socialmente [...] instabili, in genere per effetto del fenomeno della disoccupazione e della sottoccupazione. Per estensione, l’insieme delle categorie più povere e disagiate della società. ...
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Antropologia
Gruppo sociale chiuso, per lo più endogamo, al quale si appartiene per via ereditaria. La terra classica delle c. è l’India, dove vige un sistema gerarchico estremamente articolato. Esso prevede [...] il teorico raggruppamento delle innumerevoli c. in 4 grandi categorie: la più elevata è quella dei sacerdoti (brahmani), seguiti da guerrieri e nobili, da commercianti e contadini, e infine dai plebei, per lo più artigiani e servi. Vi sono poi ...
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Infanzia
Giovanni B. Sgritta
Premessa
Il tema dell'infanzia occupa nel panorama delle scienze sociali un posto relativamente secondario. Studi e ricerche sull'infanzia non sono certo inconsueti nella [...] dal momento che l'unità d'analisi è costituita dalla società e l'unità di osservazione è l'infanzia in quanto categoria sociale. Se per tradizione l'analisi della socializzazione si è soffermata in modo prevalente sulla relazione tra il bambino e gli ...
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RELIGIONI, Storia delle (XXIX, p. 29)
Alfonso M. Di Nola
Definizione e fase critica di sviluppo. - Una definizione della s. d. r., nell'attuale sviluppo, non può eludere il problema della crisi d'identità [...] nella quale l'idea di Dio è chiaramente sviluppata, e si trasformava una nozione propria delle religioni di quella tradizione in categoria generale, indirizzando la ricerca verso il reperimento di essa anche in aree che non l'hanno mai avuta (per es ...
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DIRITTO E SOCIETÀ
Lawrence M. Friedman e Laura Nader
Sociologia giuridica
di Lawrence M. Friedman
Introduzione
Lo studio del diritto e della società può essere definito, approssimativamente, come lo [...] in ogni caso di temi difficili da trattare, in quanto è arduo isolare, tra centinaia di variabili, il ruolo di questa categoria professionale nello sviluppo o nel declino dell'economia.In generale l'avvocatura è reclutata tra le classi superiori o le ...
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stratificazióne sociale Distribuzione di una popolazione di individui o di collettività, oppure di posizioni sociali o di ruoli, in fasce contigue e sovrapposte dette strati sociali, i quali si distinguono [...] sociale e di disuguaglianza. I modelli di s.s. impiegati dai sociologi possono essere raggruppati in tre grandi categorie: dicotomici, graduali e funzionali. I primi fanno riferimento a un rapporto tra due classi principali, che assume di ...
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Etnici, gruppi
Arnold L. Epstein
Introduzione
Nel suo famoso studio sul nazionalismo Elie Kedourie si chiede a un certo punto se tale fenomeno sia sempre esistito oppure se rappresenti uno sviluppo [...] del paese. Inoltre i clan erano troppo numerosi, mentre ciò di cui si aveva bisogno era un numero ristretto di categorie. L'appartenenza al gruppo etnico costituiva il 'candidato' più adatto, di fatto l'unico che rispondesse allo scopo. Sebbene la ...
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categoria
categorìa s. f. [dal gr. κατηγορία «imputazione, predicato, attributo», der. di κατηγορέω «accusare, affermare, asserire»; lat. tardo categorĭa]. – 1. In generale, il predicato di una proposizione, l’attributo di un soggetto. a....
categorico
categòrico agg. [dal lat. tardo categorĭcus, gr. κατηγορικός] (pl. m. -ci). – 1. Di categoria, relativo a categorie nel sign. filosofico; il termine, che in Aristotele significava semplicem. «affermativo», ha assunto nella filosofia...