possibilita
possibilità
Il definirsi di tale concetto si connette strettamente alla più generale riflessione sul concetto di ‘realtà’ o di ‘essere’. Il ‘possibile’ non è infatti un ‘reale’ o ‘ente’, [...] quale definisce come possibile solo ciò che si traduce in atto. Aristotele ne riassume le tesi: «c’è potenza solo quando c’ p. all’ambito della logica, ne fa una delle tre categorie della modalità (➔), e propriamente quella che si esprime nel giudizio ...
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GATTA, Costantino
Eugenio Di Rienzo
Nacque a Sala Consilina (Salerno) il 19 genn. 1673, da Girolamo, medico e studioso di filosofia aristotelica, e da Giovanna Villagut, di un'antica e nobile famiglia [...] , di barba e di ugne in due donne napoletane. Dissertazione storico-fisica.
Un'opera, questa, in cui la categoria del "mostruoso", così cara alla sensibilità seicentesca e barocca, tendeva a svincolarsi dal suo carattere di straordinarietà e dalla ...
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quantita
quantità
La proprietà e la condizione per cui un singolo ente o elemento, concreto o astratto, può essere misurato e quindi la sua grandezza, eventualmente espressa in termini numerici.
La [...] il numero insito nelle cose). La prima definizione esplicita della nozione si deve tuttavia allo stesso Aristotele, che, assumendola tra le categorie, cioè tra i predicati generalissimi dell’essere, la definisce come «ciò che è divisibile in elementi ...
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norma
Nell’uso linguistico corrente, regola del comportamento umano tanto nel senso di prescrizione di una condotta ritenuta buona, giusta, desiderabile o semplicemente voluta, quanto nel senso di istruzione [...] Nel primo significato la n. si caratterizza come categoria centrale dell’esperienza morale e giuridica e, di di un precetto da adattare al caso concreto, seguendo l’immagine aristotelica del canone (regolo) lesbio, che «si adatta alla forma della ...
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magnanimo
Domenico Consoli
La qualifica di m. isola nelle opere dantesche una ben precisa categoria morale, alla cui formazione aveva contribuito in modo determinante la dottrina aristotelica della [...] e commendano l'altrui (e si noti come lo sdegno sotteso al serrato argomentare comporti una qualche forzatura dei tratti aristotelici): Sempre lo magnanimo si magnifica in suo cuore, e così lo pusillanimo, per contrario, sempre si tiene meno che non ...
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sito
Termine tecnico della filosofia aristotelica, designa quella categoria che considera la " posizione ", e cioè " stato ", " situazione ", " disposizione " e " ordine ", delle parti in un luogo (o [...] non è tanto allo spazio, quanto al principio che ne regola la distribuzione).
Per la dottrina aristotelica, cfr. Cat. 4, 1b 27 e 2a 2; 9, 11b 10. Cfr. et lene et similia qualia [v. QUALE (categoria della qualità)] sunt, linea vero et superficies et ...
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ubi
Avverbio di luogo usato, nella forma latina e in accezione tecnica, a indicare la categoria locale; più propriamente, u. denota la determinazione di un corpo conseguente al fatto che esso è circoscritto [...] Cat. 4, 1b 26; Metaph. V 7, 1017a 26; VI 2, 1026a 37; VII 1, 1028b 1) designa la categoria del luogo; in Metaph. XI 12, 1068a 8 ss. il testo aristotelico ha τόπος (locus), e poi ancora da 1068b 26 in poi, dove si precisa cosa sia ‛ essere in un luogo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giovanni Di Pasquale
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le posizioni sull’alchimia di Alberto Magno, Geber latino e Ruggero Bacone contribuiscono [...] di assimilarla ai principi della filosofia naturale aristotelica e che ora vengono affrontate in un dibattito di trasformazione delle specie.
Le arti sono classificabili in due categorie: quelle che lavorano sulle “forme estrinseche” alla sostanza, ...
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relazione
. Il termine vale " rapporto ", " disposizione reciproca " o rispettiva tra due o più quantità o enti, in accezione analoga a quella di ‛ abitudine ' (v.): " relatio omnis fundatur vel supra [...] faciens et factum, pater et filius, dominus et servus et huiusmodi " (Tomm. Sum. theol. I 28 4c).
In Aristotele la r. costituiva una delle dieci categorie (relatio, ad aliquid = πρός τι), con cui veniva espresso il rapporto che la sostanza, o un ente ...
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genere
Alfonso Maierù
Il termine, nella forma volgare, occorre solo nel Convivio; nella forma latina (genus, greco γένος) occorre in tutte le opere latine di D., sempre con vari significati.
Secondo [...] primo elemento della definizione, sia, infine, per categoria, perché tutte le categorie sono di g. diverso in quanto nessuna è 86-87 un abito eligente / lo qual dimora in mezzo solamente, e Aristotele Eth. Nic. II 6, 1106 b 36 " Est igitur virtus ...
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categoria
categorìa s. f. [dal gr. κατηγορία «imputazione, predicato, attributo», der. di κατηγορέω «accusare, affermare, asserire»; lat. tardo categorĭa]. – 1. In generale, il predicato di una proposizione, l’attributo di un soggetto. a....
categorico
categòrico agg. [dal lat. tardo categorĭcus, gr. κατηγορικός] (pl. m. -ci). – 1. Di categoria, relativo a categorie nel sign. filosofico; il termine, che in Aristotele significava semplicem. «affermativo», ha assunto nella filosofia...