GUPALATINO, Niccolò
Tiziana Plebani
Nacque probabilmente tra il quarto e l'inizio del quinto decennio del secolo XV; se il cognome parrebbe indicare una provenienza straniera, forse greca (M.A. Rouse [...] non laureati; oppure il suo caso potrebbe rientrare nella categoria dei medici "de gratia", che ottenevano, per fama a discutere dell'importanza e della qualità del testo di Aristotele all'interno della tradizione scientifica, e alla fine, commentando ...
Leggi Tutto
araba, filosofia
Si può parlare di filosofia araba a proposito di fenomeni storici avvenuti in ambiti culturali e religiosi diversi, che presentarono differenze anche a seconda del periodo storico e [...] diversi oppositori. Questo ‘avicennismo’ si fondò su una interpretazione di Avicenna come creatore di un aristotelismo innovativo (rientrò in questa categoria l’ebreo convertito all’Islam Abū l-Barakāt al-Baghdādī, m. 1164), o assunse i caratteri ...
Leggi Tutto
PACE, Giulio
Lucia Bianchin
PACE, Giulio. – Nacque a Vicenza, nella contrada di Berga (di qui l’appellativo ‘da Beriga’), il 9 aprile 1550, in una famiglia nobile, da Paolo e da Lucrezia Angiolelli.
Ebbe [...] Id., G. P. e la diffusione europea di temi aristotelici padovani, in Aristotelismo veneto e scienza moderna, II, Padova 1983, pp. , Bologna 1987, p. 93 s.; I. Birocchi, Causa e categoria generale del contratto, Torino 1997, pp. 195-201; Id., Alla ...
Leggi Tutto
magia
Originariamente, la dottrina e la pratica dei magi persiani, poi, la «somma scienza» che presume di dominare le forze della natura; anche l’insieme di pratiche che, nell’uso popolare, tendono comunque [...] pratiche magiche dell’esorcismo erano affidate a una particolare categoria di sacerdoti pubblici (ashipu), e dove anche vitalistica e dinamica della natura – minava la concezione aristotelica delle immutabili essenze e faceva spazio a una concezione ...
Leggi Tutto
generare
Giorgio Stabile
Il verbo, di uso prevalente nel Convivio, vale " produrre ", " far nascere ", " originare ", sia in senso proprio, come atto di produzione naturale, che in senso traslato. Nella [...] una sua affezione (nobiltà), soggetta alle regole della trasmutanza (§§ 3-4) cioè della trasmutatio- μεταβολή aristotelica, secondo la categoria della qualità.
In senso più ampio, col valore di " produrre ", " causare ", " originare ", e " originarsi ...
Leggi Tutto
sustanza (sustanzia)
Alfonso Maierù
Termine tecnico della filosofia aristotelica, designa un ente autonomo nell'essere e grazie al quale ogni altra cosa sussiste; solo talora ha il valore di " possesso [...] ).
In D. il riferimento alla categoria (‛ predicamento ', v.) della s., e al suo rapporto con le altre categorie, è presente in VE I XVI Phys. VIII (comm. 78 " In hoc capitulo vult [Aristotele] declarare, quod hic motor primus non est in materia, sed ...
Leggi Tutto
ubiquità
Federigo Tollemache
Dal latino ubiquitas, l'u. è attributo divino che definisce il rapporto tra Dio e l'universo dal punto di vista della categoria locale. Dio, semplicissimo, non ha corpo [...] occorre nell'opera dantesca, ma i molteplici riferimenti di D. alla categoria locale (v. LUOGO; sito; ubi) e in particolare la 5 ad 1; l'espressione forma sustanziale di Cv III II 4 è aristotelica (Nardi, op. cit., p. 106). Né va escluso l'influsso ...
Leggi Tutto
Rivolte e rivoluzioni
Francesco Benigno
Gettando uno sguardo verso il passato si scorgono, nel panorama degli avvenimenti trascorsi, alcuni eventi prominenti che si stagliano sugli altri per la loro [...] e quello politico, era assicurato dalla concezione aristotelica (ma spesso richiamata attraverso la mediazione di Polibio rivolte e rivoluzioni, colpi di Stato e guerre civili entro categorie più ampie e avvertite, dando luogo a un’indagine sulle ...
Leggi Tutto
relazione
In generale, ogni rapporto che collega, in maniera essenziale o accidentale, due contenuti di pensiero. È un concetto filosofico tra i più problematici e ricchi di storia. Il problema della [...] e in quanto presuppone i termini che mette in r., viene caratterizzata come la categoria più lontana dalla sostanza, meno partecipe di «essere». Più in partic., secondo Aristotele è escluso che le sostanze prime possano mai essere r., e problematico ...
Leggi Tutto
realta
realtà
Dal lat. realitas. La qualità e la condizione di ciò che è reale, che esiste in sé e per sé o effettivamente e concretamente. Così considerato, il concetto di r. si contrappone sotto un [...] l’essere che permane dal divenire che si trasforma. Solo Aristotele, concretando l’universale nell’individuo, restituisce r. a ciò (Realität), pensabile ma non conoscibile, Kant distingue la categoria di r. (Wirklichkeit), che figura invece tra i ...
Leggi Tutto
categoria
categorìa s. f. [dal gr. κατηγορία «imputazione, predicato, attributo», der. di κατηγορέω «accusare, affermare, asserire»; lat. tardo categorĭa]. – 1. In generale, il predicato di una proposizione, l’attributo di un soggetto. a....
categorico
categòrico agg. [dal lat. tardo categorĭcus, gr. κατηγορικός] (pl. m. -ci). – 1. Di categoria, relativo a categorie nel sign. filosofico; il termine, che in Aristotele significava semplicem. «affermativo», ha assunto nella filosofia...