Catari
L'eresia dei catari sembra sorta per infiltrazione in Occidente dei bogomili (dall'antico bulgaro bogumil, 'caro a Dio'), una setta presente in Tracia e in Bulgaria fin dal X secolo. Trovò un [...] e il desiderio di liberarsi dai lacci corporali potevano anche sfociare nel ricorso alla morte volontaria per digiuno, l'endura.
I catari si consideravano l'unica e vera Chiesa di Cristo, in contrasto con quella di Roma, che ne era invece la ...
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LANDO, Gerolamo
Michela Dal Borgo
Nacque il 17 apr. 1590 dal cavaliere e procuratore Antonio di Gerolamo e da Caterina Contarini di Bertucci. Il 29 aprile fu registrato presso l'avogaria di Comun con [...] al Sal.
Il L. morì il 21 maggio 1656, nella casa in parrocchia di S. Maria Formosa, "da influsion de cataro […] sofocato al improvviso" dopo una malattia invalidante di circa 45 giorni. Non aveva fatto testamento e i giudici di Petizion furono ...
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Napoli
Giovanni Vitolo
La città al momento della scomparsa di Guglielmo II nel 1189 e dello scoppio della guerra per la sua successione tra i sostenitori dell'imperatore Enrico VI, in quanto marito [...] di proteggerlo, appare fondata l'ipotesi che a Napoli il fenomeno della dissidenza religiosa avesse una certa consistenza. Di catari a Napoli, comunque, non abbiamo altre notizie prima del 1231, in piena epoca federiciana. Nel febbraio di quell'anno ...
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CONTARINI, Federico
Gaetano Cozzi
Nacque a Venezia il 25 apr. 1538 da Francesco e da Bianca, figlia del nobiluomo Gerolamo Malipiero. La sua famiglia, appartenente al ramo dei Contarini dalle Due Torri, [...] .
Morì a Venezia il 22 ott. 1613, a circa settantotto anni, dopo un mese di malattia, caratterizzata da "febre et cataro", specificava il necrologio.
Fu sepolto nella cappella che si era fatto allestire nell'amata chiesa delle zitelle, ponendo, al di ...
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CAPPELLO, Francesco
Angelo Ventura
Patrizio veneziano, nacque probabilmente intorno al 1460 da Cristoforo di Francesco e da Regina di Lorenzo Loredan. Ben poco sappiamo della sua giovinezza e degli [...] per far ritorno a Venezia a metà settembre, così mal ridotto in salute, che non si riprese più e ne venne a morte - "di cataro" nota il Sanuto - la notte tra il 6 e 7 apr. 1513.
Lasciava quattro figli: Cristoforo e Piero, oltre ai ricordati Carlo e ...
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DONÀ (Donati, Donato), Nicolò
Roberto Zago
Figlio di Giovanni di Nicolò di Luca e di Elisabetta Morosini di Cristoforo nacque a Venezia il 28 genn. 1539 (more veneto, 1540 more communi).
Ultimogenito [...] il suo mandato perché, a soli trentaquattro giorni dall'elezione, il 9 maggio 1618, morì, a Venezia, "da apoplessia e cataro", precisa lo scarno appunto nel necrologio ufficiale.
Lasciò tutti i suoi beni ai nipoti, i figli del suo amato fratello, in ...
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EMO, Giorgio
Roberto Zago
Nacque a Venezia il 1ºott. 1538 da Giovanni di Leonardo, del ramo della famiglia che dimorava a S. Leonardo, e da Canziana Zorzi di Luca di Francesco.
Il nonno paterno, Leonardo [...] 'autunno del 1604: Quarantia civil nova, auditore novissimo sopra Feudi e di nuovo in zonta del Senato.
Ammalatosi di "febre e cataro", mori dopo dieci giorni, a Venezia, il 15 febbr. 1605 (1604, more veneto).
Nel testamento, redatto nel 1596, cui fu ...
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cataro
càtaro s. m. e agg. [dal lat. mediev. catharus, gr. καϑαρός «puro»]. – Appartenente alla setta dei catari, nome col quale sono comunem. indicati gli eretici dualisti medievali (detti anche albigesi, manichei, publicani o pauliciani,...
cataria
catària s. f. [der. del lat. cat(t)us «gatto», perché a questo piace l’odore della pianta]. – Erba perenne delle labiate, detta anche erba gattaia (lat. scient. Nepeta cataria), che cresce in gran parte dell’Europa e nelle zone temperate...