ENSÉRUNE
J. Jannoray
Centro archeologico, già oppidum della Gallia meridionale, situato nella zona compresa tra Narbonne e Béziers (le due città furono in origine centri gallo-romani), sulla via che [...] metallico, d'ora in poi abbondante, attesta apporti provenienti dalle regioni celtizzate della Gallia sud-occidentale e della Catalogna, il vasellame importato dal mondo ellenico continua a figurare al primo posto nella suppellettile ceramica, con le ...
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CANTELMO, Restaino
Aurelio Musi
Nacque a Napoli il 22 nov. 1653 da Fabrizio, duca di Popoli e principe di Pettorano. Avviatosi in giovane età alla carriera militare, nel 1675 ottenne il grado di capitano [...] , allora istituita. Nel 1706 fu creato grande di Spagna e cavaliere dell'Ordine di Santiago. Partecipò alla difesa della Catalogna, assalita dalle truppe austriache, e nel 1713 fu eletto capitano generale di quel Regno. Nel 1714 fu insignito del ...
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Richelieu, Armand-Jean
Dino Carpanetto
Il cardinale che fu arbitro della politica della Francia
Nella prima metà del Seicento il politico e cardinale francese Armand-Jean du Plessis duca di Richelieu [...] la Svizzera e i Paesi Bassi, e soprattutto dalla crisi interna della monarchia iberica, indebolita dalle ribellioni separatiste della Catalogna e del Portogallo, che ebbero l’appoggio di Parigi. La disfatta spagnola a Rocroi (1643), avvenuta un anno ...
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Movimento artistico che, con declinazioni diverse, si diffuse in Europa e negli Stati Uniti tra il 1890 e il 1910, e che interessò in particolare le arti applicate e l’architettura. L’a. si inserisce nella [...] Hoffmann e K. Moser, privilegiarono forme geometriche e sobria decorazione. In Spagna il modernismo si affermò soprattutto in Catalogna: oltre ad A. Gaudí, la cui opera rimane estremamente singolare, si possono ricordano gli architetti L. Doménech i ...
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IGNAZIO di Loiola, santo
Pietro Tacchi Venturi
Fondatore della Compagnia di Gesù, nato probabilmente nel 1491 riel castello o nella casa solar. de Loyola nel centro della Guipúzcoa. Ultimo dei tredici [...] l'imitare i simbolici riti, con cui la cavalleria medievale consacrava i nuovi cavalieri. Recatosi al santuario di Montserrat in Catalogna, si confessa; indi al terzo giorno, rivestito un ruvido saio di pellegrino e appese spada e daga al cancello ...
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Ferdinando I di Castiglia e di León-Asturie (27 dicembre 1065), morendo, lasciò gli stati divisi tra i suoi 5 figli: al primogenito, Sancio II, toccò la Castiglia; ad Alfonso, León; a Garcia, la Galizia; [...] togliere l'assedio a Saragozza e a ritornare a Toledo. Ma, organizzate le sue forze con aiuti dell'Aragona, della Catalogna e della Francia, mosse contro il nemico. Nella sanguinosa battaglia di Zalaca, non lungi da Badajoz, i Cristiani toccarono una ...
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FRONTI POPOLARI
Arturo CODIGNOLA
. Nome dato, a partire dal 1934, in varî paesi europei ed extraeuropei, a una costellazione politica, non del tutto nuova per la qualità dei componenti, ma sì per i [...] a tenere unite tutte le forze del Frente popular, scisse soprattutto fra le tendenze comunistiche e anarchiche, specie in Catalogna; tuttavia il governo che dal settembre 1937 alla fine della guerra civile rappresentò la Spagna antifranchista, si può ...
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PIGNATELLI
Ruggero Moscati
. Celebre famiglia napoletana, che gli scrittori d'araldica ritengono d'origine longobarda, e di cui si hanno dati storicamente controllabili sin dal sec. XII. Nel 1102 Lucio [...] d'Europa anche un secondo Ettore (1572-1622): gran contestabile e grande ammiraglio del regno di Sicilia, capitano generale di Catalogna, viceré di Barcellona, cooperò nel 1609 a scacciare i Mori dal regno di Valenza. Nicola (1648-1730) fu viceré di ...
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MARCH, Auzias
Mario Casella
Poeta catalano, nato a Gandia verso il 1397 e morto a Valenza nel 1459. Nipote di Jacme, facile verseggiatore di "noves rimades" e promotore insieme con Lluis d'Aversò dei [...] difficoltà di un'espressione spesso chiusa e oscura, spiega la scarsa fortuna del M., esaltato piuttosto che imitato, sia in Catalogna che in Castiglia, per tutto il sec. XV. Durante il rinascimento con l'imperante petrarchismo, con la ripresa delle ...
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. Famiglia napoletana del seggio di Nido. Ad essa furono attribuiti S. Candida, prima cristiana di Napoli, e S. Baccolo, vescovo e patrono di Sorrento, ma in realtà il primo ricordo sicuramente datato [...] parte notevole nella guerra dei Trent'anni e giunse al grado di capitano generale della cavalleria dell'esercito di Catalogna.
Bibl.: Oltre alle numerose opere sulle famiglie nobili napoletane, cfr. specialmente Ricca, Le nobiltà delle due Sicilie, V ...
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catalogna
catalógna s. f. [dal nome della Catalogna, regione della Spagna nord-orient., luogo di provenienza]. – 1. Specie di coperta di lana. 2. Varietà di cicoria, la cui denominazione completa è cicoria dolce della Catalogna (v. cicoria).