MENHIR
V. Bianco
Termine dialettale bretone (da men = pietra e hir = lungo), passato nell'uso ad indicare il tipo di monumento preistorico consistente in una pietra, a forma approssimativa di parallelepipedo, [...] di questi monoliti: da un massimo di m 2o,50 (M. Hroeck, nel Morbihan) si giunge a quelli di 3-4 m della Catalogna; e varia è anche la loro disposizione: appaiono isolati spesso, ma anche ordinati in file (e allora prendono il nome di alignements ...
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ALAGONA, Blasco, il Vecchio
Francesco Giunta
Aragonese, nato nella prima metà del sec. XIII, risulta già in Sicilia anteriormente al novembre del 1285, in quanto in questo tempo fu in Messina tra i [...] a riprendere la guerra, godendo dell'amicizia del giovane principe Federico, quando nel 1294 il re Giacomo lo richiamò di nuovo in Catalogna. Allorché l'anno seguente Giacomo notificò la sua rinuncia al regno di Sicilia, l'A. fuggì dalla sua corte e ...
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Storiografo catalano. Nacque a Barcellona nel 1434 e vi morì nel 1517. Giurista e letterato, fu notaio della sua città dal 1458, e cronista di Aragona dal 1476. Ferdinando il Cattolico lo nominò suo segretario [...] ; y dels Comtes de Barcelona e Reys d'Aragó. L'opera, terminata nel 1513, traccia soprattutto la storia della Catalogna fino a Juan II. Il valore è in quei particolari che richiamano avvenimenti vissuti o ravvivati dall'interesse stilistico dello ...
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MEDRANO, Giovanni Antonio
Roberto Parisi
– Nacque l’11 dic. 1703 a Sciacca in Sicilia. Ancora adolescente, si trasferì con la famiglia in Spagna, dove intraprese la carriera militare in seno al real [...] campagna spagnola di riconquista della Sicilia e due anni dopo fu destinato ai presidi del principato di Catalogna (Valenza e Murcia), specializzandosi nella progettazione di grandi infrastrutture territoriali e di impianti per la difesa militare ...
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Una breve notizia provenzale del sec. XIII lo dice nativo del castello di Lesparre nel Bordelese, nipote di Peire de Corbiac che scrisse il Tezaur in versi; fu chierico, ma si fece giullare (bel enoi è [...] di Guascogna, madonna Gentile de Rieux, e per lei dimorò a lungo in quel paese, poi se ne partì e andò in Catalogna, dove rimase per sempre. Un documento dell'11 maggio 1238 ci dà infatti una signora Gentilis de Genciaco (cioè Gensac, Saint-Julien ...
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Scrittore catalano nato a Barcellona il 28 novembre 1742 e morto a Cadice il 14 novembre 1813. Partecipò come sottotenente alla guerra di Portogallo (1762); ma nel 1770 si ritirò dalla vita militare e, [...] trascese lo spirito che la informava. Del resto nel C. l'idea nazionale fu sempre oltremodo vigile e operosa. Deputato di Catalogna alle Cortes (1807), fuggì, durante l'invasione francese, da Madrid a Siviglia e di là a Cadice, svolgendo in queste ...
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PIETRO d'Aragona
Ramon D'ALOS-MONER
Nacque nel 1305, figlio di Giacomo II che creò per lui la contea di Ribagorza (fu poi conte di Empuries, contea che più tardi permutò con quella di Prades, con suo [...] Sicilia, le guerre con la Castiglia, ecc. Fu anche legato a Roma e a Parigi, cancelliere reale, siniscalco di Catalogna. Pietro il Cerimonioso, quando passò in Sardegna (1354), lo lasciò supremo governatore dei suoi stati ispanici, quale luogotenente ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Catia Di Girolamo
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La politica espansionistica della corona aragonese nel Mediterraneo, iniziata nel [...] dalla Sicilia, dalla Sardegna e da Napoli. Un embrionale progetto di integrazione economica viene ideato da Alfonso. In esso la Catalogna e Barcellona sono i poli dell’industria tessile, a cui è riservato il monopolio dei mercati aragonesi di qua dal ...
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converso
Nell’antico monachesimo, ogni persona passata a professione monastica in età adulta (questo passaggio è detto appunto conversio nella Regola benedettina). In seguito (dai secc. 10°-11°), con [...] denominati conversos gli ebrei che si erano convertiti al cristianesimo dopo le sommosse antiebraiche di Castiglia, Aragona, Catalogna. Nel corso del 15° sec. i conversos acquisirono ricchezza e influenza come finanzieri, amministratori o membri ...
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Generale (Parigi 1598 - ivi 1685), nipote del precedente; valletto d'onore di Luigi XIII, governatore del Lionese, fece le sue prime esperienze militari in Piemonte sotto Lesdiguières (1611). Assistette [...] e Pinerolo. All'inizio del periodo francese della guerra dei Trent'anni, combatté in Italia, nella Franca Contea, in Catalogna e in Lorena; fu nominato luogotenente generale (1643), governatore di Luigi XIV (1646) e nello stesso anno maresciallo di ...
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catalogna
catalógna s. f. [dal nome della Catalogna, regione della Spagna nord-orient., luogo di provenienza]. – 1. Specie di coperta di lana. 2. Varietà di cicoria, la cui denominazione completa è cicoria dolce della Catalogna (v. cicoria).