Parte della teologia morale, che applica i principi della morale teorica a casi concreti, anche solo ipotetici («casi di coscienza»), secondo varie circostanze, per trovare la regola valida per ciascuno. ...
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rigorismo
Nella teologia cattolica, sistema morale che impone di attenersi rigidamente alle leggi morali; il r. caratterizzò in particolare il in opposizione ad altre posizioni di teologia morale del [...] lassismo (secondo il quale, in presenza di un dubbio sulla validità di una legge, si è autorizzati a non seguirla) e la casuistica dei gesuiti (E. Bauny, L. de Molina), che applicava i principi morali non a una dottrina morale e astratta, ma a casi ...
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BUCCERONI, Gennaro
Bartolomeo Genero
Nato a Napoli il 21 apr. 1841, Compì i primi studi nel collegio dei gesuiti a S. Sebastiano; nel 1856 entrò nella Compagnia di Gesù e, dopo il noviziato, studiò [...] conobbe la sesta edizione (Romae 1914-15) tuttora diffusa, ebbero notevole fortuna altre due, di morale piuttosto positiva e casuistica, l'Enchiridion morale et supplementum..., Romae 1887, che illustra le più recenti istruzioni della S. Sede e delle ...
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FAURE, Giambattista
Giuseppe Pignatelli
Nato a Roma il 25 ott. 1702, studiò nel seminario romano, distinguendosi ben presto per la sua perizia nella teologia morale (il suo primo lavoro è costituito [...] sempre veniali tali carezze (gli avversari dei gesuiti coniarono la definizione di "teologia mamillare" nei confronti della loro casuistica); in secondo luogo di aver attribuito a tutta la Compagnia una consonanza con le tesi del Benzi. Al contrario ...
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CIAFFONI, Bernardino (Giovanni Bernardino)
Luigi Cajani
Nacque a Sant'Elpidio (Ascoli Piceno), probabilmente tra il 1615 e il 1620. Entrato nell'Ordine dei frati minori conventuali, Si Idureò il 14 maggio [...] I probabilisti (o piuttosto i lassisti, preciseremmo oggi), lungi dal frenare questo appetito, lo incoraggiano, con la loro casuistica minuziosa ed aberrante. Essi cominciano con lo svuotare di significato il primo e più difficile precetto, l'amare ...
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CONCINA, Daniele
Paolo Preto
Nato a Clauzetto (Udine) il 2 ott. 1687 da Pietro e Pasqua Cecconia, dopo i primi studi a San Daniele del Friuli e a Invelino di Carnia, frequentò il collegio dei gesuiti [...] alcune domande del card. Angelo Maria Querini, vescovo di Brescia, denunciava con violenza le tesi, invero esagerate e frutto della moda casuistica allora in voga, del Benzi e ne provocava la condanna da parte del S. Uffizio di Roma.
Il dibattito, o ...
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. Storia della Chiesa (X, p. 19; App. II, 1, p. 569; III, 1, p. 359). - Durante il periodo 1960-1976, a differenza del decennio precedente, la C. e la cattolicità tutta assistono al succedersi di due grandi [...] i dati immutabili di fede entro un contesto culturale notevolmente diverso da quello tradizionale.
La teologia morale, oggi meno casuistica, mostra un crescente interesse per gli aspetti etici posti da realtà nuove quali l'ecologia, i trapianti, le ...
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Il dibattito sulla teologia politica, prima e dopo Peterson
Giuseppe Ruggieri
Fare di Erik Peterson (1890-1960) il perno del dibattito sulla teologia politica, all’interno di un’opera collettiva dedicata [...] : la scienza giuridica non ancora dissolta nella storiografia, così come si è sviluppata nel Medioevo cristiano, da pura casuistica in scienza sistematica. Del resto Peterson, così come appare dal suo Was ist Theologie del 1925 conosce perfettamente ...
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casuista
caṡüista s. m. e f. [dal fr. casuiste, che è dallo spagn. casuista, der. del lat. casus -us «caso», nel senso di «caso di coscienza»] (pl. m. -i). – Forma poco com. per casista.