MONSTRILLIDI (lat. scient. Monstrillidae)
Alessandro Brian
Gruppo di Copepodi, parassiti la cui conoscenza è dovuta agli studî del Malaquin (1901). Si discostano dal modo di vivere di altri parassiti [...] 'ospite apparendo completamente modificate per l'adattamento subito. La loro presenza nell'ospite può produrre il fenomeno della castrazione parassitaria. Il parassita si evolve nell'anellide producendo due o tre paia di appendici cefaliche. Le larve ...
Leggi Tutto
IBRIDAZIONE
Fabrizio Cortesi
. Con questo nome s'indicano le pratiche mediante le quali si producono gli ibridi (v. ibridismo). Oramai l'ibridazione è molto usata in agraria: limitata prima all'orticoltura, [...] ferire lo stimma che si trova immediatamente sotto il cappuccio e che è destinato a ricevere il polline. Terminata la castrazione, con un pennellino si porta il polline della pianta che deve servire da padre sullo stimma dei fiori castrati e quindi ...
Leggi Tutto
Fagioli, Massimo. – Neuropsichiatra e psicoterapeuta italiano (Monte Giberto, Ascoli, 1931 - Roma 2017). Laureatosi all’Università di Roma in Medicina e chirurgia nel 1956 e specializzatosi a Modena in [...] Istinto di morte e conoscenza (1972) e sviluppata nei successivi La marionetta e il burattino (1974), Teoria della nascita e castrazione umana (1975) e Bambino donna e trasformazione dell’uomo (1980), in base alla quale la capacità umana di pensiero ...
Leggi Tutto
RIZOCEFALI (dal gr. ῥίζα "radice" e κεϕαλή "capo", latino scient. Rhizocephala)
Giuseppe Montalenti
Sottordine di Crostacei entomostrachi, dell'ordine Cirripedi (v.), che comprende tutte specie parassite [...] un altro individuo di Sacculina.
Spesso l'infezione da Sacculina può produrre nell'ospite la castrazione parassitaria (v. castrazione: Castrazione parassitaria).
L'antica suddivisione dei Rizocefali in famiglie era basata su caratteri insufficienti a ...
Leggi Tutto
Struttura psichica che si forma (a livello conscio o inconscio) durante la vita infantile, originata da particolari esperienze emotivo-affettive nei rapporti del bambino con l’ambiente e, più direttamente, [...] (intenso attaccamento al genitore di sesso opposto e conseguente ambivalenza affettiva verso l’altro); il c. di castrazione (originato da conflitti psichici, esprime la paura inconscia di essere menomato nella funzionalità degli organi genitali); il ...
Leggi Tutto
soprano Il registro più acuto delle voci femminili o bianche. A seconda delle caratteristiche espressive e delle possibilità tecniche i s. si distinguono in differenti tipologie, tra le quali s. leggero, [...] ; Micaëla in Carmen di G. Bizet. Parti di s. drammatico sono Gioconda di A. Ponchielli, Medea di L. Cherubini, Turandot di Puccini. Sopranista Controtenore che canta nella tessitura del soprano. In origine, sinonimo di castrato (➔ castrazione). ...
Leggi Tutto
invidia
Sentimento penoso, spesso incontrollabile, di diversa intensità ed espressione, che oscilla dalla semplice ostilità e malevolenza sino all’avversione più violenta e distruttiva verso chi possiede [...] , sorge nella bambina in seguito alla scoperta della differenza anatomica dei sessi ed è la manifestazione del complesso di castrazione. Come se fosse stata privata del pene, la bambina si sente menomata rispetto al maschietto e desidera possedere un ...
Leggi Tutto
GENITALE, APPARATO
Antonio PENSA
Silvestro BAGLIONI
Agostino PALMERINI
Giuseppe BOLOGNESI
. È rappresentato dal complesso degli organi che sono deputati alla funzione della generazione.
Anatomia. [...] ghiandolari a secrezione interna, la fase catabolica più attiva. Il noto fenomeno dell'ingrassamento degli animali castrati (v. castrazione) si spiega ammettendo che con l'asportazione delle gonadi s'eliminino i loro ormoni che eccitano il consumo ...
Leggi Tutto
feticismo
Anomalia del comportamento sessuale (facente parte del più ampio raggruppamento delle cosiddette parafilie) descritta per la prima volta dallo psichiatra tedesco Richard von Krafft-Ebing nel [...] : secondo l’interpretazione psicoanalitica, l’uso sessuale del feticcio serve inconsciamente al soggetto per evitare l’angoscia di castrazione, perché per mezzo di esso può evitare la visione del corpo nudo della donna e constatare quindi che essa ...
Leggi Tutto
MAJORANO, Gaetano, detto Caffarelli (Caffarello, Caffariello, Caffarellino, Gaffarello)
Leonella Grasso Caprioli
Nacque a Bitonto il 12 apr. 1710, da Vito e Anna Fornella. Un maestro di musica di nome [...] conferiva per testamento un lascito d'una certa consistenza al nipote prediletto (candidato volontario - a suo dire - alla castrazione); l'anno seguente morì la madre, lasciando a undici anni il M. proprietario di terreni e immobili nella cittadina ...
Leggi Tutto
castrazione
castrazióne s. f. [dal lat. castratio -onis]. – 1. a. L’azione, e anche l’effetto, il risultato del castrare, cioè l’operazione mediante la quale vengono estirpate o, comunque, distrutte le gonadi, e le cui conseguenze sono, oltre...
complèsso2 s. m. [dal lat. complexus -us, der. di complecti (cfr. la voce prec.); il sign. psicanalitico è un calco del ted. Komplex]. – 1. Il tutto, l’insieme, in quanto costituito di più parti o elementi: un c. di persone, di cose; la cittadinanza...