VITTIMA
Nicola Turchi
. È l'animale destinato al sacrificio. Nei rituali delle varie religioni è prescritto che esso sia sano, immune da difetti fisici e talora integro (non castrato) e intatto (non [...] sottomesso al lavoro); e che la specie, l'età, il colore siano conformi alla divinità alla quale il sacrifizio è diretto.
La vittima deve essere resa atta al sacrifizio mediante una lustrazione e una consacrazione ...
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MERIGHI, Antonia Margherita. – N
Pier Giuseppe Gillio
acque a Bologna intorno al 1690. Non è noto come sia stata iniziata all’arte del canto, ma l’intenso sodalizio con il castrato A.M. Bernacchi e [...] di sostenere ruoli en travesti. Un registro alquanto raro nonché del tutto consentaneo alle ambiguità di gusto del secolo dei castrati.
Fonti e Bibl.: Ch. Burney, A general history of music, IV, London 1789, p. 460; L. Frati, A. Bernacchi e ...
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SIBONI, Giuseppe Vincenzo Antonio
Saverio Lamacchia
SIBONI, Giuseppe Vincenzo Antonio. – Nacque a Forlì il 27 gennaio 1780 da Francesco, agiato borghese della città, e da Domenica Maria Grandi, ultimo [...] il contratto con i teatri imperiali di Vienna, dove gli fu richiesto di cantare opere in italiano (anche al fianco del castrato Giovanni Battista Velluti, con il quale s’era esibito alla Scala) e in tedesco. Debuttò il 26 maggio 1810 con Traiano ...
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Cantante evirato (Roma 1858 - ivi 1922); nel 1883 entrò nella Cappella Sistina e vi rimase fino al 1913. Le sue registrazioni (1902-04) rivestono somma importanza storica, essendo le uniche testimonianze [...] sonore rimaste di una voce di castrato. ...
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MORIGI, Angelo
Silvia Gaddini
MORIGI, Angelo. – Nacque a Rimini nel 1725.
Pur in assenza di precisi riscontri, si presume che appartenesse a una famiglia di musicisti e potrebbero esistere legami di [...] parentela fra lui e altri musicisti coevi, perlopiù suoi conterranei: il castrato Pietro Morigi, che entrò al servizio della corte di San Pietroburgo nel 1734 e cantò a Londra e a Milano fino agli anni Settanta; il cantante e attore Andrea Morigi, ...
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MENGOZZI, Bernardo
Pier Giuseppe Gillio
MENGOZZI, Bernardo. – Nacque a Firenze il 29 genn. 1758. Il suo esordio come cantante avvenne nell’opera giocosa Le astuzie amorose di G. Paisiello, inscenata [...] nel giugno 1777 al teatro della Pergola di Firenze. Schmidl sostiene che suo maestro di canto fosse il castrato T. Guarducci, mentre una recensione dello spettacolo apparsa sulla Gazzetta toscana (cfr. Weaver - Wright Weaver, p. 382) lo dice ...
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FINCO, Giuseppe Francesco (in arte Giuseppe Farinelli)
Nicola Balata
Nacque a Este (Padova) il 7 maggio 1769. Intraprese gli studi musicali nella città natale, con il maestro di cappella D. Lionelli, [...] li proseguì a Venezia, con il violoncellista della cappella civica A. Martinelli. Durante il soggiorno veneziano ebbe l'appoggio del castrato C. Broschi, detto Farinello, che lo incoraggiò a completare gli studi a Napoli.
Nel 1785 era a Napoli, dove ...
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MELANI, Atto
Barbara Nestola
– Nacque a Pistoia il 31 marzo 1626 da Domenico e Camilla Giovannelli.
Sebbene non si abbiano notizie sulla sua formazione, è plausibile che il M. abbia ricevuto un’educazione [...] del previsto per potersi formare presso i musicisti che avevano suscitato la sua ammirazione: il compositore L. Rossi e il castrato M.A. Pasqualini.
Il soggiorno romano fu interrotto dall’ordine di recarsi a Parigi: il cardinale G.R. Mazzarino, alla ...
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PAGANELLI, Giuseppe Antonio
José María Domínguez Rodríguez*
– Compositore e musicista, nacque a Padova il 6 marzo 1710, terzo di sei figli di Paolo (1670-1745) e Laura Maria.
La sua precoce affiliazione [...] di Padova suggerisce che la famiglia, residente nella parrocchia di S. Clemente, dovette appartenere alla cittadinanza benestante.
Un castrato forlivese di nome Giuseppe Paganelli, documentato in Italia dal 1734 e a Stoccarda dal 1751 al 1775 (cfr ...
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SCALZI, Carlo
Davide Mingozzi
– Nacque probabilmente a Genova attorno al 1700.
Francesco Saverio Quadrio (1744, p. 532) lo indicò come nativo di Voghera, ma altre fonti sono concordi nell’attribuirgli [...] , c. 543; libretto della Viriate, Firenze 1729). Non si hanno notizie circa la famiglia e la formazione del cantante, castrato.
Debuttò nel Carnevale del 1718 a Roma nel teatro Capranica, in parti di seconda donna nel Telemaco di Alessandro Scarlatti ...
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castrato
agg. e s. m. [part. pass. di castrare]. – 1. agg. Privato degli organi della riproduzione: un gatto c.; galline c.; Gridava il vecchio, che parea c. (Berni). 2. s. m. Maschio della pecora castrato, spec. quando è macellato: coscio...
castrare
v. tr. [lat. castrare]. – 1. a. Togliere a un animale, maschio o femmina, gli organi della riproduzione, o determinarne in altro modo l’atrofia, per renderlo più mansueto o più adatto all’ingrassamento: c. un cane, un gatto, un maiale,...