Vedi MAGONZA dell'anno: 1961 - 1995
MAGONZA (Mogontiacum)
J. Briegleb
Città romana della Germania Superior sulla riva sinistra del Reno nel territorio dei Vangiones, di fronte allo sbocco del Meno.
Questa [...] Meno, a distanza dal fiume, un castrum il quale, insieme con Vindonissa (oggi Windisch, presso Basilea), Argentorate (oggi Strasburgo) e Castra Vetera (oggi Xanten), fu un punto d'appoggio importante delle forze romane e quindi base principale per l ...
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L'Africa settentrionale tra il IV e il VII secolo
Enrico Zanini
Noël Duval
Raimondo Zucca
Pier Giorgio Spanu
Danila Artizzu
Francesca Romana Stasolla
Giuseppina Alessandra Cellini
Rosa Maria Carra [...] all'epoca dei Severi, dalla Tripolitania fino alla Mauretania Tingitana, si erano moltiplicati gli accampamenti militari e i forti (castra e castella) e a volte le linee di difesa continue lungo le quali sorgevano opere più modeste (fossatum Africae ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I territori entro i confini dell'Impero. L'Italia: Roma
Letizia Pani Ermini
Roma
Nel mese di agosto del 410 un doloroso avvenimento segnava la fine della lunga pace [...] di un particolare impianto pentagonale, avevano rafforzato il tratto ove gli architetti militari di Aureliano avevano inglobato i Castra Praetoria, un fossato era stato aperto a una certa distanza dalle mura stesse, gli spalti avevano ricevuto merli ...
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VINDONISSA (Vindonissa)
J. Briegleb
Accampamento legionario romano e vicus alla confluenza dei fiumi Aare e Reuss (oggi Windisch presso Brugg, Cantone di Aargau, Svizzera). Questa località, a quanto [...] e Reno divennero nuovamente le frontiere dell'Impero Romano. Con Argentorate (oggi Strasburgo) Mogontiacum (oggi Magonza) e Vetera Castra (oggi Xanten), anche V. divenne uno dei più importanti capisaldi dell'esercito romano di stanza in Germania per ...
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(lat. praetorium) Spazio centrale dell’accampamento romano, riservato al pretore o al comandante del campo, presso l’incrocio delle vie principali e della via praetoria, dove erano la residenza del capo [...] a Roma, sotto Tiberio furono tutte concentrate in un unico accampamento, fatto costruire (23-24 d.C.) nei dintorni della città, i Castra Praetoria. In seguito il numero delle coorti aumentò da 9 a 12, a 16 sotto Vitellio, fu poi fissato a 10. Già ...
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TERRACINA
A. Bonanni
(Tarracina nei docc. medievali)
Città del Lazio meridionale (prov. Latina), che occupa il centro del golfo esteso dal monte Circeo a Gaeta e che costituì nell'Antichità il passaggio [...] del primo passaggio della via Appia sul litorale tirrenico, T. fu durante il Medioevo fra i principali castra che difendevano il confine meridionale del Ducato romano, suddivisione dell'esarcato bizantino.La costruzione di una nuova cinta ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I territori entro i confini dell'Impero. L'Italia
Francesca Romana Stasolla
L’italia
Il toponimo Italia, di origine osca, venne riferito a un’estensione territoriale [...] e che prevede come ogni città debba essere murata per almeno parte della sua estensione. Si diffondono così i castra urbani, che talvolta recuperano il sito dell’acropoli preromana (Cuma, Ancona), senza che questo generi una restrizione della città ...
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QAṢR IBN WARDĀN
F. de' Maffei
Il complesso militare di Q., di cui non si conosce il toponimo antico, sorge isolato nell'entroterra della Siria settentrionale, in una zona pressoché desertica ma non [...] °; tuttavia la sua evoluzione planimetrica deve tenere in conto anche altri edifici di questa regione, non esclusi i castra che facevano parte del limes romano-bizantino (de' Maffei, 1995, pp. 140-144).Ascendenze costantinopolitane denuncia invece la ...
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CASTELLUM DIMMIDI
L. Rocchetti
Forte romano; posto avanzato nel deserto africano, fondato nel 198 da Settimio Severo, abbandonato dai Romani dopo 40 anni, durante i quali vi ebbe stanza quasi sempre [...] parte e dall'altra da edifici. La pianta di questi edifici differisce profondamente da quella comune alla maggior parte dei castra e castella romani, in cui il pretorio si presentava come una costruzione quadrata, formata da una lunga corte in fondo ...
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LONGOBARDI
E.A. Arslan
Popolazione germanica convenzionalmente accolta, sulla base della prevalente area di migrazione, nel novero dei Germani occidentali, insieme ad Alamanni, Bavari, Franchi.
Storia [...] dalle incursioni di popolazioni germaniche; costituiscono esempi di scavi condotti con criteri scientifici e sistematici (Bierbrauer, 1987) i castra di Castelseprio (v.) e di Ibligo/Invillino (Hist. Lang., IV, 37) nel Friuli. Qui, sul colle Santino ...
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castrare
v. tr. [lat. castrare]. – 1. a. Togliere a un animale, maschio o femmina, gli organi della riproduzione, o determinarne in altro modo l’atrofia, per renderlo più mansueto o più adatto all’ingrassamento: c. un cane, un gatto, un maiale,...
castrato
agg. e s. m. [part. pass. di castrare]. – 1. agg. Privato degli organi della riproduzione: un gatto c.; galline c.; Gridava il vecchio, che parea c. (Berni). 2. s. m. Maschio della pecora castrato, spec. quando è macellato: coscio...