FIESCHI, Bonifacio
Thérèse Boespflug
Nato in data imprecisata nella prima metà del sec. XIII da Ugolino, apparteneva al ramo parmense della famiglia dei conti di Lavagna, meno conosciuto di quello genovese [...] disfatta dei guelfi a San Procolo (1275), cioè Cervia, Comacchio e Faenza. Il F. esercitò anche la carica di podestà in due castra recuperati: a Bagnacavallo nel 1283 e a Castrocaro nel 1284. Dopo la presa di Meldola e Forlì, la disfatta di Guido fu ...
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ROSSI, Ugolino
Fabrizio Pagnoni
– Nacque a Parma nel 1300 da Guglielmo e da Donella da Carrara.
Avviato alla carriera ecclesiastica probabilmente per volere familiare, ottenne ancora giovanissimo un [...] in cambio beni e proprietà della Chiesa parmense. Ugolino si impegnò a cedere Corniglio, Roccaprebalza, Roccaferrara e Corniana (con i castra e le giurisdizioni). Il passaggio non fu però immediato, tanto che a distanza di tempo i nipoti tornarono a ...
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VASTO, Bonifacio
Luigi Provero
del. – Nato attorno alla metà dell’XI secolo, era figlio (probabilmente secondogenito) del marchese aleramico Tete e di Berta, figlia del marchese di Torino Olderico Manfredi.
È [...] inimicis suam amiciciam cum sacramento firmiter copulavit, et quia grave damnum cum suis inimicis intulit: tria enim castra de melioribus que posidebat, sibi cum suis inimicis abstulit, silicet Montaldum, et Montemclarum et Boves» (Cordero di ...
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DODONE
Laurent Feller
Le fonti relative alla vita e alla carriera di D., vescovo di Rieti dal 1137 fino alla sua morte avvenuta nel 1181, non forniscono alcuna notizia sulla sua provenienza sociale [...] . In Sabina cercava di imporsi soprattutto ai signori laici con l'obiettivo di controllare le chiese situate nei loro castra. Nella stessa Rieti la consacrazione della cripta del duomo nel 1157 serviva a circoscrivere, di fronte al nascente Comune ...
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URBICHE, Porte
N. Venuti
Per Porta urbica, s'intende una costruzione in forma di passaggio, solitamente inserita nella cinta muraria di una città, caratterizzata da una ricerca di decoro architettonico [...] più tarde, ma del tutto diverse per il loro carattere strettamente utilitario, funzionale e militare erano le porte dei castra e dei castella del limes germanico-retico: le sobrie, semplicissime porte di cui restano scarse vestigia a Wiesbaden, a ...
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Ovidio Nasone, Publio
Maria Grazia Palutan
Poeta latino, nato a Sulmona nel 43 a.C. e morto nel 17 d.C. a Tomi, sul mar Nero.
La fortuna di O. è molto antica e segna la letteratura, la musica e le arti [...] innamorato.
Dietro questa proposizione generale appare Amores I ix, vv. 1-4:
Militat omnis amans et habet sua castra Cupido; / Attice, crede mihi, militat omnis amans. / Quae bello est habilis, Veneri quoque convenit aetas: / turpe senex miles ...
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Brindisi
Benedetto Vetere
Centro portuale dell'Adriatico meridionale, la sua importanza viene evidenziata, già in epoca classica, dal collegamento diretto stabilito, tramite la Via Appia, con Roma, [...] di Brindisi nell'età di Federico II e di Carlo I d'Angiò, "Archivio Storico Pugliese", 50, 1997, pp. 69-88.
Castra ipsa possunt et debent reparari, a cura di C.D. Fonseca, Roma 1999.
A. Pepe, Note sulla presenza degli Ordini monastico-cavallereschi ...
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Imperatore romano dal 306 al 337.
La vita. - Nascita e giovinezza. - C. fu figlio dell'imperatore Costanzo Cloro e di una donna di umile condizione, Elena, che S. Ambrogio (De obitu Theodosii, c. 42) indica [...] uno dei suoi duces, Aurelio Valerio Valente. Una seconda battaglia fu impegnata a Campus Mardiensis (secondo il Seeck Castra Iarba presso l'odierna Harmanlii) sulla strada che conduce da Adrianopoli a Filippopoli, e si concluse con la ritirata ...
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LUDI
Gioacchino Mancini
. Si diceva dai Romani ludus una pubblica celebrazione di giuochi tenuta o in un teatro o nel circo, fatta in una ricorrenza religiosa o politica, per il piacere del popolo. [...] più modeste, i ludi circenses erano celebrati anche nelle città italiche, nelle provincie ed anche nei grandi accampamenti militari (castra). Essi furono celebrati sino alla fine dell'impero e oltre.
I ludi scaenici furono introdotti in Roma per la ...
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Capitale della vecchia Serbia e dell'attuale Iugoslavia, situata a circa 44°48′ di latitudine boreale e a 20°27′ di longitudine est alla confluenza della Sava nel Danubio, in una delle tante anse che questo [...] II, a sede della quarta legione Flavia: l'itinerario di Antonino infatti (p. 131) fa seguire al suo nome l'indicazione castra; e dall'accampamento della legione dovette nascere e svilupparsi a poco a poco il centro abitato. Le iscrizioni le dànno il ...
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castrare
v. tr. [lat. castrare]. – 1. a. Togliere a un animale, maschio o femmina, gli organi della riproduzione, o determinarne in altro modo l’atrofia, per renderlo più mansueto o più adatto all’ingrassamento: c. un cane, un gatto, un maiale,...
castrato
agg. e s. m. [part. pass. di castrare]. – 1. agg. Privato degli organi della riproduzione: un gatto c.; galline c.; Gridava il vecchio, che parea c. (Berni). 2. s. m. Maschio della pecora castrato, spec. quando è macellato: coscio...