CIPRIANI, Giovanni Battista
Margherita Azzi Visentini
Nacque a Firenze da un'antica famiglia di origine pistoiese (Lanzi) nel 1727, Studiò all'Accademia di belle arti di Firenze con il pittore, collezionista [...] la cui dimora, la palladiana Houghton Hall, eseguì nel 1781 e nel 1783 tre dipinti su tela raffiguranti Filottete a Lemno, Castore e Polluce ed Edipoa Colono.
All'indomani della sua ascesa al trono, nel 1760, Giorgio III incaricò il C. di decorare ...
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Vedi CIZICO dell'anno: 1959 - 1973
CIZICO (Κύζικος, Cyzĭcus)
A. Di Vita
G. Sgatti
Colonia fondata dagli Ioni di Mileto, intorno alla metà dell'VIII sec. a. C., sulle pendici meridionali della Propontide. [...] Commodo in cui una figura maschile poggia la mano sulla testa di un cavallo; il Sestini interpreta la figura come un Castore. Il Cavedoni riconosce C. con la sposa Clite in una moneta di Settimio Severo: la stessa scena è interpretata dal Sestini ...
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Vedi LAVINIO dell'anno: 1961 - 1973 - 1995
LAVINIO (Lavinium)
F. Castagnoli
Città del Lazio, a 17 miglia a S di Roma, tra Ostia e Ardea, situata in vista del mare (da cui dista quasi 3 miglia) sopra [...] . a. C. (oltre a materiale fittile, architettonico e votivo di età più tarda e una lamina con iscrizione latina a Castore e Polluce databile intorno al 500 a. C.). Questi trovamenti vengono a documentare rapporti diretti (nel culto e nell'arte) tra ...
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Vedi TIDEO dell'anno: 1966 - 1973
TIDEO (Τυδεύς)
E. Paribeni
Eroe figlio di Oineo e fratello per altra madre di Meleagro. Nell'Iliade non appare altro che di riflesso in relazione al suo famoso figlio [...] Pittore del Deinos: si tratta di una scena apparentemente senza riferimenti mitici precisi, che avvicina T. a Castore, figurati entrambi come giovani cacciatori. Una grande anfora tarantina del museo di Napoli raffigura invece sotto il tabernacolo ...
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LAZZARI, Dionisio
Massimiliano Savorra
Nacque a Napoli il 17 ott. 1617 dal fiorentino Giacomo, marmoraio, e da Caterina Papini. Fu tenuto a battesimo da Dionisio Nencioni (Dionisio di Bartolomeo), maestro [...] la canonizzazione di s. Gaetano.
Il L. fu accusato da Celano di essere responsabile della caduta delle colonne del tempio di Castore e Polluce - avvenuta con i terremoti del 1687 e 1688 - per aver compromesso la struttura con l'erezione dell'apparato ...
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Vedi NIMES dell'anno: 1963 - 1996
NÎMES (Nemausus)
F. Benoît
Capitale dei Volsci Arecomici all'epoea dei Galli, era anche un santuario importante per la sua posizione lungo la strada che dall'Italia [...] di cui ci sia pervenuto il nome è Sedatus, il quale nel 5o6 partecipò al concilio di Agde.
La cattedrale, dedicata a S. Castore, amico di S. Cassiano e vescovo di Apt, fu elevata su un edificio pagano (forse tempio di Augusto): ai lati di essa ...
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ROMA (Rüma; ῾Ρώμη)
Red.
F. Castagnoli,L. Cozza
G. Lugli
L. Franchi
R. A. Staccioli
N. Neuerburg
A. M. Sagripanti
J. B. Ward Perkins
A. M. Sagripanti
A. Terenzio
F. Magi
F. Magi
J. Ruysschaert
F. [...] prigionia di S. Pietro.
I più antichi templi, come si è detto, furono quelli di Vesta, di Giano, di Saturno e dei Castori. Del tempio di Vesta diremo in seguito.
Secondo la nota tradizione, il tempio di Giano si chiudeva in tempo di pace e rimaneva ...
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ARGONAUTI
P. E. Arias
Sono designati con questo nome gli eroi che, secondo il mito, nella sua forma letteraria, parteciparono alla spedizione di Giasone per ricuperare il vello d'oro dell'ariete di [...] con un gruppo di eroi, che costituisce il passaggio alla scena della fonte presso cui sono altri A. fra i quali Castore, mentre in alto su un anfratto roccioso appare semidisteso il dio del luogo. Benché le scene qui rappresentate possano riportarsi ...
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CARDELLI, Domenico
Paolo Venturoli
Nacque a Roma il 1º marzo 1767 nella parrocchia di S. Lorenzo in Lucina da Lorenzo, "intagliatore di marmi", e da Annunziata Borghese romana. Fratello maggiore dello [...] il braccio sinistro, che si appoggia alla gamba di lui".
Un'altra opera citata dalla critica è un bassorilievo con Castore e Polluce eseguito per lord Bristol e probabilmente ancora nella villa Torlonia a Castelgandolfo. Infine, il C. è probabilmente ...
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PARRASIO (Παρράσιος, Parrhasius)
M. Cagiano de Azevedo
Pittore greco. Egli stesso si dice, in un epigramma sottoposto ad un suo dipinto, nato ad Efeso da Euenor e allievo di suo padre ed efesio lo dicono [...] xxxv, 71). Forse questo dipinto era una opera giovanile da ricongiungere ai disegni della Ilioupèrsis eseguiti per Mys.
16) Enea, Castore e Polluce (Plin., Nat. hist., xxxv, 71). Anche questo soggetto va forse ascritto alla gioventù del pittore per ...
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castorite
s. f. (o càstore s. m.) [dal nome del dio Castore, perché si rinviene sempre associato (nell’isola d’Elba) con un altro minerale, la pollucite, così come sono sempre uniti, nella mitologia greca e latina, Castore e Polluce, i due...
castoro
castòro s. m. [dal lat. castor -ŏris, gr. κάστωρ -ορος]. – 1. Genere di roditori (lat. scient. Castor), l’unico oggi sopravvissuto dei numerosi generi che costituivano la famiglia castoridi, rappresentato da due specie, Castor canadensis,...