CALANDRA, Silvio
Luisa Bertoni Argentini
Nacque a Mantova intorno al 1540 da illustre famiglia (il Bertolotti lo dice figlio di Sabino). Ricevuta un'educazione adeguata al suo rango, ben presto ebbe [...] stesso C. gli faceva sospettare, Guglielmo incaricò Camillo Castiglione di recarsi dall'Ayamonte per chiedere aiuti onde provvedere dare la notizia dell'arresto del C. alla corte torinese, commentava: "ma non crederò mai che l'ambasciatore Calandra ...
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DE GUBERNATIS, Giovanni Battista
Guido Ratti
-Nacque a Torino il 15 luglio 1774 da Giuseppe Amedeo e da Angela Ronzino. Studiò a Torino fino al conseguimento della laurea in giurisprudenza presso quell'ateneo: [...] , declinò lentamente fino a spegnersi, nella casa torinese, il 23 marzo 1837. Per disposizione testamentaria i in pittura tra tanti ostacoli molto più avanti nel secolo (Castiglione. Case rustiche allo stagno del mulinello a specchio dell'acqua, ...
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CLARETTA, Gaudenzio
Isabella Ricci Massabò
Nacque a Torino il 21 nov. 1835 da Fedele e Paolina Spanna. Poiché per tradizione familiare i Claretta da antica data ricoprivano cariche giudiziarie ed amministrative, [...] si collocano molti altri lavori del C., tra cui Ilmunicipio torinese ai tempi della pestilenza del 1630 (Torino 1868); vari ; pertanto le storie della reggenza del Guichenon e del Castiglione (favorevoli alla duchessa) e quelle del Tesauro (in favore ...
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COSTA, Giovanni
Caterina Bon
Figlio di Giuseppe e Teresa Larco, nacque a Livorno il 12 0 18 maggio 1833. Iniziò gli studi artistici in questa città con G. Baldini, primo maestro di Fattori; passò in [...] 85); nel 1866 Motivo dal vero delle Alpi Apuane preso da Castiglione di Garfagnana (sala III, n. 164). Intorno agli anni ag. 1880, pp. 133, 138) ed acquistato infine dalla Società torinese di belle arti. Del 1881 è Canto di maggio, presente alla ...
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Nobile toscana (Firenze 1837 - Parigi 1899); moglie (1854) del conte Francesco Verasis di C., addetto alla casa di Vittorio Emanuele II, brillò per bellezza, fascino ed eleganza nella società torinese. [...] Cavour nel 1856 l'inviò a Parigi perché agisse col suo fascino presso Napoleone III, alla cui corte imperiale la C. tenne alta posizione fino al 1860, quando cadde in disgrazia. Imperatrice senza impero, ...
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