Titolo dato al cavaliere castigliano Ruy o Rodrigo Díaz di Bivar, eroe della riconquista spagnola (m. 1099). Noto col nome di Campeador "guerriero", combatté per Sancio II di Castiglia; in disgrazia presso [...] il successore Alfonso VI, compì grandi imprese, con un pugno di seguaci, contro gli Arabi, impadronendosi di Valenza (1094); sarebbe morto di dolore per una sconfitta subìta.
Il personaggio nella letteratura, ...
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Scrittore in catalano e in castigliano (Palafrugell, Gerona, 1897 - Llofrin, Gerona, 1981), autore di notevoli pubblicazioni nelle quali tradusse la sua esperienza giornalistica di gusto ojettiano (Coses [...] vistes, 1920-1925, 1925) e la sua tendenza alla narrazione di stile letterario, che s'insinua anche in pagine d'inchiesta politica e di storia (Madrid: l'adveniment de la República, 1933; Viatge a Catalunya, ...
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aljamía Nome spagnolo degli idiomi neolatini della Spagna (castigliano, aragonese e valenzano) scritti in caratteri arabi dai Moriscos. La letteratura comprende scritti in prosa e in versi, novelle e romanzi. ...
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Scrittrice catalana (Barcellona 1845 - ivi 1919). Esordì scrivendo in castigliano, ma usò poi costantemente il catalano nelle sue numerose opere, fra le quali i romanzi d'ambiente La família Asparò (1900), [...] La Fabricanta (1904), La Quitèria (1906), Maria Glòria (1917). La sua opera lirica è raccolta in Poesies catalanes (1888) e Poesies (1911) ...
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Scrittore catalano (Cabanyal, Valenza, 1864 - Valenza 1945). Scrisse opere in catalano e in castigliano, che vanno dal romanzo di costume alla prosa modernista: La Rulla (1905), La tribuna roja (1909), [...] La desposada del mar (1910), Flor de pecat, Idililis llevantins (1910). Dei drammi, notevoli uno a tesi, molto di scusso, La borda (1911), e La mare terra (1916) che celebra la regione di Valenza ...
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Poeta catalano (Palma di Maiorca 1854 - ivi 1926). Pubblicò dapprima raccolte di liriche in castigliano: Poesías (1887), Nuevas poesías (1892), Metéoros (1901). Con gli anni la sua voce poetica si affinò [...] e si fece più interiore; le composizioni in lingua catalana (ricordiamo soprattutto Cap al tard, 1909, e Poemes bíblics, 1918) lo inseriscono nel movimento di rinascita letteraria della Catalogna ...
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Scrittore catalano (Barcellona 1850 - Montmeló 1899), fratello di Apelles. Pubblicò opere in catalano e in castigliano, coltivando il romanzo d'avventura e di costume e la poesia lirica; fra le opere: [...] Qüentos de joventut (1875), Poemes, fàbules i qüentos morals (1880) ...
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Scrittore (Ronda 1550 - Madrid 1624); in gioventù fu in Spagna, Fiandra e Italia. Poetò in castigliano e in latino. Nelle Rimas (1591) apportò innovazioni metriche di qualche rilievo. Il romanzo La vida [...] del escudero Marcos de Obregón (1618), racconto che un vecchio servitore fa delle sue avventure giovanili, è un'opera di tipo picaresco intessuta di delicati accenni autobiografici, che le conferiscono ...
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Poeta spagnolo (n. Valladolid - m. 1578 circa). Nelle sue Obras poéticas (1578) figurano composizioni di stile tradizionalista, castigliano, e altre d'imitazione italiana, specialmente petrarchesca. Tradusse [...] le Piscatoriae di L. Tansillo ...
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castigliano
agg. e s. m. – 1. agg. Della Castiglia, regione della Spagna centrale: lingua c. (o castigliano s. m.), la lingua ufficiale della Spagna, perciò detta anche spagnolo, che per ragioni storiche ha prevalso sul catalano, la lingua...
spagnolo
spagnòlo (letter. spagnuòlo) agg. e s. m. (f. -a). – 1. agg. a. Della Spagna, stato dell’Europa occid.: la storia, la letteratura s.; i dialetti s.; la dominazione s. in Italia; la cucina s.; il folclore s.; le danze s.; scudo s.,...