ALDROVANDI, Ulisse
Giuseppe Montalenti
Nacque a Bologna l'11 sett. 1522 da Teseo, notaro e segretario del Senato bolognese, e da Veronica d'Antonio Marescalchi. Manifestò precocemente spirito avventuroso [...] capitale che era il chiedere l'elemosina" (Fantuzzi), intraprese a piedi il lungo e periglioso viaggio. Per la Navarra, la Castiglia, la Galizia, raggiunse S. Maria detta di Finis terrae, perché si credeva fosse ai confini della terra. Lo stesso A ...
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LA LOGGIA, Gaetano
Massimo Aliverti
Primogenito di Gioacchino e di Provvidenza Buttafuoco, nacque a Palermo il 23 dic. 1808. Superati i primi studi, decise inizialmente di intraprendere la carriera [...] a Genova, ove si tenne costantemente in contatto con altri patrioti e fuorusciti siciliani (tra i quali R. Pilo, S. Castiglia, i fratelli Orlando, M. ed E. Amari) e si adoperò per mantenere vivo il movimento rivoluzionario nell'isola; quindi, dal ...
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CERVI, Giuseppe
Ugo Baldini
Nacque a Parma il 14 ott. 1663 da Carlo e Orsola Grassi, in una famiglia agiata, che fu in grado di fargli compiere gli studi nel locale collegio dei gesuiti, dove ebbe come [...] organizzativi della professione medica. La sua carriera procedette con sorprendente continuità e sicurezza: nel 1720 divenne protomedico di Castiglia e membro del protomedicato regio; nel 1724 consigliere del re e nel 1729, morto l'inglese J. Higgins ...
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CURIALTI, Pietro (Pietro da Tossignano o Tausignano, Petrus de Thauxignano, de Curialtis)
Augusto De Ferrari
Nacque nei dintorni di Imola, a Tossignano (ora Borgo Tossignano in provincia di Bologna) [...] che tuttavia fece molto rumore - è un viaggio in Spagna di durata non precisata, su invito di Enrico III di Castiglia; alla corte spagnola poté procurarsi una certa rinomanza per l'abilità dimostrata nel curare il re e diversi alti dignitari. Tornato ...
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DONDI DALL'OROLOGIO, Iacopo
Tiziana Pesenti
Nacque intorno al 1293 dal medico Isacco e da Isabella.
Sul luogo della sua nascita e sull'origine della famiglia permane ancora qualche incertezza, come [...] pratica dell'astrologia. Egli introdusse per primo a Padova le Tabulae de motibus planetarum o Toletanae attribuite al re di Castiglia Alfonso X il Savio, rimaste sconosciute a Pietro d'Abano, e ne elaborò un adattamento al meridiano di Padova. Nel ...
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La civilta islamica: scienze della vita. Tradizioni regionali e sviluppi nella medicina
Fernando Girón Irueste
Danielle Jacquart
Mauro Zonta
Tradizioni regionali e sviluppi nella medicina
La tradizione [...] Almohadi le minoranze ebraica e mozarabica non hanno molte alternative alla conversione all'Islam, se non quella di emigrare verso altre terre: Castiglia o Aragona per i cristiani e il Sud dell'Europa o l'Africa del Nord per gli ebrei. Tra il 1148 e ...
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castigliano
agg. e s. m. – 1. agg. Della Castiglia, regione della Spagna centrale: lingua c. (o castigliano s. m.), la lingua ufficiale della Spagna, perciò detta anche spagnolo, che per ragioni storiche ha prevalso sul catalano, la lingua...
trovatore2
trovatóre2 (o trovadóre) s. m. [dal provenz. trobador, caso obliquo del nomin. trobaire, der. di trobar «trovare; comporre in versi»]. – Poeta provenzale dei secoli 12° e 13°, rappresentante della nuova lirica d’amore (detta appunto...