Città della Spagna (207.286 ab. nel 2007) nella Comunità autonoma di Murcia. Porto militare e commerciale, è uno dei maggiori centri iberici sul Mar Mediterraneo. Importante polo industriale, sede di industrie [...] della Spagna citeriore. Fu colonia con Cesare. Nei suoi pressi erano importanti miniere d’argento. Nel 425 fu presa dai Vandali, poi dai Bizantini (552) e dai Visigoti (615), nell’8° sec. dagli Arabi. Nel 1243 fu incorporata nel regno di Castiglia. ...
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(sp. Galicia) Regione autonoma della Spagna (29.574 km2, con 2.784.169 ab. nel 2008; 94,1 ab./km2). Comunità autonoma dal 1981, con capoluogo Santiago de Compostela. Occupa l’estremità nord-occidentale [...] . Con lo smembramento dello Stato asturiano, la G. si trovò legata al León (914) e nel 1037 passò a far parte della Castiglia. Per brevi periodi fu eretta in Regno indipendente (1063-72 e 1110). La parte meridionale, costituita in contea dall’11° sec ...
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Città della Spagna settentrionale (353.168 ab. nel 2007), nel Paesi Baschi, capoluogo della provincia di Biscaglia (Vizcaya). Sorge a circa 12 km dal mare, lungo le rive del fiume Nervión, dove questo [...] opera di Diego López de Haro, signore di Vizcaya, e ottenne una serie di franchigie commerciali da Ferdinando IV di Castiglia; in seguito diventò fiorente per il commercio laniero con l’Inghilterra e l’Olanda. All’epoca delle grandi imprese coloniali ...
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Regione della Francia nord-orientale che ha una propria individualità geografica e ha avuto per vari secoli un’unità storica. Comprende le medie valli di numerosi affluenti della Senna (Aube, Marna, Aisne) [...] .
Con Tebaldo IV (1222-53), re di Navarra dal 1234, che partecipò alla lega (1229-30) contro Bianca, regina di Castiglia, la contea di C. raggiunse l’apogeo della sua importanza europea. Pochi decenni dopo, per il matrimonio di Giovanna, ultima erede ...
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Estesa regione interna della Penisola Iberica, consistente in un vasto tavolato o altopiano che si eleva da 600 a 1000 m s.l.m. Il clima è decisamente continentale, con inverni molto rigidi ed estati torride. [...] dalla fossa tettonica dove scorre il Guadalquivir. A N si formò l’altra vasta depressione dove scorre invece l’Ebro.
Per quanto riguarda l’insediamento, l’agricoltura e l’economia, ➔ Castiglia; Castilla y Léon; Castilla-La Mancha; Rioja. ...
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Saragozza
Città della Spagna, in Aragona, sulla destra dell’Ebro. Centro celtiberico col nome di Salduba (o Salluvia), fu fatta colonia romana da Augusto nel 23 a.C. dopo la guerra cantabra, e fu chiamata [...] dai Banu Hud. Passata sotto il governo degli Almoravidi, S., alla cui conquista avevano mosso nel sec. 11° sia i sovrani di Castiglia sia quelli di Aragona, fu conquistata per fame, dopo quattro anni di guerra, il 19 dic. 1118 da Alfonso I d’Aragona ...
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Città e porto dell’Inghilterra nord-occidentale (45.952 ab. nel 2001), presso la costa del Mare di Irlanda, sull’estuario del fiume Lune, nella contea di Lancashire, della quale fu capoluogo. Durante il [...] dove, in seguito, sostenne la campagna di Riccardo II (1385). Nel 1386 conquistò la Galizia, ma non riuscì a invadere la Castiglia. Creato duca di Aquitania da Riccardo (1390), condusse i negoziati con la Francia (1392-94) e soffocò la ribellione nel ...
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Estremadura
Regione della parte nordoccid. della Penisola Iberica, la cui origine va riportata alla zona di frontiera tra Spagna e Portogallo lungo il fiume Duero (extrema Duri). Il nome fu dato in principio [...] al territorio castigliano sul corso medio del fiume, fra Aranda e Astorga, ma si spostò poi a poco a poco a S con il progredire della riconquista castigliana fino all’Andalusia, per perdere poi ogni relazione con la regione in cui era nato. Divisa ...
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Valencia Città della Spagna (catalano València; 791.413 ab. nel 2018), capoluogo della provincia omonima e della Comunità Valenzana (➔); situata quasi al centro di una fertilissima huerta, si è sviluppata [...] ma continuò a essere capitale di un regno dotato di estese autonomie. Dal 1479 con i suoi possedimenti fu unita alla Castiglia. La città, che seguitò a ospitare molti musulmani ed ebrei, raggiunse allora il suo massimo splendore economico e culturale ...
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Mérida Città della Spagna (55.568 ab. nel 2008), capoluogo della comunità autonoma dell’Estremadura, sulla riva destra del fiume Guadiana, alla confluenza del río Albarregas. Notevole centro agricolo [...] 1327 di ripopolarla; perdette qualsiasi importanza dopo le devastazioni subite nel 1479, nel corso della guerra civile di Castiglia.
Della città romana, di cui è riconoscibile la caratteristica pianta quadrata, restano notevoli monumenti, tra i quali ...
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castigliano
agg. e s. m. – 1. agg. Della Castiglia, regione della Spagna centrale: lingua c. (o castigliano s. m.), la lingua ufficiale della Spagna, perciò detta anche spagnolo, che per ragioni storiche ha prevalso sul catalano, la lingua...
trovatore2
trovatóre2 (o trovadóre) s. m. [dal provenz. trobador, caso obliquo del nomin. trobaire, der. di trobar «trovare; comporre in versi»]. – Poeta provenzale dei secoli 12° e 13°, rappresentante della nuova lirica d’amore (detta appunto...