PIFERRER y FÁBREGAS, Pau
Mario Casella
Letterato catalano, nato a Barcellona l'11 dicembre 1818, ivi morto il 25 febbraio 1848. Si diplomò in filosofia e diritto; ma agli studî letterarî consacrò la [...] rinascita catalana.
Mettendone in luce le tendenze tradizionaliste il P., che propugnò il purismo linguistico di Castiglia (Cláicos españoles, Barcellona 1846), contribuì a una più chiara affermazione del regionalismo locale. La nostalgica poesia ...
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HALY Forma latina medievale del nome Abū 'l-Ḥasan ‛Alī ibn Abī 'r-Rigiāl ash-Shaibānī, astrologo arabo musulmano del sec. XI, vissuto in Tunisia alla corte dell'emiro zairita o zīrita al-Mu‛izz ibn Bādīs, [...] 'ègira (1036-1037 d. C.) e non dopo il 454 (1062 d. C.); esso fu tradotto dall'arabo in castigliano per ordine di Alfonso X di Castiglia (1252-1284), e, da questa versione, in latino intorno al 1256. Questa traduzione latina fu stampata a Venezia nel ...
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La difesa dell'impero
Bernard Doumerc
Il Trecento, un secolo di lotte
Si apre il Trecento, nel panorama della storia di Venezia, su un periodo doloroso. Domina incontrastato il re Polemos, e le società [...] campi di battaglia, riposa qui sul coraggio e la valentìa del marinaio. Dopo aver fissato le tavole astronomiche, il re di Castiglia Alfonso il Saggio poteva affermare che "le navi sono i destrieri di coloro che vanno per mare, così come i cavalli ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Catia Di Girolamo
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il Seicento è per la Monarchia asburgica – l’insieme composito governato dalla corte [...] spese militari, ma è l’enorme debito consolidato: nel 1667 oltre 9 dei 12,7 milioni di ducati di entrate della Castiglia sono destinati al pagamento degli interessi.
I regni iberici escono prostrati dal lungo periodo di guerre. La popolazione che nel ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Catia Di Girolamo
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La politica espansionistica della corona aragonese nel Mediterraneo, iniziata nel [...] ai confini pirenaici. Ma nel 1469 il matrimonio tra Ferdinando il Cattolico, erede al trono di Giovanni, e Isabella di Castiglia, crea le condizioni, con l’unione delle due corone, non solo per salvaguardare l’unità catalano-aragonese, ma anche per ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La Reconquista
Claudio Lo Jacono
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’islam iberico, dopo la fine del califfato di Cordova, conosce mezzo [...] il sultanato di Granada, ma solo perché tra il 1237 e il 1492 esso si rassegna all’umiliante condizione di vassallo di Castiglia, il cui zelo anti-islamico è tutt’altro che inconcusso, ammansito com’è di frequente dall’incasso di sonanti monete d’oro ...
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CARDONA, Antonio
Salvatore Fodale
Figlio secondogenito di Ugo Folch visconte di Cardona, se ne ignorano data e luogo di nascita, probabilmente avvenuta in Catalogna, alla cui nobiltà la famiglia apparteneva. [...] nobili delle provincemerid. d'Italia, I, Napoli 1875, p. 187; V. Orlando, Ricerche sulla storia di Sicilia sotto Ferdinando di Castiglia, Palermo 1922, pp. 187 s., 197 s.; F. Giunta, Aragonesi e Catalani nel Mediterraneo, I, Palermo 1953, p. 329; V ...
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Figlio (Cintra 1432 - ivi 1481) e successore (1438) di Edoardo sotto la tutela della madre, poi fino al 1448 dello zio don Pedro, a cui poi mosse guerra, e che morì nella battaglia di Alfarrobeira (1449). [...] abbandonato dalla Francia, rinunciò, con la pace di Alcáçovas (1479) e il trattato di Toledo (1480), alle pretese sulla Castiglia acquistando mano libera in Marocco e a sud delle Canarie, che abbandonò agli Spagnoli. Dopo aver abdicato in favore del ...
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Prelato e giurista spagnolo, nato in Toledo il 25 luglio 1512 e morto in Madrid il 27 settembre 1577. Studiò diritto all'università di Salamanca, dove ebbe per maestro il canonista De Azpilcueta. Insegnò [...] . Nel 1565 passò a reggere la diocesi di Segovia, e nel 1572 fu dal re creato presidente del Consiglio di Castiglia. Nominato vescovo di Cuenta, mori prima di prendere possesso della nuova diocesi. Scrittore di limpido stile, versato in studî ...
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SPINA (o Espina), Alfonso de
Luigi Giambene
Apologista francescano spagnolo, morto circa il 1491. Il luogo della sua nascita è ignoto. Convertitosi dal giudaismo ed entrato nell'ordine francescano, [...] ; è di grande importanza per la storia della Spagna, specialmente per le notizie sulla influenza che vi ebbe il giudaismo. Pubblicò anche due volumi di prediche (1454 e 1459) e un trattato sulla Fortuna che dedicò al re Giovanni II di Castiglia. ...
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castigliano
agg. e s. m. – 1. agg. Della Castiglia, regione della Spagna centrale: lingua c. (o castigliano s. m.), la lingua ufficiale della Spagna, perciò detta anche spagnolo, che per ragioni storiche ha prevalso sul catalano, la lingua...
trovatore2
trovatóre2 (o trovadóre) s. m. [dal provenz. trobador, caso obliquo del nomin. trobaire, der. di trobar «trovare; comporre in versi»]. – Poeta provenzale dei secoli 12° e 13°, rappresentante della nuova lirica d’amore (detta appunto...