Figlio (1332-1387) di Filippo, conte di Évreux, e della regina Giovanna, successe a quest'ultima nel 1349. Sposata nel 1353 Giovanna, figlia di Giovanni II re di Francia, fu in lotta continua coi re di [...] trattato di Pontoise (1359). Ancora in lotta con la Francia, alleato con gli Inglesi, e immischiato pure nelle lotte spagnole, intrigando volta a volta con i re di Castiglia o d'Aragona, dové rinunciare a molti dei suoi possessi in terra di Francia. ...
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Poeta spagnolo (Frades de la Sierra, Salamanca, 1870 - Guijo de Granadilla, Cáceres, 1905). Fra composizioni liriche, divise in Castellanas (1902), Extremeñas (1902), Campesinas (1904) e Nuevas Caste llanas [...] , Ruiz Aguilera, ecc.), valgono a darle accenti di indubbia originalità la semplicità di mezzi espressivi e la freschezza d'ispirazione con cui egli ha idealizzato il paesaggio della Castiglia e ha celebrato gli affetti intimi e la vita dei campi. ...
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AMMANNATI, Bonifazio
Raoul Manselli
Fratello del più celebre Tommaso, e come lui nativo di Pistoia, dopo gli studi di diritto a Padova, conclusi verso il 1370, entrò a far parte della curia papale come [...] la sua successiva attività e la sua esperienza giuridica. Difese infatti la validità della sua elezione in presenza del re di Castiglia a Medina del Campo nel 1381 polemizzando poi, anche per scritto, con i sostenitori di Urbano VI. Andò poi. in ...
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SUCCEDUTO O SUCCESSO?
Entrambe le forme sono corrette per il ➔participio passato del verbo succedere.
• Succeduto, forma debole del participio in -uto, è usato di solito con il significato di ‘subentrato’
Gli [...] raramente, anche con il significato di ‘subentrato’
Il procuratore imperiale era successo al re tribale dei Taurisci (S. Mazzarino, L’impero romano)
Sancho II il Forte era successo al padre Ferdinando I sul trono di Castiglia (it.wikipedia.org). ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] diplomaticamente con cura: una serie di trattati sono stipulati con il re d’Inghilterra, con i sovrani d’Aragona e di Castiglia, con l’imperatore e anche con i cantoni svizzeri, ed estesi anche ad alcuni Stati italiani: il trattato di Blois (15 ...
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MARCABRUNO
Salvatore Battaglia
. Trovatore provenzale, che svolse la sua attività fra gli anni 1130-1150. Originario della Guascogna, di oscuri natali, allevato in una casa di signori, il M. ebbe Cercamon [...] Provenza e della Spagna specie presso il potente conte di Tolosa Alfonso Giordano e presso Alfonso VII di León e di Castiglia, al quale era legato dalla sua forte ispirazione religiosa, che fece del M. il banditore delle crociate contro gl'infedeli ...
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Enrico di Navarra detto il Grasso
Francesco Giunta
Figlio di Tebaldo IV di Champagne, nacque dopo il 1238; alla morte del padre ereditò la contea di Rosnai. Nel 1269 prese in moglie Bianca, figlia del [...] , non lasciò figli. La sua ascesa al trono tuttavia fu contrastata e ritardata dalla lotta mossagli dai regni di Castiglia e Aragona, che cercavano di ostacolare la crescente influenza francese sul regno di Navarra e rivendicavano l'eredità di Sancio ...
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Città della Spagna meridionale (436.870 ab. nel 2009), capoluogo della comunità omonima. È posta sul fiume Segura, al centro d’una fertilissima zona irrigata (huerta) a colture tipicamente mediterranee [...] ); una parte del territorio fu però incorporata nel regno di Valenza nel 1304, al termine della guerra civile combattuta in Castiglia durante la minore età di Ferdinando IV. Da allora la città di M. e il suo territorio seguirono le vicende generali ...
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Nacque a Talavera de la Reina (Spagna), nel 1500. Dal 1525 fino al 1538 circa, militò nell'esercito dell'imperatore Carlo V, che guerreggiava contro Francesco I per l'egemonia in Italia, e pare provato [...] il governatorato e la capitaneria generale del Perù prima, e poi per l'unione del territorio del Cuzco alla Nuova Castiglia o alla Nuova Toledo, tenute rispettivamente dai due conquistatori; e riuscì a sfuggire alla congiura e al massacro dei seguaci ...
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. Moneta d'oro del peso di grammi cinque e un quarto all'incirca, fatta coniare per la prima volta da Alfonso il Magnanimo a Gaeta tra l'anno 1436 e il 1442. Valeva un ducato e mezzo, e fu detta perciò [...] regno di Napoli. Compiuta questa, si continuò a battere nella zecca napoletana. Non è dunque la moneta di Alfonso IX di Castiglia, ché questa aveva tutt'altro peso, e iscrizioni arabiche.
Alfonsino d'argento fu detto anche il grosso o grossone emesso ...
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castigliano
agg. e s. m. – 1. agg. Della Castiglia, regione della Spagna centrale: lingua c. (o castigliano s. m.), la lingua ufficiale della Spagna, perciò detta anche spagnolo, che per ragioni storiche ha prevalso sul catalano, la lingua...
trovatore2
trovatóre2 (o trovadóre) s. m. [dal provenz. trobador, caso obliquo del nomin. trobaire, der. di trobar «trovare; comporre in versi»]. – Poeta provenzale dei secoli 12° e 13°, rappresentante della nuova lirica d’amore (detta appunto...