Figlio (Coimbra 1210 - Lisbona 1279) di Alfonso II, successe (1248) al fratello Sancho II. Tolse ai Mori l'Algarve; promosse lo sviluppo economico, favorendo la borghesia cittadina, fece di Lisbona la [...] . Le difficoltà con Alessandro IV, sorte dal matrimonio (1253) di A. con Beatrice, figlia naturale di Alfonso X di Castiglia, vivente ancora la prima moglie, furono rimosse dalla morte di questa (1258); non cessarono tuttavia i contrasti, dovuti a ...
Leggi Tutto
RIOJA, Francisco de
Alfredo Giannini
Poeta spagnolo, nato nel 1583, probabilmente a Siviglia, morto a Madrid nel 1659. Dovette molto alla protezione di Don Gaspar de Guzmán conte-duca di Olivares, che [...] lo chiamò presso di sé a Madrid. Fu prima suo bibliotecario, poi di Filippo IV, e storiografo di Castiglia. Dotto teologo, fu consigliere dell'Inquisizione e canonico della cattedrale di Siviglia, dove si ritirò per alcun tempo dopo la morte del ...
Leggi Tutto
Libro della Scala
Francesco Gabrieli
. Testo escatologico arabo-spagnolo, il cui originale, a noi non giunto, portava quasi certamente il titolo di Kitāb al-Miʽrāǵ (" Libro della scala ", o della " [...] ascesa " [di Maometto in cielo]). Esso fu fatto tradurre poco prima del 1264 da re Alfonso X di Castiglia, ad opera di un dotto medico giudeo, Abraham; e da questa versione castigliana, anch'essa perduta, l'italiano Bonaventura da Siena, sempre per ...
Leggi Tutto
Storico e giurista (Santa Eulalia di Sorriba, Oviedo, 1723 - Madrid 1803); giovanissimo (1748), membro della Real academia de la historia, collazionò i codici escurialensi dei concilî di Spagna e diede [...] las leyes y el gobierno de los Godos de España. Creato fiscal, poi (1782-91) ministro e governatore del Consiglio di Castiglia, favorì le riforme che caratterizzarono il regno di Carlo III e fiancheggiò il conte d'Aranda nella lotta contro i gesuiti ...
Leggi Tutto
Generale e scrittore francese (Berlino 1769 - Parigi 1846). Servì durante la Rivoluzione nell'armata del Nord, poi in quella del Reno, e quindi partì per l'Italia (1796); generale di brigata (1800), poi [...] di Fulda (1806), fu inviato in Portogallo (1807) e in Spagna (1809), dove fu governatore della Biscaglia e della vecchia Castiglia; infine (1813), governatore di Amburgo e di Lubecca; sotto Luigi XVIII fu riassunto in servizio. Lasciò, fra l'altro ...
Leggi Tutto
Figlia di Roberto I, conte di Artois e di Mafalda di Brabante, andò sposa, nel 1270, a Enrico I di Navarra; morto il quale (1274), lasciando un'unica figlia, Giovanna, Bianca ne fu la tutrice. Ma circondata [...] da mille insidie, davanti alle pretese di Aragona e di Castiglia, non seppe far di meglio che fuggire a Parigi. Il re Filippo III le assicurò la sua interessata protezione, mandando Eustachio di Beaumarchais a pacificare la Navarra; ed eliminando ...
Leggi Tutto
ORDINI MILITARI
A. Navareño Mateos
O. religiosi, costituiti da gruppi di cavalieri, sacerdoti e laici non cavalieri, formatisi a partire dai decenni successivi alla conquista crociata di Gerusalemme [...] .A partire dal secondo quarto del sec. 13°, l'O. di Calatrava prese parte anche alle campagne militari andaluse dei re di Castiglia e León Ferdinando III il Santo (1230-1252) e Sancio IV (1282-1295), entrando in possesso, alla fine del sec. 15°, di ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Reinos de Taifas: gli Stati musulmani nella penisola iberica
Claudio Lo Jacono
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La quarantina di staterelli [...] sconfitto re visigoto Rodrigo. Basterà a tal fine ricordare Zayda, figliastra di al-Mu‘tamid ibn Abbàs, amante di Alfonso VI di Castiglia e León, che il re sposa dopo che viene battezzata col nome di Isabella, avendo da lei il figlio Sancho, morto ...
Leggi Tutto
Pietro III re d'Aragona
Pietro Palumbo
Figlio di Giacomo I d'Aragona e della seconda moglie Violante, nacque nel 1239 e salì al trono alla morte del padre (1276).
Condusse un'abile politica, sia nella [...] penisola iberica che al di fuori di essa, stringendo alleanze con Alfonso X di Castiglia e Dionigi di Portogallo e costringendo suo fratello Giacomo di Maiorca a riconoscersi suo feudatario. Nel 1262 aveva sposato a Montpellier Costanza figlia di ...
Leggi Tutto
(catalano Catalunya, sp. Cataluña) Comunità autonoma della Spagna (32.091 km2, con 7.210.508 ab. nel 2007), la seconda per popolazione, dopo l’Andalusia; capoluogo Barcellona. Occupa la parte nord-orientale [...] di P. Serafí (16° sec.), J. Pujol di Mataró (16°-17° sec.) e V. García (17° sec.).
Sotto l’influsso del castigliano, la lingua decadde a dialetto e cessò di avere carattere ufficiale; nel 1714 si chiusero le università catalane, cui Filippo V voleva ...
Leggi Tutto
castigliano
agg. e s. m. – 1. agg. Della Castiglia, regione della Spagna centrale: lingua c. (o castigliano s. m.), la lingua ufficiale della Spagna, perciò detta anche spagnolo, che per ragioni storiche ha prevalso sul catalano, la lingua...
trovatore2
trovatóre2 (o trovadóre) s. m. [dal provenz. trobador, caso obliquo del nomin. trobaire, der. di trobar «trovare; comporre in versi»]. – Poeta provenzale dei secoli 12° e 13°, rappresentante della nuova lirica d’amore (detta appunto...