BERGOMOZZI, Giovanni
Antonio Rotondò
Membro di una cospicua famiglia di Conselice, nel contado di Rovigo, trasferitasi a Modena agli inizi del sec. XVI, è detto "maior annis viginti" in un atto notarile [...] ") che, dal 1543 al 1567, svolse a Modena opera consistente di diffusione di dottrine eterodosse e intensa attività Paolo e il Beneficio di Cristo nella villa "Verdeda" dei Castelvetro; mentre un folto gruppo di mercanti si riuniva sistematicamente, ...
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CARANDINI, Paolo
Tiziano Ascari
Nato a Modena nel 1535 da Elia, dottore e sindaco generale del Comune, e da Bianca Castelvetro, fu dottore di leggi e funzionario estense. Nel 1564 fu nominato dal duca [...] 12 ott. 1576) il C. seguì a Praga Rodolfo II, che lo fece nobile del Sacro Romano Impero. Tornato a Modena nel febbraio 1577 fu nominato governatore della Garfagnana, provincia assai difficile da governare per le continue lotte delle fazioni e sempre ...
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DE GIACOMI, Eugenio
Graziella Martinelli
Figlio di Giacomo, avvocato e segretario generale del comune di Modena, e di Clementina Ruffini, nacque a Modena il 30 dic. 1852.
Studiò presso la locale accademia [...] della provincia modenese - Maranello, Castelnuovo, Castelvetro e Levizzano - (1910), destinate a 1971, III, p. 262; Pittori modenesi dell'800 (catal.), a cura di A. Mezzetti, Modena 1974, pp. 12, 36, fig. 12; S. Poletti, I pittori dell'800 in ...
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CAVALLERINI, Antonio
Claudio Mutini
Nacque a Modena da famiglia di antica tradizione cittadina che aveva dato nel corso dei secoli amministratori e diplomatici al Comune: il padre Giacomo aveva ricoperto [...] studi. Nel corso di una sua residenza a Modena (che è soltanto probabile) avrà in qualche modo partecipato alla cultura patrocinata dall'insegnamento di illustri maestri, quali il Sigonio e il Castelvetro. Fatto sta che nella produzione del C. si ...
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CATELANI, Vincenzo
Claudio Mutini
Da famiglia di disagiate condizioni economiche, nacque a Reggio Emilia il 13 ott. 1742. Compì gli studi presso il locale seminario, ove fu accolto per intercessione [...] Filippo Neri, ove fu nominato preposto, mentre tanto il vescovo Castelvetro quanto il suo successore monsignor d'Este si servivano della sua l'opuscolo intitolato Discorso sopra l'influsso delle stelle (Modena 1778), in cui il C. confutava le più ...
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BAVELLINO, Tommaso
Antonio Rotondò
Si ignora il cognome esatto di questo eretico bolognese del sec. XVI: i documenti che lo riguardano direttamente e i testimoni che in vari processi parlano di lui [...] arte e svolse la sua attività di agitatore religioso a Ferrara, a Modena e a Bologna. La sua opera di vera e propria predicazione fra ricorse al parere di Ludovico Castelvetro. Caratteristica della sua attività a Modena fu la propaganda fra i ...
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BIANCHI, Iacopino (Iacopino de' Lancilloti, de' Lancellotti, Lanciloto)
Tiziano Ascari
Nacque a Modena l'8 genn. 1507 da Tomasino e da Bartolomea dei Basti. Visse sempre in Modena ed ebbe in moglie Anna [...] e che doveva sopravvivergli di pochi mesi, fece comporre da Lodovico Castelvetro un unico epitaffio per il figlio e per se stesso: la lapide esiste ancora nel Museo Lapidario di Modena.
Il B. fu uomo di notevole e varia cultura: ebbe educazione ...
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lambrusco
s. m. [lat. labrŭscum, il frutto della labrusca «vite selvatica»] (pl. -chi, poco com.). – Nome di un gruppo di vitigni diffusi spec. in Emilia, che producono un’uva nera di sapore acidulo e di maturazione tardiva, con la quale si...