FEDERICO III (II) d'Aragona, re di Sicilia (Trinacria)
Salvatore Fodale
Nacque il 13 dic. 1273 (o 1274) nelle terre della Corona d'Aragona dall'infante Pietro d'Aragona, il futuro re Pietro III, e da [...] prima. Guidati dal duca di Calabria Carlo d'Angiò, i nemici si ritirarono dopo avere devastato le campagne attorno a Marsala, Castelvetrano, Menfi e Sciacca, e avere assaltato in agosto Messina, dove si trovava lo stesso re. Ad opera di Giacomo II ...
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D'ONDES REGGIO, Vito
Francesco Malgeri
Nacque a Palermo il 12 nov. 1811, dal barone Bartolomeo D'Ondes, procuratore nobile del Banco di Sicifia e sergente maggiore della milizia urbana, e da Gioachina [...] egli lasciò Chieti e tornò rapidamente in Sicilia, ove venne eletto membro della Camera dei comuni in rappresentanza di Castelvetrano e di Melillo. Proprio in occasione delle elezioni, scrisse, sotto forma di appello agli elettori, una professione di ...
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GOLISANO (Collesano), Pietro Cardona conte di
Salvatore Fodale
Nacque probabilmente nel 1467, primogenito di Artale Cardona conte di Golisano e di Maria, figlia del marchese di Geraci Antonio Ventimiglia; [...] , il marchese di Licodia, Matteo Santapau, i signori di Militello (Giambattista Barresi), di Racalmuto (Del Carretto), di Castelvetrano (Tagliavia) e di Motta d'Affermo (Albamonte).
Lasciata Palermo e diretti a Messina, il 5 marzo essi fecero ...
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LENTINI, Giovanni da
Salvatore Fodale
Non è nota la data della sua nascita, da collocare verosimilmente a Lentini, nel Siracusano, all'inizio del secondo quarto del XIII secolo; non conosciamo i nomi [...] L. avrebbe posseduto in Sicilia, mentre Linguaglossa e Crimastado sarebbero stati scambiati con il casale di Vetrano (oggi Castelvetrano): Cassisia, che faceva parte della baronia di Ragusa, e Sortino, casale che fu in possesso del miles marsigliese ...
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GERACI, Giovanni Ventimiglia, marchese di
Grazia Fallico
Nacque nel luglio 1559 a Castelbuono (Palermo) da Simone, marchese di Geraci, e da Maria Ventimiglia, figlia di Guglielmo barone di Ciminna e [...] i tre Valli. Il G. occupò così il quinto posto nel braccio militare del Parlamento, dopo i principi di Butera, di Castelvetrano (e duchi di Terranova), di Pietraperzia e di Paternò. Tuttavia lui e i suoi successori continuarono a chiamarsi e a essere ...
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CALVI, Pasquale
Giuseppe Scichilone
Nato a Messina il 13 febbr. 1794 da Antonio, ufficiale commissario di guerra e marina, già svolgeva una certa attività politica nel 1812 per cui, caduto in sospetto [...] avrebbe inviato aiuti. Il 24 maggio 1854 l'ex colonnello Giovanni Interdonato, di Roccalumera, e Giuseppe Scarperia, di Castelvetrano, sbarcarono sulla spiaggia di Roccalumera. Il 28 però il loro rifugio fu attaccato dalla gendarmeria ed a stento ...
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SELINUNTE
Giorgio Gullini
(XXXI, p. 324)
L'insediamento sulla costa sud-occidentale della Sicilia, tra Capo Granitola e Capo S. Marco, è noto soprattutto per i resti monumentali della colonia greca, [...] , dalle cave di Cusa, a ovest, fino al Belice, a est, e dal mare fino a una linea che collega Partanna, Castelvetrano e Campobello di Mazara per un'estensione di circa 400 km2. La data più probabile per questo grandioso piano territoriale è il terzo ...
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CRISPI, Francesco
Fausto Fonzi
Nato nel piccolo centro siciliano di Ribera, nell'Agrigentino, da Tommaso (di stirpe albanese e originario di Palazzo Adriano), commerciante di grano, e da Giuseppa Genova [...] alla causa dell'Italia unita nel regno di Vittorio Emanuele. Il 18 febbraio è eletto deputato nel collegio di Castelvetrano soprattutto per l'appoggio del proprietario Vincenzo Favara, che lo sosterrà con successo anche nelle campagne elettorali dei ...
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Palermo
Vincenzo D'Alessandro
La Palermo conosciuta da Federico nella sua infanzia era la città descritta, alla fine dell'età normanna, dall'ignoto cronista antisvevo indicato come il cosiddetto Falcando. [...] e pubblica dei Tagliavia, chiamati a ricoprire cariche di governo statale, nobilitati e beneficiati con la signoria di Castelvetrano.
Dagli immigrati dalla penisola passiamo alla mobilità sociale interna, che rileva l'arrivo a Palermo di "habitatores ...
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lambrusco
s. m. [lat. labrŭscum, il frutto della labrusca «vite selvatica»] (pl. -chi, poco com.). – Nome di un gruppo di vitigni diffusi spec. in Emilia, che producono un’uva nera di sapore acidulo e di maturazione tardiva, con la quale si...