Architetto (n. Firenze - m. Madrid 1650 circa), allievo di B. Poccetti, dopo aver lavorato in ville e giardini di Toscana (tra l'altro nelle ville granducali di Pratolino e di Castello e nel giardino di [...] recò a Madrid (1628), dove disegnò il giardino del Pardo, sul modello delle ville di Frascati, quello del Buen Retiro, suo capolavoro, un teatro smontabile, le cui scene erano visibili dall'appartamento del re (1629), e il teatro del castello (1637). ...
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Scultore e stuccatore fiorentino (m. 1604), attivo alla corte di Monaco (dal 1585), aiuto di F. Sustris e di H. Gerhard ad Augusta nel palazzo Fugger, al castello di Kirchheim, nei nuovi edifici eretti [...] dal duca di Baviera Guglielmo V a Monaco (antiquario della residenza, cortile delle grotte e chiesa di S. Michele) ...
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Scultore (Unterfalpetan, Tirolo, 1746 - Vienna 1822), il più notevole scultore neoclassico viennese. Lavorò, sotto la direzione di J. Ch. W. Beyer, per la decorazione del parco del castello di Schönbrunn, [...] poi, a Roma, dal 1776 al 1781, fu influenzato dallo scultore A. Trippel e fu in contatto con I.-L. David, R. Mengs e A. Canova. Suo capolavoro è il monumento equestre di Giuseppe II (1790-1806), a Vienna ...
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Pittore (m. dopo il 1381). Nel 1375 Luigi I d'Angiò gli commise i modelli per una serie di arazzi raffiguranti scene dell'Apocalisse (sistemati ora nel castello d'Angers), tessuti poi nell'atelier parigino [...] di N. Bataille. Per le composizioni egli si ispirò alle miniature di alcuni manoscritti, interpretandole originalmente nello stile franco-fiammingo di cui è uno dei massimi rappresentanti ...
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Scultore, stuccatore e architetto (Chiasso 1658 circa - Bruna, od. Brno, 1729), forse allievo di Carlo Fontana. In Moravia decorò il Palazzo Vescovile di Kroměříž (1679) e il castello di Šebetov (1694). [...] Cracovia, nella chiesa di S. Andrea, nella chiesa dei domenicani, ecc., esercitando grande influenza sulla scultura polacca. Tornato in Moravia (1702) eseguì, tra l'altro, le decorazioni dei castelli di Panice e Březovice e del convento di Hradiště. ...
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BASILE (Basile), Gennaro (Ianuarius)
Jarmila Krcálová
Nato nel Regno di Napoli nel 1722, non abbiamo notizie della sua formazione artistica e della sua attività in patria. Nel 1755 operava nel castello [...] note le seguenti opere del B.: la pala con la Vergine col Bambino e i santi Ruperto e Federico (1755) nella cappella di S. Ruperto, nel castello di Seeburg dove sono probabilmente del B. anche parecchie sovrapporte; Autoritratto, nella galleria del ...
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Casata di pittori torinesi (secc. 14º-16º). Pietro è il primo di cui si abbia notizia (1349-60). Suo figlio Giovanni I affrescò per Ludovico d'Acacia le finestre del castello di Torino (1360 e 1403). Giacomo [...] I (m. 1453) eseguì a Pinerolo gli affreschi nel palazzo di Ludovico, e dipinse a tempera la cappella del castello di Thonon. A lui appartengono gli affreschi in S. Antonio a Ranverso (coro a sinistra, e altri) e nel S. Pietro di Pianezza. In tali ...
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Scultore e architetto (n. Settignano 1430 - m. 1495), collaboratore di L. B. Alberti. Svolse la sua attività maggiore al servizio dei Gonzaga, lavorando, tra l'altro, al castello di Revere e, in Mantova, [...] alla domus nova, al palazzo di S. Sebastiano, ecc. Su disegni di L. B. Alberti eresse in Mantova le chiese di S. Andrea e di S. Sebastiano. Fu anche architetto militare e idraulico. Fu poi chiamato a Milano ...
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Architetto (Parigi 1698 - ivi 1782), figlio di Jacques. Dal 1742 fu primo architetto del re. Diede i progetti per la scuola militare di Parigi (1750-68), il castello di Compiègne (1755-74), il "Gros Pavillon" [...] a Fontainebleau, la sala dell'Opéra a Versailles (1761-68), la piazza della Concordia a Parigi (1755), una delle sue maggiori opere, il piccolo Trianon (1762). Erede della tradizione di J.-H. Mansart, ...
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Scultore (Milano 1483 - ivi 1548). Suo capolavoro è la tomba di Gastone di Foix (circa 1515, in collab. con altri; la figura giacente, a Milano, museo del Castello; altre parti nei musei di Torino e nella [...] Pinacoteca Ambrosiana), raffinata nel ritratto del defunto, fin troppo preziosa nelle decorazioni. Nella sua opera più tarda, l'altare con la Presentazione al Tempio nel Duomo di Milano (1543), si nota ...
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castello
castèllo s. m. [lat. castĕllum, dim. di castrum «castello, fortezza»] (pl. -i; ant. le castèlla, femm.). – 1. a. Edificio fortificato, cinto di mura con torri, eretto nell’età medievale per dimora e difesa dei nobili proprietarî di...
castella
castèlla s. f. [der. di castello]. – In arte mineraria, impalcatura di legname, detta anche catasta, formata da legni sovrapposti a strati incrociati fino a raggiungere la sommità dello scavo in galleria, per sostenere la volta; oggi...