FONTANA, Giovanni
Carlotta Quagliarini
Non si conosce l'anno di nascita di questo architetto, figlio di Andrea, cittadino veneziano dei sestiere di S. Maria Forinosa in Barbaria. Non esistono dati sulla [...] Al soggiorno friulano dei F. è invece legata l'unica sua opera oggi nota, presumibilmente la più importante: la ricostruzione del castello di Udine, che, risalente al 1420, era stato distrutto da un terremoto nel 1511 e da un incendio l'anno seguente ...
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BRUGNO, Innocente
Aldo Rizzi
Pittore udinese vissuto a cavallo tra il sec. XVI e il XVII, di cui si conoscono poche notizie: nel 1591, in S. Vito, stima una pala di Cristoforo Diana (Bampo) e nel 1609 [...] suoi quattro figli e le figure allegoriche della Costanza, dell'Origine, della Volontà e della Fiducia; sullo sfondo appare il castello di Udine. La composizione è articolata con discreto respiro e trova accenti più liberi e personali nelle parti "di ...
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Comune della prov. di Macerata (102,8 km2 con 21.338 ab. nel 2008). La cittadina è situata a 293 m s.l.m. su una dorsale collinare tra le basse valli dei fiumi Musone e Potenza. Importante centro agricolo [...] . il Comune contrastò il primato a Osimo fino alla pace del 1199, confermata dall’accordo stipulato fra le città delle Marche nel castello di Polverigi (1203). Nel 1229 Federico II le conferì vari privilegi; nel 1240 Gregorio IX le diede il titolo di ...
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Architetto (Parigi 1598 - ivi 1666). La sua formazione è dovuta principalmente agli architetti S. de Brosse e specialmente J.-C. Métézeau ma importante fu anche la conoscenza dell'architettura italiana, [...] gli interventi di M. sono noti da disegni e stampe); la chiesa Valde-Grâce (iniziata nel 1654) a Parigi e il castello di Maisons-Laffitte (1642-51). In M. il gusto della linea curva, dei contrasti di luce, dell'impostazione scenografica degli edifici ...
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Architetto (Pontoise 1585 circa - Parigi 1654). Figlio e allievo di Nicolas (n. Pontoise - m. 1570), fu a Roma fra il 1607 e il 1613; già architetto del re (1618), lavorò poi soprattutto per Richelieu, [...] per il quale iniziò la costruzione di un complesso unico in Francia, la città e il castello di Richelieu, di cui ora rimangono solo i padiglioni della via principale. Delle sue numerose opere in stile austeramente classico, molto è andato perduto; ...
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Pittore e incisore (Tours 1593 - Parigi 1670); venuto a Roma (1618 circa) risentì di S. Vouet e dei caravaggeschi. Fu poi in Spagna, e quindi (1624) si stabilì a Parigi, dove fu assai apprezzato anche [...] come conoscitore d'arte. Delle sue opere decorative si conserva solo una serie di dipinti nel castello di Torigny-sur-Vive (Normandia). Altri quadri nel Louvre, nel museo di Tours, ecc. ...
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Pittore (n. Vicenza 1480 - m. dopo 1549). Formatosi sulla pittura di B. Montagna, fu in seguito influenzato dal Pordenone. Tra le sue opere più significative, l'Adorazione dei Magi (Vicenza, Museo Civico, [...] ), l'Adorazione dei Magi (Cambridge, Mass. Fogg Museum). Abile frescante di ville e palazzi (castello di Malpaga, Bergamo; palazzo del Municipio, Rovereto; castello del Buonconsiglio di Trento, dove collaborò insieme con il Romanino e con Dosso Dossi ...
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Pittore (San Sebastiano Curone 1758 - Roma 1823). Allievo di U. Gandolfi a Bologna e di P. G. Batoni a Roma, eseguì vasti cicli di decorazioni ad affresco a Roma (palazzo Doria, 1780; palazzo Altieri, [...] 1789; palazzo di Spagna, con L. Coccetti, 1807 circa), Faenza (palazzo Laderchi, 1794), Parigi (palazzo delle Tuileries, castello di Malmaison, villa Aldini a Montmorency), ecc. Inoltre realizzò, con C. Unterperger, le grandi decorazioni a encausto ...
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Pittore (Zurigo 1760 -Jena 1832). Allievo a Zurigo di J. K. Füssli, perfezionatosi a Roma e a Napoli (1784-89), fu chiamato nel 1794 per intercessione di Goethe, che l'aveva conosciuto a Roma, alla scuola [...] di disegno di Weimar, di cui divenne direttore nel 1806. Eseguì pitture decorative per il castello di Weimar, bozzetti per teatro, ecc.; seguace di J. J. Winckelmann, svolse insieme a Goethe una vivace polemica contro i Nazareni. ...
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Architetto e decoratore d'interni (Dachau 1687 - Monaco di Baviera 1745), attivo a Monaco. Studiò a Parigi con G.-G. Boffrand e si perfezionò con un viaggio in Italia (1718). Le sue opere più importanti [...] sono quelle eseguite per la corte di Monaco: lavori a Nymphenburg di gusto francese (1715-26), nel castello di Schleissheim, nella residenza di Monaco, ecc. ...
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castello
castèllo s. m. [lat. castĕllum, dim. di castrum «castello, fortezza»] (pl. -i; ant. le castèlla, femm.). – 1. a. Edificio fortificato, cinto di mura con torri, eretto nell’età medievale per dimora e difesa dei nobili proprietarî di...
castella
castèlla s. f. [der. di castello]. – In arte mineraria, impalcatura di legname, detta anche catasta, formata da legni sovrapposti a strati incrociati fino a raggiungere la sommità dello scavo in galleria, per sostenere la volta; oggi...