Pittore (Roma 1731 - Varsavia 1818), allievo di M. Benefial. Dal 1753 lavorò a Dresda, poi a Vienna (1761) e a Varsavia (1766), dove ebbe importanti cariche a corte. Il suo stile, aulico ed eclettico nelle [...] grandi composizioni (affreschi nel pal. reale di Varsavia e nel castello di Łazienki), è più vivo nei numerosi ritratti del periodo polacco. La moglie Johanna Juliana Friederika Richter (Dresda 1733 - Varsavia forse 1809) dipinse miniature su avorio. ...
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(ted. Marburg o M. an der Lahn) Città della Germania (79.240 ab. nel 2007), nell’Assia, posta a 200 m s.l.m. nella valle del fiume Lahn, affluente del Reno. Notevole centro industriale (costruzioni meccaniche [...] alla Prussia.
La città si estende a semicerchio, con strade strette e ripide, ai piedi della collina dove sorge il castello, pittoresco complesso dei sec. 13°-15°. S. Elisabetta (fondata nel 1235) è, accanto alla Liebfrauenkirche di Treviri, il primo ...
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Architetto e pittore (Crossen, Oder, 1699 - Berlino 1753). Legato da amicizia a Federico il Grande di Prussia, che gli rese possibile un viaggio in Italia (1736), Kn. fu soprintendente ai castelli e ai [...] . Le sue opere più importanti sono: ricostruzione del castello di Rheinberg (1737-39); a Berlino, ricostruzione e ampliamento del castello di Monbijou (1738-42; distrutto), nuova ala del castello di Charlottenburg (1740-43), Hofoper (1741-43, od ...
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Pittore e incisore (Verona 1524 - Innsbruck 1587). È autore di numerose incisioni di soggetto sacro e profano, legate all'ambiente del Campagnola. Al servizio dell'arciduca Ferdinando I, collaborò, tra [...] l'altro, alla decorazione della "cappella d'argento" della Hofkirche di Innsbruck (1580) e del castello di Ambras (1583). Il fratello Giulio, noto per alcune incisioni da Tiziano, lavorò a Innsbruck come architetto. ...
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Amore
A. Simon
Una delle primigenie, non generate potenze, secondo la Teogonia esiodea, divinità onnipresente e onnipotente dalle molteplici genealogie (figlio di Afrodite e di Ares, di Afrodite e di [...] Trecento, conservato al British Mus. di Londra, contenente scene tutte a carattere variamente erotico, è svolto il tema dell'assalto al castello d'A. nella sua forma più classica: collegato a una scena di torneo. Mentre il dio A. dall'alto del suo ...
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Vedi CASTRA REGINA dell'anno: 1959 - 1994
CASTRA REGINA
H. Kähler
Accampamento della Legio III Italica Concordia, di fronte allo sbocco della Regen nel Danubio, corrispondente all'odierna Ratisbona. [...] Secondo una iscrizione l'allestimento ne fu completato nel 179; esso sostituì il castello ausiliario di Radasbona, più antico di ioo anni, sul Königsberg, situato a S-O, di cui sono stati messi in luce gli ambienti termali (Verhdl. d. hist. Ver. f. ...
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Architetto (n. 1545 circa - m. Torino 1590). Figlio di Jacques I, succedette a P. Lescot (1578) per le costruzioni del Louvre e a J. Bullant per il mausoleo dei Valois a Saint-Denis (incompiuto e poi andato [...] distrutto). Nel 1578 era direttore dei lavori del castello reale d'Ollainville, e cominciò la costruzione del Pont-Neuf a Parigi. Nel 1584 costruiva per Diana di Francia l'Hôtel d'Angoulême a Parigi, il cui stile appare influenzato da quello di J. ...
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Ornatista (Parigi 1684 - ivi 1754); attivo in Russia dal 1716 al 1727, disegnò ed eseguì la decorazione del Gabinetto di Pietro il Grande a Peterhof (1721). A Parigi decorò con gusto rococò gli hôtels [...] de Rouillé (1732), de Mazarin (1735 circa), de Maisons (1750 circa), il castello di Asnières, ecc. Suoi disegni nel Musée des arts décoratifs di Parigi. ...
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Pittore (Laufen, Baviera, 1646 - Graz 1695). A Roma (1675 circa) studiò Pietro da Cortona e i bolognesi; a Venezia avvicinò G. Langetti e A. Zanchi, e attraverso questi conobbe la scuola napoletana: si [...] formò così uno stile eclettico. Suo capolavoro è la decorazione del salone del castello di Eggenberg (1685), con tele e affreschi di soggetto mitologico. ...
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Pittore e architetto (n. Udine - m. ivi 1593), il più importante di una famiglia di artisti attivi a Udine e nel Veneto nei secc. 15º e 16º. Dipinse pale d'altare (a Madrisio, 1540; Vienna, 1565; Sammardenchia, [...] 1580) e ritratti. Come architetto, ideò la scala del castello di Udine. È ricordato come scolaro di Pellegrino da San Daniele, ma stilisticamente si avvicina piuttosto ai modi di Pomponio Amalteo. ...
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castello
castèllo s. m. [lat. castĕllum, dim. di castrum «castello, fortezza»] (pl. -i; ant. le castèlla, femm.). – 1. a. Edificio fortificato, cinto di mura con torri, eretto nell’età medievale per dimora e difesa dei nobili proprietarî di...
castella
castèlla s. f. [der. di castello]. – In arte mineraria, impalcatura di legname, detta anche catasta, formata da legni sovrapposti a strati incrociati fino a raggiungere la sommità dello scavo in galleria, per sostenere la volta; oggi...