SUCCESSIONE, GUERRE DI
Ettore ROTA
Ettore ROTA
Francesco COGNASSO
*
. Sotto il nome di guerre di successione s'intende generalmente parlare delle tre guerre di successione spagnola, polacca e austriaca, [...] provvedimenti straordinarî, gettò 800 uomini in Novara, pochi nel castellodi Milano, e si ridusse al Mincio con il rimanente tra le corti di Vienna e diVersailles, a insaputa dello Chauvelin e fra le tacite mura di un convento di Vienna, dove s ...
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NEOCLASSICA, ARTE
Giulio Romano ANSALDI
Bruno Maria APOLLONJ
NEOCLASSICA, ARTE - Già durante il sec. XVIII, mentre l'arte non mirava per lo più che al leggiadro e al grazioso, apparve e si affermò [...] (Imene al Palazzo di Compiègne, l'Imperatrice Maria Luisa al Museo diVersailles), Vittorio Amedeo e . Payen il castello reale nel parco di Laeken nelle vicinanze di Bruxelles (1782). La figura di primo piano dell'architettura belga di quel periodo è ...
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GALLERIA (etimologia incerta; forse da Galilea [v.])
Gaetano MINNUCCI
* * C. I. A.
È, genericamente, un passaggio coperto dalla caratteristica forma allungata destinato a mettere in comunicazione [...] des glaces a Versailles costruita dal Mansart, terminata nel 1682, lunga m. 72, larga 10,50 e alta 19, illuminata da 17 finestre che si aprono sul parco, e quella di Enrico IV nel castellodi Blois.
Urbanistica. - Il problema di creare degli ampî ...
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VILLA
Giuseppe LUGLI
Raffaello FAGNONI
. Antichità. - Dalle pitture di Tell el Amarna e di tombe egizie si rileva la diffusione di un rudimentale uso di ville presso gli Egizî. Cari ai Babilonesi e [...] castello riducendone l'estensione e affinandone le forme; la composizione planimetrica, derivata da quella tipica dell'hôtel, è più libera ed ampia. Si ricorda il Petit Trianon del Gabriel, a Versailles a Monaco, al Castellodi Bruhel di J.C. Schlaun ...
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SCALA (fr. escalier; sp. escalera; ted. Treppe; ingl. staircase)
Guglielmo DE ANCELIS D'OSSAT
Gino BURO
Architettura. - Le scale sono composte da rampe di gradini comunemente intercalate da ripiani [...] delle scale nell'arte dei giardini si hanno nelle ville dei Castelli romani, nelle ville della Toscana, tra le quali rammentiamo quella di Collodi; all'estero nella villa diVersailles, specie nell'artistica soluzione dell'accesso all'Arancera.
Scala ...
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ROCOCÒ, Stile
Giuseppe SAMONA'
Rosanna TOZZI
Si diede questo nome nel sec. XVIII a particolari architetture rustiche, dette in Francia rocaille, caratteristiche dei periodi seicenteschi e settecenteschi: [...] lo stile Luigi XV.
Alla Francia si riguarda specialmente per il castello, prendendo ad esempio quello diVersailles, che s'impone all'imitazione di tutte le corti europee; quello di Sanssouci, che Federico II volle farsi edificare sulle alture ...
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MOLIÈRE, Jean-Baptiste Poquelin
Ferdinando Neri
Nato a Parigi verso la metà di gennaio 1622 (fu battezzato il giorno 15, col nome di Jean; quello di Jean-Baptiste gli fu dato dopo la nascita di un altro [...] recita potesse seguire per allora alla prima, e unica, diVersailles. Il M., tuttavia, non si arrese: del Tartuffe Muses, cioè in una serie sfarzosa di spettacoli che si svolse dinnanzi alla corte nel castellodi Saint-Germain (inverno 1666-1667); poi ...
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SLESIA (A. T., 53-54-55)
Arrigo LORENZI
Elio MIGLIORINI
Riccardo RICCARDI
Ernesto SESTAN
La Slesia, compresa circa fra 13° 30′ e 19° di longit. E. e fra 49° 30′ e 52° di latit. N., può essere paragonato [...] nazioni. La guerra dà motivo al sorgere di altri castelli, nuclei di future città; Glogau, Bunzlau, Wartha, Kamenz guerra mondiale. La Slesia ne uscì smembrata. Il trattato diVersailles del 28 giugno 1919 prevedeva un plebiscito per decidere delle ...
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MOZART, Wolfgang Amadeus
Guido Pannain
Compositore, nato a Salisburgo il 27 gennaio 1756, morto il 6 dicembre 1791 a Vienna. Il padre Johann Georg Leopold, anch'egli musicista, a parte la sua produzione [...] Nardini e nel castellodi Schwetzingen assiste a una esecuzione dell'orchestra di Mannheim. Alla composizione d'una prima Sonata per clavicembalo segue subito quella di altre e in una lettera del 1° febbraio 1764 da Versailles, Leopoldo M. poteva ...
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LATRINA (lat. contratto da un ipotetico lavatrina, in origine bagno, da lavare; fr. lieu d'aisance; sp. letrina; ted. Abort; ingl. water closet)
Guido CALZA
Bruno Maria APOLLONJ
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Storia. - Sulle latrine [...] che separavano le case di abitazione o nei fiumi; ancora nel sec. XVIII il balivo diVersailles doveva intervenire con una (e se ne hanno esempî) nei castelli. Il Viollet-le-Duc cita come modello le latrine del castellodi Coucy: le torri e il mastio ...
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occhio
òcchio s. m. [lat. ŏcŭlus]. – 1. a. In anatomia, organo di senso, pari, caratteristico dei vertebrati, che ha la funzione di ricevere gli stimoli luminosi e di trasmetterli ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive; è costituito...