CAVANIGLIA, Troiano
Franca Petrucci
Figlio di Diego, conte di Montella, e di Margherita Orsini dei duchi diGravina, nacque nel 1479. Rimasto orfano di padre, ottenne il 28 genn. 1482 l'investitura [...] d'Aragona. Subito dopo partecipò alla spedizione che il sovrano organizzò contro il castellodi Diano, ove era assediato Antonio Sanseverino, principe di Salerno, ribelle al potere regio. Dopo questa fortunata spedizione il C. tornò a Montella ...
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DELL'AQUILA (de Aquila), Ruggero
Vera von Falkenhausen
Il D. era figlio di Riccardo Dell'Aquila, conte di Avellino, e di sua moglie Magalda o Matilde, figlia, a quanto pare, di Rainaldo Avenel e di [...] nel castellodi Avellino, sua residenza, il D. fece donazione di una proprietà fondiaria a Mercogliano al vicino monastero di Guglielmo II. Insieme con i conti diGravina e di Monopoli e suo cognato, Guglielmo di San Severino, fu tra i più stretti ...
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Domus
HHubert Houben
La domus, a differenza del castrum, il castello vero e proprio, indica in età federiciana un edificio fortificato di varia natura: un castellodi caccia, come quella di Lagopesole, [...] si trovavano a Garagnone, Gravina, Santeramo, Castellaneta, Girofalco e Montalbano; nel giustizierato di Basilicata erano ubicate a palee").
La "domus pantani sancti Laurentii" era il castellodi caccia dell'imperatore nel parco ubicato presso la sua ...
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ANGIÒ, Raimondo Berengario d'
Giuseppe Coniglio
Figlio di Carlo II e di Maria d'Ungheria, nacque trail 1279 ed il 1282 in Provenza, dove il padre si era recato al comando d'una flotta.
La nascita di [...] , Capaccio, Eboli, Isernia, Atri e Vieste, Altamura, le contee diGravina (nel 1302) e di Andria, il castellodi Vairano, Lesina e la terra di Muro. Il 13 dic. 1304 era poi nominato conte di Piemonte, e poco dopo vicario generale del Regno ed infine ...
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Anticamente definita ‘arte del blasone’, l’a. è la scienza che analizza e interpreta gli stemmi, ne studia le fonti, l’origine e la storia e ne stabilisce le regole; definisce le varie tipologie di scudo, [...] ’a. in architettura si evidenzia con la progettazione di interi edifici a forma di stemma come la facciata della chiesa di Santa Maria delle Grazie (1602), a Gravinadi Puglia, che raffigura un castello a tre torri con, in capo, l’aquila imperiale ...
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Comune della Basilicata (392 km2 con 60.530 ab. nel 2020), dal 1927 capoluogo della provincia omonima.
Il nucleo antico della città è situato sul declivio occidentale di un affossamento del lembo occidentale [...] forma la Gravinadi M., uno fra i più importanti e noti fenomeni di erosione di tal genere del Purgatorio, Seminario, l’ex convento di S. Chiara (sede del Museo Nazionale D. Ridola, ampliato 1985). Il castello, a tre torrioni cilindrici, fu eretto ...
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GRIMALDI, Girolamo
Gino Benzoni
Secondogenito di Francesco Maria di Raniero di Tommaso, uomo politico, grosso proprietario immobiliare e intraprendente operatore commerciale, le cui nozze, del 14 febbr. [...] allertato l'ambasciatore straordinario di Napoli a Madrid S. Reggio e Gravina, principe di Jaci: "state attenti Bandini, Roma e la nobiltà romana…, Città diCastello 1914, ad ind.; O. Masnovo, La corte di… Filippo di Borbone, in Arch. stor. per le ...
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Giustizia
MMario Caravale
"Principes gentium sunt creati, per quos posset licentia scelerum coherceri". Con queste parole Federico II nel Proemio del Liber Constitutionum Regni Siciliae indicava la [...] e Valle di Crati, a Gravina per la Puglia, Capitanata e Basilicata, a Salerno per il Principato, Terra di Lavoro e partecipare quattro rappresentanti di ogni grande città, due rappresentanti di ogni città minore e di ogni castello, tutti i chierici ...
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PIPINO, Giovanni
Giuliana Vitale
PIPINO, Giovanni. – Secondo di questo nome (almeno tra i personaggi finora noti) nella famiglia, figlio di Niccolò (m. 1341), figlio a sua volta del ben noto Giovanni [...] Siculum incerti autoris ab anno 340 ad annum 1396, cura et studio J. de Blasiis, Napoli 1887; Dominici de Gravina, Chronicon, a cura di A. Sorbelli, in RIS2, XII, Città diCastello 1903, pp. 5-7, 9, 15, 17, 20, 28, 44, 58 s., 69-72, 97, 99, 101, 107 ...
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DAVILA, Enrico Caterino
Gino Benzoni
Ultimogenito d'Antonio di Francesco e di Fiorenza di Giacomo Sinclitico, nacque a Piove di Sacco (prov. di Padova) il 30 ott. 1576.
Di ricca e influente nobiltà [...] 3 genn. 1616, ove lamenta il degrado del castello con le mura cadenti, il "recinto" senza Montesquieu, Voltaire, Gravina, Maffei, Tiraboschi, 59 s., 66, 107, 299; Gli stemmi dello Studio di Padova, a cura di L. Rossetti, Trieste 1983, p. 243 n. 1210 ...
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