LAURO, Roberto di
Berardo Pio
Figlio di Roberto signore del castello di Lauro e di Saracena, nacque intorno al 1120. I "de Lauro" erano un ramo della famiglia dei Sanseverino, che derivava il suo cognomen [...] aver occupato Mandra e alcuni castelli regi nel territorio di Troia e di occuparli senza l'autorizzazione della Curia regia. Quindi, abitanti della città di Teano e quelli della città di Nola per il controllo e lo sfruttamento di un corso d'acqua; ...
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GATTI (Gattus), Raniero
Angela Lanconelli
Esponente di una nobile famiglia viterbese che svolse un ruolo di primo piano nella storia cittadina fra XIII e XV secolo, il G. nacque presumibilmente intorno [...] di 525 lire, e prima della fine del Duecento i Gatti vantavano diritti anche sui castelli di Sala, Fratta, Cornienta Vecchia Cimini, attraversava la parte orientale della città portando l'acqua alla fontana della loggia papale (edificata nel 1267 ...
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CARESANA, Giuseppe
Angela Dillon Bussi
Nacque a Vercelli con tutta probabilità tra il 1510 ed il 1520; certo non dopo tale periodo dal momento che nel 1516 il suo servizio è computato come venticinquennale. [...] ) che egli acquistò con il castello e le terre adiacenti il 22 due volte a spiare i Francesi che si erano impadroniti della città; che con il suo personale apporto rese possibile, Sesia e il diritto di derivare acqua per irrigazione dal fiume Elvo per ...
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POLENTA, Lamberto da
Leardo Mascanzoni
POLENTA, Lamberto da. – Figlio di Guido Minore o il Vecchio e di una donna di casa Fontana non identificata, Lamberto da Polenta nacque probabilemente agli inizi [...] mezzo all’elemento liquido, ma cronicamente scarseggiante proprio di acqua potabile; dall’altro, l’opera di bonifica poteva comunque, resistettero ancora per parecchi mesi nel castello di Marcabò, a nord dell’attuale Sant’Alberto di Ravenna, finché la ...
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CENTURIONE, Agostino
Giovanni Nuti
Nacque a Genova il 25 nov. 1584 da Stefano, del ramo dei Becchignoni, e Vincenza Lomellini. Essendo stato il padre nominato governatore del principato di Melfi, il [...] Francia. Francesco di Sanson, un corso naturalizzato francese e castellano del Bastion de France, aveva tentato di avvelenare, d' del fossato di S. Tommaso per rifornire d'acqua la fabbrica delle polveri del Lagaccio. Nel 1652, uscito di carica ...
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CLAVANO (Chiavano, Clovano), Abrunamonte (Brunamonte, Albunamonte)
Luisa Miglio
Figlio di Enrico e di una nobildonna di cui ignoriamo il nome ed il casato, nacque presumibilmente intorno alla metà del [...] il castello e il monte di Chiavano con le ville, le terre colte ed incolte, boschi, prati, acqua e ., n. LXXI pp. 350 s.; Mem. di Perugia dall'anno 1308 al 1335, in Cronache della città di Perugia, a cura di A. Fabretti, I, Torino 1887, pp. 5,. 10; ...
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CRESCENZIO
Carlo Romeo
Figlio di Benedetto, nacque fra il 965 ed il 975 e appartenne a quel ramo della famiglia dei Crescenzi denominati Stefaniani per la diretta discendenza da Stefania, figlia di [...] che possa essersi trattato del castello di Arci, in Sabina, giorni, privi ormai di riserve di acqua, C. e i suoi furono costretti sulle famiglie romane fra il IX e il XII secolo, in Arch. della Soc. romana di storia patria, LVIII (1935), pp. 89-91, ...
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CHIAVELLI, Guido
Pier Luigi Falaschi
Indicato spesso, anche nei documenti ufficiali, come Guido Napolitano, figlio di Alberghetto (II), fu signore di Fabriano.
Lo storico fabrianese Sassi, certamente [...] persero del tutto il controllo della situazione e si rifugiarono nel castellodella Genga. Il principale responsabile di accesso in Fabriano dalla parte del corso d'acqua che l'attraversa. Nella notte dell'Epifania del 1378 un gruppo di soldati passò ...
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GARZONI, Alvise
Giuseppe Gullino
Nacque a Venezia nel 1449, in contrada S. Polo, dal futuro cavaliere e procuratore Marino di Francesco, e dalla prima moglie di Marino, Elena Barbarigo di Giacomo di [...] egli continuava a restare prigioniero in un castellodella Borgogna. Neppure poté giovarsi del rovesciamento e non pol caminar […]. E dice mesi undeci è stà tenuto a pan e acqua; hor ha auto bella gratia ch'è ritornato; che il suo collega […] morì ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I popoli dell'area slava: gli Slavi occidentali
Stanislaw Tabaczynski
Gli slavi occidentali
Gli Slavi occidentali (Polacchi, Cechi, Slovacchi e, nell’Alto Medioevo, [...] e boschetti sacri, terreni vicini all’acqua. I templi slavi sono ben testimoniati delle società e delle culture feudali, Spoleto 1991.
S. Tabaczyński, s.v. Archeologia medievale e discipline storiche, in EAM, II, 1991, pp. 271-76.
Id., s.v. Castello ...
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coda
códa s. f. [lat. volg. cōda, class. cauda]. – 1. a. Parte assottigliata del corpo dei vertebrati opposta al capo, costituita da un asse scheletrico (regione caudale della colonna vertebrale), da muscoli e da tegumento; lo sviluppo e la...
pozzo
pózzo s. m. [lat. pŭteus]. – 1. a. Scavo ad asse verticale, a sezione per lo più circolare, effettuato nel terreno per raggiungere gli strati acquiferi sottostanti, da cui attingere l’acqua (p. filtrante, p. freatico); anche, il manufatto...