Incisore e architetto (Mogliano, Mestre, 1720 - Roma 1778). Si formò a Venezia con lo zio M. Lucchesi, ingegnere idraulico, e poi con l'architetto palladiano G. A. Scalfarotto; seguì inoltre l'insegnamento [...] , che rappresentavano i diversi aspetti del dibattito. Di questo stesso periodo sono Le rovine del castellodell'Acqua Giulia (1761) e la Descrizione e disegno dell'emissario del Lago di Albano (1762), che rivelano la sua attenzione per i problemi ...
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ESTERLE, Carlo
Claudio Pavese
Nacque a Trento il 1° nov. 185 3 da Carlo e da Maria Rizzi. Il padre, medico e docente di ostetricia, fu, nel 1848, delegato tirolese all'Assemblea costituente di Francoforte, [...] , tra l'altro, per incarico del Municipio, il castellodell'Acqua Marcia.
Sul finire degli anni '80, a seguito della grave crisi finanziaria che colpì il settore edilizio della capitale, si impegnò per qualche tempo nelle costruzioni ferroviarie ...
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Pittore, nato a Pirano il 22 luglio 1821, morto a Bruxelles nel 1904. Studiò dapprima all'Accademia di Venezia, iniziando ben presto la sua attività di pittore di quadri storici, che continuò per tutta [...] a sé i fanciulli. Fra il 1858 e il 1866 eseguì una serie di dipinti per il castello di Miramare. Eseguì pure ritratti, acquerelli e qualche incisione. Gran parte delle sue opere è nel Belgio.
Bibl.: Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, I, Lipsia 1907. ...
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L'acqua è il liquido più diffuso in natura, tanto che gli antichi la consideravano uno dei quattro elementi.
Chimicamente essa è un composto di idrogeno e ossigeno, secondo la formula H2O.
Acqua in natura.
L'acqua [...] ; chiamò infine idrolo, H2O, le molecole del vapore.
Dalla densità dell'acqua a 0° è stato calcolato che sarebbero presenti 37,5% di seguenti (condutture dell'aqua Iulia e della Virgo, restauri dell'Appia, Anio, Marcia, molti castelli e fontane ...
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. Era presso i Romani il serbatoio in cui erano convogliate le acque degli acquedotti (v.), e dal quale le acque stesse erano poi distribuite per mezzo di canali (cfr. Vitruvio, De Arch., VIII, 6; Frontino, [...] ,85) doveva avere lo stesso diametro del calix (Front., 105). Non poche sono le rovine superstiti degli antichi castelli d'acqua romani: fra i tanti, quelli dell'acqua Iulia sull'Esquilino in Roma (conosciuti dal Medioevo col nome di Trofei di Mario ...
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. Opera romana di fortificazione assai simile al castrum (v. accampamento; castro), ma di minori dimensioni, come è dimostrato dalla parola medesima: a castro diminuto vocabulo sunt nuncupata castella [...] Tacito infatti si vale spesso, per designare questi castelli, delle parole vallum murique.
Le torri poste lungo le che raramente era destinato a portare acqua, non superava di solito i m. 2,50. Nell'interno dei castella, oltre ai baraccamenti per le ...
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CASTELLO
W. Müller-Wiener
Struttura fortificata con funzioni difensive e talvolta anche abitative, il c. viene normalmente indicato nelle fonti latine medievali con i termini castrum e castellum, indirettamente [...] e aspetti dell'architettura sveva, Palladio, n.s., 10, 1960, pp. 37-47; C. Perogalli, Castellidella pianura lombarda, in un'area pianeggiante, nella maggior parte dei casi circondato da acqua (per es. il c. con fossato o la torre sulla sommità ...
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CASTELLO, Valerio (Valeriano)
Giuliana Biavati
Figlio del pittore Bernardo e della sua seconda moglie Cristofina (o Cristoforina) Campanella, nacque a Genova il 15 dic. 1624 (Labò, 1926; Alfonso, 1968, [...] come specialisti nel genere paesaggio accanto al Castello.
Omettiamo ovviamente le citazioni delle molte altre opere in collezioni private, che domenicani (Genova, chiesa dell'ospedale di S. Martino); Mosèche fa scaturire l'acqua dalla rupe (Parigi, ...
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castello [plur. anche castella]
Angelo Adami
Domenico Consoli
Il termine, nel suo significato proprio, ricorre una sola volta in prosa (CV III X 8 è simigliante a l'opera di quello savio guerrero che [...] If XXII 8 con tamburi e con cenni di castella, cioè " con segnali fatti con fuoco o fumo dall'alto delle torri ", e XXXIII 86 se 'l conte absque labore transibant ". Coloro che affidano all'acqua scorrente il compito di simboleggiare le cose terrene ...
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coda
códa s. f. [lat. volg. cōda, class. cauda]. – 1. a. Parte assottigliata del corpo dei vertebrati opposta al capo, costituita da un asse scheletrico (regione caudale della colonna vertebrale), da muscoli e da tegumento; lo sviluppo e la...
pozzo
pózzo s. m. [lat. pŭteus]. – 1. a. Scavo ad asse verticale, a sezione per lo più circolare, effettuato nel terreno per raggiungere gli strati acquiferi sottostanti, da cui attingere l’acqua (p. filtrante, p. freatico); anche, il manufatto...