Nobile famiglia romana; dominò in Roma e nei vicini castelli assieme ai Colonna, agli Orsini, agli Annibaldi e ai Caetani, dal sec. 13º in poi. Derivata da Aimerico, padre di Cencio Camerario (il futuro [...] papa Onorio III), raggiunse grande potenza e ricchezza con Luca (v.) e con i suoi figli Giacomo, poi papa Onorio IV (v.), Giovanni, senatore di Roma (1260), e Pandolfo (v.). Padrona di un ricco patrimonio, ...
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Picca, Aurelio. - Poeta, scrittore e giornalista italiano (n. Velletri, Castelli Romani, 1957). Collaboratore delle pagine culturali di periodici quali Corriere della Sera, Il Foglio, Il Giornale e la [...] Repubblica, ha esordito con la raccolta di versi Per punizione (1990), cui ha fatto seguito il poemetto L'Italia è morta, io sono l'Italia (2007). Della sua copiosa produzione in prosa, oltre ai racconti ...
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MANFREDI, Ludovico
Isabella Lazzarini
Signore di Marradi, Castiglionchio e altri castelli in Val di Lamone, nacque da Almerico di Giovanni di Alberghettino, di un ramo secondario dei signori di Faenza. [...] Bologna nel 1329 e Giovanni, primogenito di Alberghettino, alla morte del padre si era rifugiato nel possesso avito di Marradi, castello e centro di un certo rilievo alla fine della Val di Lamone, sul crinale appenninico ai confini con il territorio ...
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Famiglia comitale del Volterrano, nota dal sec. 10º. Possedeva molti castelli nei territorî di Pisa, Volterra, Massa Marittima (della Pietra, d'Elci, ecc.), da cui si denominarono i varî rami. Stretti [...] in potente consorteria attorno a loro membri divenuti vescovi di Volterra, Galgano (m. 1170 circa), prima, Ildebrando (m. 1211), poi, quindi Pagano (m. 1239), cercarono, ma senza riuscirvi definitivamente, ...
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Ebraista (Marcellinara 1849 - Roma 1927); sacerdote nel 1873, allievo di D. Castelli nell'Istituto superiore di Firenze, dove fu poi (1903-24) prof. di letteratura ebraica. Scrisse una Grammatica ebraica [...] e un Dizionario ebraico e caldaico, e inoltre opere di critica biblica, di linguistica generale e anche di letteratura italiana e di filosofia ...
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Filosofo, scienziato (Napoli 1608 - Roma 1679). Allievo a Roma di B. Castelli, insegnò matematica a Messina, a Pisa, forse di nuovo a Messina e infine a Roma. In contatto con altri matematici e scienziati [...] (tra i quali Torricelli e Malpighi), fu al centro di aspre polemiche scientifiche e di sospetti politici. Le sue ricerche, sorrette da una convinta adesione al metodo galileiano, coprono una vasta gamma ...
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GIANNONE, Giovanni
Piero Doria
Figlio naturale di Pietro ed Elisabetta Angela Castelli, nacque a Napoli ai primi di marzo del 1715. Dopo la fuga del padre a Vienna nel 1723, in seguito alla pubblicazione [...] a credere che la religione della Chiesa greca era simile a quella di Calvino). Dei manoscritti di queste opere - abbandonati nel castello-carcere di Miolans - non si è conservata però traccia.
Il 7 sett. 1737 il G. fu separato dal padre - che venne ...
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FRACHETTA, Girolamo
Enzo Baldini
Nacque nel 1558 da Stefano e Marta Castelli a Rovigo, dove fu battezzato il 10 febbraio.
Abbiamo scarse notizie sui genitori del F., ma la sua famiglia doveva essere [...] di agiate condizioni, come attestano la presenza di servitori e il fatto che, nonostante la morte prematura del padre, sia il F. sia il fratello Lodovico (1559-1639) poterono completare gli studi universitari.
A ...
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Famiglia friulana; discendente (dal 1105) dai signori di Gemona. Dotata di feudi e castelli, più tardi insignita, da parte di Venezia, di titolo comitale, partecipò intensamente alla storia militare di [...] Venezia, alle lotte contro gli Asburgo, alla passione risorgimentale e al movimento nazionalista ...
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Borromini, Francesco
Fabrizio Di Marco
Il grande innovatore dell'architettura barocca
Considerato il più innovatore tra gli architetti del barocco romano, sperimentò forme e spazi nuovi contrapponendosi [...] pareti, resa più evidente dall'uso dell'ordine architettonico.
Figlio d'arte
Figlio dell'architetto Giovanni Domenico Castelli, Francesco Borromini nacque nel 1599 a Bissone, nel Canton Ticino, e iniziò giovanissimo a frequentare importanti cantieri ...
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castella
castèlla s. f. [der. di castello]. – In arte mineraria, impalcatura di legname, detta anche catasta, formata da legni sovrapposti a strati incrociati fino a raggiungere la sommità dello scavo in galleria, per sostenere la volta; oggi...
castellano1
castellano1 agg. [dal lat. castellanus]. – Di un castello, che appartiene o è appartenuto a un castello: mura c.; ruderi c.; titoli di nobiltà castellana (Carducci), cioè di nobiltà che trae le sue origini dalla signoria di castelli....