Filosofo italiano (n. Casteldidone, Cremona, 1828 - m. suicida a Mantova nel 1920). Sacerdote, nel 1871 smise l'abito talare e dal 1881 al 1920 insegnò storia della filosofia all'univ. di Padova, divenendo [...] il massimo rappresentante del positivismo italiano. Per A. la dimensione fisica e quella psichica sono aspetti di un'unica realtà oggettiva, che si evolve dall'indistinto al distinto. Tra le opere, La ...
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GABBI, Umberto
Mario Crespi
Nato a Casteldidone, in provincia di Cremona, il 19 apr. 1860, conseguì nell'Istituto di studi superiori di Firenze la laurea in scienze naturali nel 1882 e quella in medicina [...] e chirurgia nel 1885, entrambe a pieni voti. Nella facoltà medica si era formato alla scuola di illustri maestri, quali C. Federici, G. Pellizzari, L. Luciani, P. Mantegazza, A. Filippi. Divenuto, due ...
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BONIFACIO, marchese e duca di Toscana
Margherita Giuliana Bertolini
Figlio del marchese canossiano Tedaldo, conte di Modena, Reggio, Mantova, Brescia e Ferrara, e di Willa "ducatrix" - della cui famiglia [...] , specie per i territori canossiani, di cui è superfluo sottolineare l'importanza politica ed economica (sulla sinistra Casteldidone e Correggioverde, sulla destra beni nel Reverese); o perché erano punte avanzate e fortificate nella Bassa veronese ...
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GONZAGA, Giovanni
Gino Benzoni
Nato a Mantova nel 1474, terzo figlio maschio del futuro marchese Federico I e di Margherita di Wittelsbach, è istruito, nella primissima infanzia, con i fratelli maggiori [...] ), anch'essa con dote dal reddito annuo di 2000 ducati. E concessa al G., il 20 aprile, in feudo la terra di Casteldidone nel Cremonese, mentre, il 25, i Comuni di Quattrocase, Casale Bellotto e Fossa Caprara gli donano 200 bifolchi e una terra in ...
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