Antonio, santo
Anselmo Lentini
Nato il 250 a Corna (odierna Qemans) presso Eracleopoli nell'Alto Egitto e morto nell'eremo di M. Colzim il 17 gennaio 356. Notissimo nell'agiografia e nella venerazione [...] e nel verso seguente altri assai sottintenderebbe la variazione grammaticale, frequente nel linguaggio parlato, del plurale. In venirne fuori " una tale empietà che non è nemmeno il caso di parlarne "; invece è attendibile anche quest'altro senso: ...
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guisa
Andrea Mariani
Il termine (derivato dal tedesco wisa attraverso il francese guise), raramente usato come sostantivo, nel significato di " modo ", " forma ", ricorre assai spesso in locuzioni con [...] l'espressione anzi è usata, dal punto di vista grammaticale, come predicato nominale: " l'opinione è diversa dall VII 66, Pd XX 97 e Fiore LVI 6, CXCI 10. In qualche caso la congiunzione, sempre con l'indicativo, ha il valore consecutivo di " cosicché ...
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muro
Alessandro Niccoli
Ricorre in tutte le opere, meno che nella Vita Nuova. Come nell'uso odierno, il plurale ‛ le mura ' compare accanto al meno frequente ‛ i muri ' per indicare più opere murarie [...] possano gire d'intorno " (Lana).
A un motivo non logico-grammaticale ma psicologico-espressivo è dovuto il singolare in Pg VI 84 l'un filosofia dantesca, Firenze 1967², 311-317); in questo caso però, osserva il Torraca, la metafora sembra suggerita ...
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neologia
neologìa s. f. – Settore della lessicologia che studia i criteri e le modalità di formazione di parole o espressioni nuove e i nuovi significati assunti da parole già esistenti, analizzando [...] , infine, che si determini il cambiamento di una proprietà grammaticale o della funzione sintattica di un’unità lessicale, dando luogo in questo caso al fenomeno della transcategorizzazione (come nel caso dell'agg. palmare che assume la funzione di s ...
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COLOSSO, Niccolò Antonio
Nicola Longo
Nacque probabilmente a Messina verso la metà del sec. XVI.
Della sua vita non ci sono rimaste notizie di rilievo, tranne quelle suggeriteci indirettamente dalle [...] a Venezia il C. pubblicò nel 1585 un opuscolo di argomento grammaticale e, sempre a Venezia, nel 1613 vedrà la luce un nella quale confluivano tanti eruditi di provincia, dove - come nel caso del C. - erano invitati ed accolti anche letterati e dotti ...
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là giù (là giue; là giuso)
Mario Medici
Rappresentato dagli editori con grafia non unita, l'avverbio è presente solo nella Commedia. Si ha un solo caso della forma epitetica là giue, in rima, in Pd XXI [...] quivi per canti / s'entra, e là giù per lamenti feroci (questo caso si colloca qui anche se si ha un verbo di moto); Pd XXVII XXVII 143, XXIX 74 e 82. Diversa funzione grammaticale, cioè di attributo o di espressione specificativa qualificativa, si ...
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incontro (incontra)
Mario Medici
Quanto alla forma della preposizione o avverbio, con qualche oscillazione delle diverse edizioni e vari casi di elisione, rispetto a ‛ incontra ' è più usato i. (tuttavia [...] attestazione isolata).
Non sempre è chiaro il valore grammaticale di i.; mentre si tratta senz'altro di più generico di " verso " (che può attribuirsi, forse meglio, anche al caso di Pg V 29 sopra riportato), in Pg XXIX 59 rendei l'aspetto ...
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variatio
Francesco Tateo
Figura retorica consistente nel mutare la forma consueta per evitare il tedio. Essa riguarda, già nella tradizione classica, sia le forme grammaticali che quelle rientranti [...] e addimorando (XLIX 13), che elimina il parallelismo delle forme grammaticali.
Nella Commedia la v. è talmente diffusa che basterà tiene generalmente fede. Varrà la pena di citare almeno un caso tipico, quello di Pd XIX 124 ss., dove l'anafora ...
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io
Geni Valle
La cabina di regia della nostra personalità
Il termine io non è soltanto un pronome: esso indica il modo di essere di un individuo in quanto distinto da tutti gli altri. Nella filosofia [...] e le regole della nostra coscienza morale
La dimensione grammaticale e quella filosofica
Nella declinazione del pronome di perché regola e controlla gli istinti e rimanda, quando è il caso, la loro soddisfazione. Grazie a queste funzioni l'Io ci ...
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ALLOCUZIONE (adlocutĭo, allocutĭo)
D. Mustilli
La parola è adoperata nelle due forme - adiocutio, allocutio - dagli scrittori latini, oltre che come termine grammaticale o retorico (Quint., Inst., 9, [...] o dinanzi all'esercito in campo in occasione dell'arrivo dell'imperatore, dopo fatti d'arme notevoli (in tal caso l'a. era accompagnata dalla distribuzione delle ricompense militari) ed, infine, al termine della guerra, per prendere commiato dalle ...
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caso
caṡo s. m. [dal lat. casus -us, propr. «caduta», der. di cadĕre «cadere»; nel sign. 7, il lat. casus è un calco del gr. πτῶσις (che significava anch’esso propr. «caduta»)]. – 1. Avvenimento fortuito, accidentale e imprevisto: è stato...
persóna s. f. [lat. persōna, voce di origine prob. etrusca, che significava propr. «maschera teatrale» e poi prese il valore di «individuo di sesso non specificato», «corpo», e fu usata come termine grammaticale e teologico]. – 1. a. Individuo...