GABRIEL (Gabriele), Trifone
Laura Fortini
Nacque il 20 nov. 1470 a San Polo di Piave in provincia di Treviso dal patrizio veneziano Bertucci e da Diana Pizzamano, seconda moglie di questo.
A venti anni [...] suo insegnamento, ma discostandosene quando ritenesse ne fosse il caso. Ha qui origine quella definizione che tanta fortuna ha irreperibili. Il nipote Jacopo Gabriele pubblicò le Regole grammaticali (Vinetia 1545) sostenendo che esse avessero avuto ...
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fuori (fuor; fori, for; fora; fore; furi)
Mario Medici
Sia come preposizione sia come avverbio la forma ‛ fuori ' (‛ fuor ' dominante in poesia, e non assente in prosa: Cv III VII 5, due volte) è la [...] più usata. Senza distinguere qui il valore grammaticale, troviamo adoperata, e solo in poesia, 12 volte la forma ‛ fori ' . La forma ‛ fore ' è presente 14 volte (sempre in rima, tranne il solo caso, e in prosa, di Vn XXXV 1): Vn VIII 5 4, XIV 12 10 e ...
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CARESINI, Rafaino (Raffain, Raphainus, Raphaynus, Raphael de Caresinis)
Antonio Carile
Figlio di Enrico di Alberto, notaio e possidente cremonese "de vicinia S. Fabiani", nacque non dopo la metà del [...] - come nel caso della congiura di Marino Falier - o una maggiore ricchezza di particolari - come nel caso della pace del testo della cronaca un vero e proprio "lavoro di revisione, grammaticale, lessicale, e in parte anche storico, che oltrepassa le ...
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Lessico cinematografico
Sergio Raffaelli
Le parole 'settoriali' (cioè i termini o tecnicismi) che designano le centinaia di nozioni peculiari del cinema, per lo più identiche dovunque, si differenziano [...] gli anni Settanta: valga come conferma la conversione grammaticale di Pier Paolo Pasolini, che da film plurale teatrale (teatro muto, teatro silenzioso), esprimeva nel primo caso fiducia nelle capacità artistiche del cinema e nel secondo equiparazione ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Lucrezio
Ivano Dionigi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel De rerum natura, Lucrezio introduce nel mondo culturale romano idee rivoluzionarie [...] se si eccettua la coppia antitetica constituunt / significant. Nel primo caso infatti si parla dei “principi fisici primi”, cioè gli atomi , per cui il poema si configura come una esecuzione grammaticale del cosmo. Come a dire che in principio era ...
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LAPINI, Frosino (Eufrosino, Eufrosio)
Giuseppe Girimonti Greco
Nacque a Firenze da Francesco intorno al 1520; fu sacerdote ed esercitò la professione di precettore (tra i suoi allievi vi furono Giorgio [...] testi lontani da interessi religiosi. In ogni caso, l'aspetto principale dell'operazione del L codice del XV secolo di proprietà del L., contenente scritti di natura grammaticale, è conservato presso la Biblioteca nazionale Marciana di Venezia: Mss. ...
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MONDOLFO, Rodolfo.
Paolo Favilli
– Nacque a Senigallia il 20 ag. 1877, da Vito e da Sigismonda Padovani, in una famiglia ebraica benestante. Dopo gli studi liceali si trasferì a Firenze dove, dal 1895 [...] costruzione della sua «filosofia del socialismo», che non a caso ebbe un carattere di compattezza e di sistematicità in accusando il M. di «marxismo professorale», di «amore grammaticale» per la rivoluzione: in sostanza di voler sottoporre i grandi ...
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Assoluta la nullità da assenza del difensore non avvisato
Ambra Giovene
Le Sezioni Unite penali della Corte di cassazione, con sentenza 26.3.2015, n. 24630, hanno stabilito che l’omesso avviso dell’udienza [...] di fiducia, è ritenuto privo di fondamento grammaticale e logico sistematico. Dirimente in proposito sarebbe l stringenti; l’adeguata preparazione della difesa sarebbe in ogni caso garantita dai doveri professionali imposti al difensore d’ufficio, ...
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Francesco De Sanctis: Opere – Introduzione
Natalino Sapegno
Pur senza entrare nel merito delle riserve, che più volte e fondatamente sono state espresse, circa l’attendibilità nei particolari della [...] visione politica, e in particolare la crisi della sua prima educazione grammaticale e rettorica (se è vero che il Cesarotti, con la sua , di «forma» e di «situazione».
Non è il caso di addentrarsi in questa sede in un’analisi dettagliata di questo ...
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quando (categoria temporale)
Giorgio Stabile
Avverbio di tempo che ricorre con valore sostantivato in Pd XXI 46, XXIII 16, XXIX 46 e 12; in quest'ultimo luogo è in forma latina, come suggerisce la correlazione [...] La nozione interrogativo-ipotetica che q. possiede sul piano grammaticale e linguistico si traduce, sul piano ontologico, nella tempo e altrimenti un altro (Cv IV II 7).
Non a caso su tale duplicità di condizioni D. torna, e negli stessi termini ...
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caso
caṡo s. m. [dal lat. casus -us, propr. «caduta», der. di cadĕre «cadere»; nel sign. 7, il lat. casus è un calco del gr. πτῶσις (che significava anch’esso propr. «caduta»)]. – 1. Avvenimento fortuito, accidentale e imprevisto: è stato...
persóna s. f. [lat. persōna, voce di origine prob. etrusca, che significava propr. «maschera teatrale» e poi prese il valore di «individuo di sesso non specificato», «corpo», e fu usata come termine grammaticale e teologico]. – 1. a. Individuo...