Il secondo termine di paragone (o di comparazione) è un costituente sintattico di varia natura, che esprime il secondo dei due termini che si confrontano in una relazione di comparazione (➔ comparativo, [...] il secondo termine può comparire con la stessa funzione grammaticale del primo e collocarsi in una frase isomorfa alla pronome clitico ne (➔ pronomi di ripresa); anche in questo caso può esserci una negazione espletiva:
(22) Giulio ha vinto ...
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La virgoletta è un segno di ➔ punteggiatura usato sempre in coppia per contrassegnare una o più parole come una citazione, un discorso diretto o una traduzione, oppure per connotare un’espressione di uso [...] vocabolo non deve essere inteso in senso proprio bensì come categoria grammaticale:
(6) L’aggettivo «breve» è breve; l’aggettivo ) e talvolta anche con la lineetta, in particolare nel caso delle citazioni interne (cfr. Serianni 1988: 77). Corsivo ...
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La sillepsi (o sillessi, dal gr. sýllēpsis «il prendere insieme», calcato in lat. con conceptio) designa un insieme di figure retoriche variamente denominate nella tradizione retorica classica (➔ retorica).
In [...] zeugma complicato sintatticamente o semanticamente. Nel primo caso, il membro estromesso non si adatta sintatticamente accezioni differenti: concreta e astratta (20), morale e grammaticale (21: qui con la concomitante polisemia di seguire):
...
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L’espressione parola macedonia, introdotto nella linguistica italiana da Bruno Migliorini (1949: 89), denota formazioni che risultano da «una o più parole maciullate», le quali «sono state messe insieme [...] regolarità strutturali che si ritrovano nella normale (appunto grammaticale) combinazione di morfemi.
Per questi casi si parla l’impiego di amalgama (e port-manteau) per indicare il caso di un morfema che contiene più di un significato morfologico (➔ ...
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Il punto interrogativo (detto anche, meno spesso, punto di domanda) è un segno di interpunzione (➔ punteggiatura), composto da un punto sormontato da un tipico ricciolo ‹?›, che contrassegna l’interrogazione [...] diretta, la domanda intesa come «la forma grammaticale, o meglio il tipo sintattico, dell’atto linguistico relativo, vol. 1°, p. 351)
Ma può darsi anche il caso, opposto, di frammentazione di sintagmi sintatticamente coesi per mezzo dell’ ...
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È con il Discorso sul metodo (➔) di Descartes (1637) che l’Io entra in filosofia, come fondamento del filosofare.
Cogito ergo sum è «il primo principio della filosofia che cercavo» (Discorso, parte IV) [...] è per sé stesso quel che chiama Io: infatti in questo caso non si considera se il medesimo Io si perpetui nella stessa sostanza per il quale l’Io è una semplice «abitudine grammaticale», ma naturalmente anche Freud e la psicanalisi). Detronizzato ...
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In linguistica, la categoria di nome astratto non è universalmente accettata. I nomi astratti non sarebbero infatti di facile definizione dal punto di vista semantico: non a caso l’‘astrattezza’ non rientra [...] 88).
Nella vulgata – data dalle grammatiche scolastiche (➔ analisi grammaticale) e dalle definizioni dei dizionari dell’uso (ad es. ) era di una pazienza unica
Tuttavia, anche in questo caso in presenza di un’intonazione marcata l’uso dell’articolo ...
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I verbi atmosferici (o meteorologici) sono quei ➔ verbi che esprimono appunto eventi meteorologici. Nella lista appaiono albeggiare, annottare, balenare, brinare, diluviare, fioccare, fulminare, gelare, [...] lingue e dialetti, che hanno invece un soggetto grammaticale costituito da un pronome espletivo di terza persona. movimento direzionale che denota il cambiamento di luogo di un’entità (nel caso, la pioggia). Ma se ciò spiega la differenza tra (17) e ...
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Il termine graffiti si riferisce tanto a immagini quanto a parole, dato che fa riferimento piuttosto alla tecnica che sta alla base della realizzazione del risultato (si ‘graffia’ la parete o la pietra [...] , per il latino, il caso di Pompei, i graffiti sono preziosi testimoni di fatti linguistici propri del parlato (compresa la pronuncia), di elementi tipicamente locali, di scostamenti dalla norma grammaticale o dalle prassi grafiche accreditate ...
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Nella riflessione tipologica il termine ergativo è tradizionalmente impiegato per designare un caso (di cui alcune lingue dispongono) per marcare il soggetto dei verbi transitivi (indicato solitamente [...] analogamente all’inglese e a molte altre lingue, tale marca di caso non esiste; quindi la lingua non è considerata ergativa. Ciò nonostante da questo punto di vista, diverso comportamento grammaticale. Per es., dissolvere è transitivo e intransitivo, ...
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caso
caṡo s. m. [dal lat. casus -us, propr. «caduta», der. di cadĕre «cadere»; nel sign. 7, il lat. casus è un calco del gr. πτῶσις (che significava anch’esso propr. «caduta»)]. – 1. Avvenimento fortuito, accidentale e imprevisto: è stato...
persóna s. f. [lat. persōna, voce di origine prob. etrusca, che significava propr. «maschera teatrale» e poi prese il valore di «individuo di sesso non specificato», «corpo», e fu usata come termine grammaticale e teologico]. – 1. a. Individuo...