Il termine interferenza si riferisce all’azione di un sistema linguistico su un altro e agli effetti provocati dal contatto tra lingue, e si usa in una duplice accezione: per indicare i ➔ prestiti di elementi [...] lo più ➔ dialettismi) inseriti in un contesto grammaticale spagnolo e, viceversa, di ispanismi adattati secondo nello spagnolo colloquiale di tutta l’Argentina.
Un altro caso interessante di contatto riguarda la varietà di portoghese parlata nello ...
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Il discorso diretto è una delle forme tradizionalmente riconosciute del ➔ discorso riportato, cioè uno dei modi che offre la lingua per riprodurre, in forma orale o scritta, enunciati appartenenti a un [...] La cornice può infine circondare il discorso diretto, come in (9), nel qual caso viene detta bifronte:
(9) Io, Bruno e Guido facevamo un duello a Giani preprint 2000, es. 1).
Nella tradizione grammaticale, il discorso diretto libero è «un discorso ...
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Nella terminologia grammaticale tradizionale locuzione è il nome generico che designa qualunque unità linguistica formata da più parole grafiche: per es., forze dell’ordine, prestare servizio, bello e [...] 171; Beccaria 1994: 167; Dardano 2009: 189) quando un segmento di frase, preso così com’è, si cristallizza in un elemento grammaticale o lessicale: è il caso del già citato non ti scordar di me, così come di (il) fai da te, (il) cessate il fuoco, (un ...
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Nella grammatica tradizionale il termine attributo indica un aggettivo che serve a determinare o caratterizzare un nome da cui dipende (Dardano & Trifone 1997: 127-129). In un’accezione più ampia (che [...] & Lepschy 1999: 94). Nell’accezione grammaticale il termine compare nei trattati medievali, come la far eleggere il vero candidato. Il nome civetta è impiegato in questo caso in senso figurato per indicare qualcosa che funge da esca.
L’alta ...
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In linguistica, il termine collocazione indica la combinazione (tecnicamente co-occorrenza) di due o più parole, che tendono a presentarsi insieme (contigue o a distanza) più spesso di quanto si potrebbe [...] i componenti di una collocazione mantengono le proprie funzioni grammaticali anche variandone l’ordine (la guerra è scoppiata / , ad es., nei ➔ linguaggi settoriali.
È il caso dei cosiddetti tecnicismi collaterali (o pseudotecnicismi; Serianni 1989: ...
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Variazione diastratica è un tecnicismo diffuso da Eugenio Coseriu (1973) per indicare una delle fondamentali dimensioni della ➔ variazione linguistica. Il termine (formato col prefissoide dia- «attraverso» [...] es., casi di trapasso di classe di parole o di genere grammaticale: la sale, lo scatolo; oppure l’uso di alcune perifrasi in base ad altri parametri di variazione (come nel caso dell’➔italiano regionale), varietà di lingua con caratteristiche sociali ...
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Per monolinguismo si intende l’uso di un solo codice o varietà linguistica, e più specificamente nell’uso letterario di un unico registro stilistico o modulo espressivo omogeneo e selezionato da parte [...] forme non fiorentine attinte direttamente o per via letteraria: è il caso di settentrionalismi, come co «capo» (Inf. XX, 76; Inf nella direzione di una normalizzazione e regolarizzazione linguistico-grammaticale (per es., con una predilezione per le ...
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La parola complemento ha assunto nella storia della linguistica e della grammaticografia occidentale molti e diversi significati. Nella tradizione scolastica italiana, tuttavia, essa ha un ambito d’uso [...] concetti fondamentali dell’analisi logica e dell’analisi grammaticale. I complementi sono suddivisi in complemento oggetto o dei verbi – o forse ciascun verbo singolo – quale ‘caso’ profondo deve essere portato a soggetto». Ma non esisteva allora ...
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Il termine connettivo indica in linguistica ciascuna delle forme invariabili (congiunzioni, locuzioni, ecc.), che indicano relazioni che strutturano ‘logicamente’ i significati della frase e del testo [...] elementi che diventano tali in particolari contesti d’uso. È il caso della congiunzione subordinante perché in (38) a. e (38) ampie: esse applicano il termine a qualunque elemento grammaticale che stabilisca una relazione tra sintagmi, frasi legate o ...
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Le parole polirematiche (dette anche semplicemente polirematiche) sono elementi lessicali (o lessemi; ➔ lemma, tipi di; ➔ locuzioni), formati da più di una parola, che hanno una particolare coesione strutturale [...] (sicché la polirematica è un iponimo della testa): quest’ultimo è il caso di letto a castello (che è un tipo di letto) e campo , mentre il verbo ha solo una funzione di supporto grammaticale.
Le polirematiche vanno distinte da un altro tipo di ...
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caso
caṡo s. m. [dal lat. casus -us, propr. «caduta», der. di cadĕre «cadere»; nel sign. 7, il lat. casus è un calco del gr. πτῶσις (che significava anch’esso propr. «caduta»)]. – 1. Avvenimento fortuito, accidentale e imprevisto: è stato...
persóna s. f. [lat. persōna, voce di origine prob. etrusca, che significava propr. «maschera teatrale» e poi prese il valore di «individuo di sesso non specificato», «corpo», e fu usata come termine grammaticale e teologico]. – 1. a. Individuo...