Assumiamo convenzionalmente che l’età umanistica e rinascimentale coincida con i secoli XV e XVI. È questa l’epoca, in Italia come negli altri paesi dell’Europa occidentale, dell’emergere delle lingue [...] 121). Come si vede, si tratta nella maggioranza dei casi delle forme in uso ancor oggi.
Nella sintassi, im Zeitalter der Renaissance in Italien).
Patota, Giuseppe (1993), I percorsi grammaticali, in Serianni & Trifone 1993-1994, vol. 1º, pp. ...
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Con la locuzione lingua cortigiana (o cortegiana o cortesiana) ci si riferisce a un’espressione usata nel dibattito di primo Cinquecento in relazione agli usi linguistici delle corti italiane (Milano, [...] delle parole distintamente e si distinguono i primi casi de’ vicenomi dagli altri casi e nel torcere le maniere de’ verbi a scuola nei primi anni di apprendimento delle regole grammaticali. Un esempio significativo è la prima persona plurale del ...
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di Bruno Moretti
Il termine mistilinguismo è usato correntemente come sinonimo di plurilinguismo sia per i casi in cui in una comunità sono presenti due o più lingue, sia per i discorsi prodotti da un [...] di lingue nel discorso è frequentissimo, sono rari i casi che sfociano a livello di sistema nella creazione di nuove Bern, Peter Lang.
Regis, Riccardo (2005), Appunti grammaticali sull’enunciazione mistilingue, München, Lincom Europa.
Schmid, Stephan ...
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Contrariamente a ciò che avviene per altre lingue (per es., francese, tedesco, inglese), non è abituale periodizzare l’italiano. Tuttavia il concetto di italiano antico, opposto a quello di italiano moderno [...] Boccaccio, con un modesto apparato di precisazioni di ordine grammaticale e lessicale, mentre questo non è possibile per il portava di I persona sing. (oggi portavo).
Ci sono anche dei casi in cui il lettore crede di capire, ma in realtà non capisce ...
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Gioco di parole è un’espressione comune di significato non univoco che viene impiegata anche in contesti tecnici.
In senso generico, per gioco di parole si intende l’attività verbale (e il suo risultato) [...] della frase o del verso, loro eventuali rapporti grammaticali, loro eventuali rapporti etimologici).
Date due parole che , cronaca di una svolta annunciata, ecc.). È questo uno dei casi in cui ad essere lievemente modificato non è il lessema, ma il ...
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Per monolinguismo si intende l’uso di un solo codice o varietà linguistica, e più specificamente nell’uso letterario di un unico registro stilistico o modulo espressivo omogeneo e selezionato da parte [...] XXVIII, 107), sicilianismi in specie fonomorfologici, dai rari casi di rima siciliana – che peraltro non sono sempre di vanno nella direzione di una normalizzazione e regolarizzazione linguistico-grammaticale (per es., con una predilezione per le ...
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Il termine classicismo, che appare all’inizio dell’Ottocento, deriva dell’aggettivo sostantivato classico, a sua volta prosecuzione del lat. classicus, nell’accezione di «autore eccellente, da imitare». [...] reazione al bembismo nel corso del Cinquecento, in alcuni casi e per certi aspetti riconducibili anch’esse a opzioni tradizionalistiche Su coordinate simili, si collocano le trattazioni grammaticali di Domenico Maria Manni e Giuseppe Corticelli. Su ...
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La prima poesia macaronica nasce come ‘genere’ a Padova alla fine del XV secolo, caratterizzata dallo scontro di elementi linguistico-culturali popolareggianti e rusticali con la tradizione latino-umanistica; [...] de fame» (M 366); la conservazione di categorie grammaticali volgari, come l’articolo, semplicemente inserito: «et non A, Corydon, Corydon, quae te dementia cepit!». In altri casi non sono da escludere mediazioni intertestuali a più livelli, come ...
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I glossari sono uno dei più antichi tipi di vocabolario, nato e sviluppatosi nel medioevo europeo, con qualche epigono più tardo. Si tratta di opere di varia natura, la cui struttura può variare dalla [...] altre due modalità) l’organizzazione del materiale in base a criteri grammaticali, per es. la ripartizione tra parole neutre, maschili e femminili in latino, ma in un numero abbastanza consistente di casi […] redatto in volgare»; Vignali 2001: 3); due ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] lato un’azione di sviluppo, di arricchimento lessicale e grammaticale, affiancata in questo dalle nuove maggiori esigenze della vita politica le relazioni per mezzo di preposizioni invece dei casi, di verbi ausiliari invece di forme verbali ...
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tutto
agg. e pron. [da una variante, non bene spiegata, del lat. tōtus «tutto, intero», forse *tuttus con geminazione intensiva, o *tuctus influenzato dal plur. cuncti «tutti»]. – L’intera quantità, l’intero numero, il pieno complesso, senza...
v, V
(vu, meno com. vi, ant. o region. ve 〈vé〉) s. f. o m. – Ventunesima lettera dell’alfabeto latino. Fino almeno al sec. 16° ha avuto una storia comune con la lettera U, di cui costituiva una variante di scrittura; e fino al sec. 19° ha...