Vicino Oriente antico. L'origine della scrittura e del calcolo
Denise Schmandt Besserat
Jean-Jacques Glassner
Jöran Friberg
Robert Englund
L'origine della scrittura e del calcolo
Le registrazioni [...] di tutti i giorni in miniature, nella maggior parte dei casi di forma geometrica, separando il dato dal suo contesto e modo ancor più significativo, la rappresentazione di elementi grammaticali nel linguaggio scritto, incluse le forme verbali flesse ...
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La scienza presso le civilta precolombiane. Pratiche di calcolo nell'antica Mesoamerica
John S. Justeson
Pratiche di calcolo nell'antica Mesoamerica
La matematica mesoamericana si è sviluppata al di [...] serie ordinata. Solitamente, questi numerali hanno una relazione grammaticale regolare con i numerali cardinali in quanto, in I computi lunghi dei Maya erano nella maggior parte dei casi espressioni linguistiche dirette per il trascorrere del tempo a ...
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Scienza greco-romana. La scienza greca e l'Oriente
André Pichot
La scienza greca e l'Oriente
La scienza e la filosofia sono state a lungo considerate il frutto del 'miracolo greco', un frutto incomparabile [...] secondo le parti del corpo che colpiscono e tutti i casi sono presentati nello stesso modo: nome dell'affezione, al pensiero discorsivo nato dall'emergere di un linguaggio grammaticale autonomo, a discapito del linguaggio della poesia e del ...
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agg. e pron. [da una variante, non bene spiegata, del lat. tōtus «tutto, intero», forse *tuttus con geminazione intensiva, o *tuctus influenzato dal plur. cuncti «tutti»]. – L’intera quantità, l’intero numero, il pieno complesso, senza...
v, V
(vu, meno com. vi, ant. o region. ve 〈vé〉) s. f. o m. – Ventunesima lettera dell’alfabeto latino. Fino almeno al sec. 16° ha avuto una storia comune con la lettera U, di cui costituiva una variante di scrittura; e fino al sec. 19° ha...