FACIO, Bartolomeo
Paolo Viti
Figlio di Paolino, nacque a La Spezia, probabilmente prima del 1405, e comunque non oltre il 1410.
La sua famiglia, originaria di Fabiano (una frazione poco lontana dalla [...] F. fino al 1441 sono piuttosto scarse, se non, in certi casi, contraddittorie: si è pure creduto, ad esempio, che fra il giustificando le proprie scelte storiche, stilistiche, lessicali e grammaticali, il Valla amplia la trattazione a questioni di ...
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Giuliano Vigini
Best-seller
Gli eredi dello zio Tom
Che cosa è
un best-seller
di Giuliano Vigini
5 maggio
Si inaugura il Salone del Libro di Torino che vede la partecipazione di 1200 editori e oltre 1500 [...] autori, esperti e moderatori. La presentazione di uno dei 'casi letterari' dell'anno, Con le peggiori intenzioni di Alessandro lettura che abbracciava le quattro funzioni degli studi grammaticali (grammaticae officia): lectio, il processo di ...
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I primi esempi di uso letterario dell’italiano da parte di uno scrittore straniero sono i due componimenti del trovatore provenzale Raimbaut de Vaqueiras (che tra il 1180 e i primi del Duecento vive e [...] scrittura, insofferente spesso dei nessi grammaticali (e caratterizzata ovviamente da vistosi fenomeni te.
Pensando a te sorrido,
Sospiro a te …
In altri casi si tratta di sonetti più indicativi dello stile poetico della Rossetti, caratterizzato ...
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DOMENICO di Giovanni, detto il Burchiello
Giorgio Patrizi
Nacque a Firenze da un legnaiuolo, Giovanni, e da una tessitrice, Antonia, nel 1404.
Una vecchia ipotesi collocava la sua nascita a Bibbiena, [...] stilistici, rende difficile ogni perizia attributiva. Due casi evidenziano questa situazione ambigua e sfuggente: l' in una realtà a loro misura, con un'identità puramente grammaticale, della quale la specificazione che il discorso fornisce (appunto, ...
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Ludovico Ariosto (Reggio Emilia 1474 - Ferrara 1533) trascorse quasi tutta la vita a Ferrara. Frequentò la società letteraria della corte estense, che stimolò i suoi primi esperimenti letterari in latino [...] 54, con una soluzione più ordinata degli elementi: in entrambi i casi si può rilevare un acquisto di maggior limpidezza ed eleganza delle non aveva potuto rivedere. Si tratta di correzioni grammaticali secondo i criteri del Bembo, in sintonia con ...
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D'ALESSANDRO (Alessandri), Alessandro
Mauro De Nichilo
Nacque nel 1461 a Napoli e quasi certamente appartenne alla nobile famiglia dei D'Alessandro, del sedile di Porto, che aveva già dato alla città [...] all'esposizione, anche quando l'occasione è fornita da casi dibattuti nella sua carriera di avvocato, un prezioso livello si mantengono gli altri capitoli dei Geniales dies che affrontano questioni grammaticali e linguistiche (I 8, 21; II 28; IV 14; ...
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Niccolò Machiavelli nacque a Firenze il 3 maggio 1469. Sulla sua formazione dà notizie il Libro dei Ricordi del padre Bernardo, dottore in legge. Il 19 giugno 1498 divenne segretario della seconda cancelleria [...] ne’ tuoi scritti venti legioni di vocaboli fiorentini, et usi li casi, i tempi et i modi et le desinenze fiorentine, vuoi che e storie, e neppure sopravvalutare le «anomalie stilistico-grammaticali delle [sue] opere maggiori» (Bausi 2005: 359 ...
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Il termine classicismo, che appare all’inizio dell’Ottocento, deriva dell’aggettivo sostantivato classico, a sua volta prosecuzione del lat. classicus, nell’accezione di «autore eccellente, da imitare». [...] reazione al bembismo nel corso del Cinquecento, in alcuni casi e per certi aspetti riconducibili anch’esse a opzioni tradizionalistiche Su coordinate simili, si collocano le trattazioni grammaticali di Domenico Maria Manni e Giuseppe Corticelli. Su ...
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Pietro Bembo nacque a Venezia il 20 maggio 1470 da una grande famiglia patrizia. Studiò greco dal 1492 al 1494 a Messina alla scuola di Costantino Lascaris, quindi filosofia a Padova e a Ferrara. A Ferrara [...] trattazione ne risulta il più possibile detecnicizzata: gli schemi grammaticali non sono mai messi in evidenza, e le plur. amerebbono (III, 43).
Come si vede, in alcuni casi le prescrizioni bembiane suonano oggi arcaiche, ma più spesso coincidono con ...
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Giovanni Verga, nato a Catania nel 1840, trascorse alcuni periodi della sua vita, legati a esperienze letterarie diverse, a Firenze, a Milano e poi a Roma, e morì nel 1922. La sua attività letteraria si [...] popolare ora del discorso alto-borghese. In entrambi i casi l’autore affida il racconto a una voce narrante interna (che sembra sottendere il dialettale ci) e la forma grammaticalmente corretta le, usata probabilmente per disambiguare il contesto:
– ...
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tutto
agg. e pron. [da una variante, non bene spiegata, del lat. tōtus «tutto, intero», forse *tuttus con geminazione intensiva, o *tuctus influenzato dal plur. cuncti «tutti»]. – L’intera quantità, l’intero numero, il pieno complesso, senza...
v, V
(vu, meno com. vi, ant. o region. ve 〈vé〉) s. f. o m. – Ventunesima lettera dell’alfabeto latino. Fino almeno al sec. 16° ha avuto una storia comune con la lettera U, di cui costituiva una variante di scrittura; e fino al sec. 19° ha...