Folklore
Alan Dundes
Introduzione
Il termine 'folklore' designa sia un complesso generico di materiali della tradizione (miti, leggende popolari, racconti, proverbi, indovinelli, superstizioni, giochi, [...] aveva pubblicato nel 1816 uno studio in cui le forme grammaticali del sanscrito venivano comparate a quelle delle lingue persiana, narrativa popolare del XIX e del XX secolo. In certi casi anche i musei del folklore all'aperto collocano in un ...
Leggi Tutto
ISTRUZIONE E SISTEMI SCOLASTICI
Norberto Bottani e Sherwin Rosen
Sociologia
di Norberto Bottani
Introduzione
Oggigiorno la possibilità di ricevere un'istruzione è ormai ampiamente diffusa: una rete [...] verità che esse possono offrire; oppure le formule grammaticali e lessicali, la sintassi degli enunciati, le per sturare il vino. La risposta è la stessa in tutti e tre i casi: gli studi vanno interrotti, l'albero va tagliato e il vino va sturato ...
Leggi Tutto
Storiografia e società
Giuseppe Galasso
Origini ed età antica
La formazione, la conservazione, la trasmissione, l'aggiornamento della memoria storica sono aspetti - distinti fra loro solo nel corso [...] l'impoverimento estremo delle conoscenze linguistiche e grammaticali, l'avvento di lingue nuove e ma non si ritiene di minore dignità e valore. In questi stessi casi, tuttavia, il primato universitario sembra in qualche modo continuare a sussistere, ...
Leggi Tutto
La lessicologia dialettale
Monica Cini
Riccardo Regis
Se per lessicologia dialettale intendiamo lo studio scientifico del sistema lessicale di un dialetto o di un insieme di dialetti, una panoramica [...] può riferirsi rispetto all’italiano.
Per quanto riguarda le note grammaticali e/o stilistiche, quel che emerge è la loro che evidenzia come ormai la rete sia da considerarsi, in molti casi, come un prolungamento, per non dire un completamento, dell’ ...
Leggi Tutto
Critica letteraria
RRené Wellek
di René Wellek
Critica letteraria
sommario: 1. Il termine e il concetto di critica. 2. Teoria della letteratura. 3. Critica pratica e storia della letteratura. 4. Procedimenti [...] quanto disciplina distinta si rivelerà nella maggior parte dei casi indispensabile alla critica, se questa non vuol restar tramite una collaborazione tra suono e strutture sintattiche e grammaticali, piuttosto che per mezzo di quelli che solitamente ...
Leggi Tutto
Territorio, pianificazione del
Bernardo Secchi
Un termine polisemico
'Territorio' è parola polisemica che ha acquisito significati differenti entro diversi universi discorsivi e disciplinari. Spazio, [...] non è vero ovunque e in ogni epoca: in alcuni casi sono proprio le innovazioni introdotte nelle campagne che hanno consentito possono essere osservati dal punto di vista delle regole grammaticali e sintattiche di volta in volta utilizzate per dar ...
Leggi Tutto
fare
Carlo Delcorno
. Dal latino facĕre, da cui già nel sec. VI deriva la forma contratta fare per analogia con dare. Usatissimo in D., copre pressoché tutta l'area semantica che il vocabolo domina [...] perifrastici di f., motivati oltre che da ragioni grammaticali, da una " tendenza della mentalità di quel 56, XXIII 30, Fiore LXXII 14. Il complemento può tuttavia presentarsi anche in casi obliqui: Pd IX 96 di me s'imprenta, com'io fe' di lui, ...
Leggi Tutto
La neologia
Bernard Quemada
La neologia, fenomeno linguistico e disciplina recente delle scienze del linguaggio, è un settore della lessicologia moderna che, dalla fine del 20° sec., accompagna lo sviluppo [...] la data d’ingresso di un prestito nella lingua, salvo nei rari casi in cui il creatore (o chi ha preso in prestito una parola di pronuncia, di morfologia verbale, d’uso delle parole grammaticali e così via. Queste ultime sono modificazioni anonime, ...
Leggi Tutto
essere
Riccardo Ambrosini
1. Le circa 7780 attestazioni dei quasi 125 tipi formali del verbo e. - incluse le forme polisillabiche con apocope della vocale finale, quelle monosillabiche con epitesi di [...] nelle sue tre occorrenze; era, invece, non è specificato da io in 11 casi su 48 (specialmente nell'incipit già era, If XVI 1, XXXIV 10, Pg sa che mal si sia, è proprio delle strutture grammaticali del tempo; è, invece, soltanto probabile leggere si ...
Leggi Tutto
Discorso intorno alla nostra lingua
Paolo Trovato
Premessa
Il Discorso intorno alla nostra lingua (o anche Dialogo intorno alla nostra lingua) – uno scritto contro i teorici della «lingua comune» e [...] ) è ben lontano − anche al di fuori dei casi conclamati di adiaforia e (come direbbe Giorgio Pasquali) recensione udire dire bigonzoni è offeso» (§ 71).
La tradizione grammaticale e retorica classica, che prevedeva deroghe alla purezza linguistica per ...
Leggi Tutto
tutto
agg. e pron. [da una variante, non bene spiegata, del lat. tōtus «tutto, intero», forse *tuttus con geminazione intensiva, o *tuctus influenzato dal plur. cuncti «tutti»]. – L’intera quantità, l’intero numero, il pieno complesso, senza...
v, V
(vu, meno com. vi, ant. o region. ve 〈vé〉) s. f. o m. – Ventunesima lettera dell’alfabeto latino. Fino almeno al sec. 16° ha avuto una storia comune con la lettera U, di cui costituiva una variante di scrittura; e fino al sec. 19° ha...