UGROFINNICHE, LINGUE
Carlo TAGLIAVINI
Jozsef SZINNYEI
. Le lingue ugrofinniche sono le seguenti: 1. l'ungherese, 2. il vogulo, 3. l'ostiaco, 4. il sirieno, 5. il votiaco, 6. il ceremisso, 7. il mordvino, [...] . pres. suutun, ecc. Oppure le alternanze possono essere, come nella maggior parte dei casi, qualitative, p. es., k/γ (e più tardi il γ può ridursi a prima di tutto la completa assenza del genere grammaticale. I numeri sono, nella massima parte delle ...
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INTERPOLAZIONE (lat. interpolatio, da interpolare che indica propriamente un procedimento diretto a rimettere a nuovo vestiti malconci; già Plauto adopera interpolare per "mutare i connotati" a furia di [...] , flavio; gesù cristo, XVI, p. 856). Ma casi di tal genere sono in complesso rari: la filologia moderna per hic, super o pro per de, ecc.) o dall'uso di costruzioni grammaticali insuete nei testi classici (si quidem - sin vero o sin autem; nisi ...
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Fondazionalismo e antifondazionalismo
Aldo Giorgio Gargani
Lungo linee direttrici che attraversano tanto la filosofia analitica e postanalitica, quanto quella di ispirazione ermeneutica (o filosofia [...] funzione indispensabile di convenzioni che disciplinino le tecniche grammaticali e l'applicazione di codici simbolici dall'altro conformarsi, adattarsi (fit) a esso. Ma in entrambi i casi il programma teorico non regge, in quanto nel primo caso ...
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TRADUZIONE
Enrico Arcaini
Teoria della traduzione. - Nel corso dei secoli, la t. ha avuto varie definizioni che sembrano coincidere con le esigenze particolari dei tempi. Si è parlato di volta in volta [...] una seria base di riflessione teorica. Essa, nel migliore dei casi, è considerata un'arte: è per ''definizione'' coincidenza di russo-inglese e per la costruzione di frasi a partire da istruzioni grammaticali (A.G. Oettinger, Z.S. Harris, N. Chomsky). ...
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INTERLINGUISTICA
Marco Mancini
Con il termine i. si fa riferimento a quel particolare settore delle discipline linguistiche che ha come oggetto i fenomeni del contatto e delle conseguenti interferenze [...] riprese possibili restrizioni che governerebbero l'interazione delle regole grammaticali attinte ora all'una ora all'altra lingua. alla fine del 19° secolo. In particolare, oltre ai casi di veicolarizzazione citati (tra i quali è bene ricordare l' ...
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FUEGINI
José IMBELLONI
Gioacchino SERA
José IMBELLONI
Carlo TAGLIAVINI
. Il nome di Fuegia (Terra del Fuoco) appartiene propriamente alla grande isola in forma di triangolo irregolare situata a [...] (abitazione). Il clima rigido, in tali casi, attraverso un meccanismo di secrezioni interne (pituitaria pp. 5-7; per l'Alakaluf, cfr. D. Maggiorino Borgatello, Notizie grammaticali e glossario della lingua degli Indi Alakaluf, Torino 1928; per l'Ona, ...
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TARGŪM (aramaico e neoebraico targūm: plurale neoebraico targūmīm "traduzione", poi la "traduzione" per eccellenza)
Umberto Cassuto
Questo nome designa le traduzioni della Bibbia in aramaico giudaico.
A [...] del testo originale e quello delle voci e delle forme grammaticali in esso usate era necessario tradurre a loro il ad avere un riconoscimento assai largo, che poté in certi casi avvicinarsi al carattere di ufficialità. Ma anche per queste redazioni ...
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GLOSSA e Glossatori
Biagio Brugi
La parola glossa, equivalente all'italiana chiosa, si trova già in Aristotele (Rhet., III, 3, 2) ed esprime una forma d'insegnamento e di studio, che risale alla remota [...] a una più lunga e complicata. Le cosiddette glosse grammaticali, spesso interlineari nei tempi antichi, somigliavano molto agli scolî lezioni, talora raccolte dagli scolari, somme, raccolte di casi, manuali di procedura, ecc.
L'opera dei glossatori, ...
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TOCARIO
Giuseppe CIARDI-DUPRE'
. Da scoperte occasionali avvenute intorno al 1890 e soprattutto da una serie di esplorazioni compiute fra il 1898 e il 1914 da scienziati di nazionalità russa (Klementz, [...] ogni sostantivo si attribuisse o l'uno o l'altro genere grammaticale si vede dall'aggettivo o pronome che gli si riferisce. in pratica si identifica col nominativo singolare); gli altri casi si formano affiggendo all'obliquo singolare e plurale (e ...
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VERBO (fr. verbe; sp. verbo; ted. Zeitwort; ingl. verb)
Giacomo Devoto
Categoria di parole che indicano un'azione, opposta al nome che indica cosa o qualità; come il nome, categoria di parole fornita [...] la persona. Non distingue invece nelle nostre lingue il genere grammaticale. L'aspetto distingue l'azione rappresentata dal verbo da una parte verso il presente. Al di fuori di questi casi, l'aspetto è rappresentato semanticamente da parole diverse ...
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tutto
agg. e pron. [da una variante, non bene spiegata, del lat. tōtus «tutto, intero», forse *tuttus con geminazione intensiva, o *tuctus influenzato dal plur. cuncti «tutti»]. – L’intera quantità, l’intero numero, il pieno complesso, senza...
v, V
(vu, meno com. vi, ant. o region. ve 〈vé〉) s. f. o m. – Ventunesima lettera dell’alfabeto latino. Fino almeno al sec. 16° ha avuto una storia comune con la lettera U, di cui costituiva una variante di scrittura; e fino al sec. 19° ha...