Leonardo (Vinci 1452 - Amboise 1519), è una delle figure più note nella storia della civiltà umana: il suo nome è, per antonomasia, sinonimo di genio, non solo in italiano, ma in molte altre lingue del [...] , lieva materiale, lieva spirituale. Ma nella maggior parte dei casi è resa funzionale dalla presenza del disegno: quasi mai, infatti Olschki.
Marinoni, Augusto (1944-1952), Gli appunti grammaticali e lessicali di Leonardo da Vinci. Milano, Castello ...
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Benedetto Varchi (Firenze 1503 - ivi 1565), dopo la laurea in utroque iure a Pisa e un breve esercizio di professione notarile, si dedicò alla poesia e agli studi umanistici. Di sentimenti repubblicani, [...] e amici (Varchi 2007), Varchi trattò delle questioni grammaticali in modo generale (attraverso il confronto delle strutture del , doverrei) alle sincopate (s’adoprò, morrà). Non mancano casi di prostesi (➔ epentesi) dopo consonante (per iscusato, non ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La nascita e l'evoluzione della scrittura
Giovanni Manetti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La scrittura costituisce la prima grande [...] sia gruppi di tre o due consonanti, come pure casi di una sola consonante. Come nel caso dei segni possono assumere valore di ideogrammi, di fonogrammi, di determinativi grammaticali. Il sistema di scrittura egiziano comprende sotto il Medio Regno ...
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Secondo Salvi 1988: 79, sono verbi supporto un ristretto numero di verbi che, oltre al loro uso e significato autonomo, se impiegati con un nome d’azione, svolgono una funzione prevalentemente di appoggio [...] nei confronti di quest’ultimo, infatti esprimono marche grammaticali – come il tempo (➔ temporalità, espressione della), la quando è indefinito o non del tutto definito (cioè nei casi in cui si presenta senza articolo), quando è astratto, di ...
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Il caso è una categoria linguistica che svolge essenzialmente due funzioni, una in prevalenza sintattica e l’altra in prevalenza semantica. Sul piano sintattico, segnala la funzione che un nome svolge [...] e, caso ablativo). Dal punto di vista del significato grammaticale, il fatto di trovarsi al nominativo in una frase transitiva lingue che usano sistemi morfologici siffatti si chiamano lingue a casi.
L’inventario dei valori di caso è variabile da una ...
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La prima poesia macaronica nasce come ‘genere’ a Padova alla fine del XV secolo, caratterizzata dallo scontro di elementi linguistico-culturali popolareggianti e rusticali con la tradizione latino-umanistica; [...] de fame» (M 366); la conservazione di categorie grammaticali volgari, come l’articolo, semplicemente inserito: «et non A, Corydon, Corydon, quae te dementia cepit!». In altri casi non sono da escludere mediazioni intertestuali a più livelli, come ...
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Le locuzioni preposizionali sono combinazioni fisse di due o più parole (come davanti a, invece di, di fronte a, a causa di, da parte di, in relazione a, conformemente a) che costituiscono unità polirematiche [...] un nome, ma intorno a lessemi appartenenti ad altre classi grammaticali:
(7) Avete mai assunto cibi particolari al di canto a, come anche di invece di ← in vece di. In altri casi, come attorno / intorno a, la percezione dell’origine di locuzione (a ...
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GIOVANNI da Legnano
Margherita Breccia Fratadocchi
Di G., il cui cognome secondo alcuni studiosi (Sutermeister, I, p. 14 n. 15; Ganda, 1984, p. 54) sarebbe stato de Rapis o Rappi, sono ignote le date [...] concentrato su opere di storia, di cultura classica e trattati grammaticali, tra il 1493-94 G. estese i suoi interessi per gli altri due fratelli, i cui nomi solo in due casi si trovano senza riferimento a Giovanni Giacomo: in un'edizione del ...
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I verba dicendi (espressione grammaticale latina che significa alla lettera «verbi del [o di] dire», analoga ad altre come verba iubendi «verbi del comandare») sono ➔ verbi che indicano azioni o processi [...] costruzione transitiva è rara e marcata in alcuni casi (sbraitano improperi, tartagliava parole senza senso), affatto verbo pieno (m’ha detto, fa), e la perdita dei tratti grammaticali di accordo: in (25) il soggetto plurale molte donne non comanda ...
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I tempi composti sono forme della ➔ coniugazione verbale costituite da un ausiliare + il participio passato del verbo: l’ausiliare contiene le informazioni grammaticali di tempo, ➔ aspetto, modo e ➔ persona [...] e, nei casi opportuni, di ➔ numero, mentre il significato lessicale del verbo è espresso dal ➔ participio mezzi lessicali (ieri, oggi, domani) e che come categoria grammaticale tende a essere appresa più tardi nei processi di acquisizione delle ...
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tutto
agg. e pron. [da una variante, non bene spiegata, del lat. tōtus «tutto, intero», forse *tuttus con geminazione intensiva, o *tuctus influenzato dal plur. cuncti «tutti»]. – L’intera quantità, l’intero numero, il pieno complesso, senza...
v, V
(vu, meno com. vi, ant. o region. ve 〈vé〉) s. f. o m. – Ventunesima lettera dell’alfabeto latino. Fino almeno al sec. 16° ha avuto una storia comune con la lettera U, di cui costituiva una variante di scrittura; e fino al sec. 19° ha...